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CARRETTO Damiano Buongiorno a tutti e a tutte. Allora, 13 anni, giusto? 13 anni che si parla del Parco della Salute, 13 anni di discussioni, di questo ufo che è partito da Grugliasco, poi è ritornato adesso alle Molinette, poi è arrivato Fiat Avio, 13 anni di discussioni, di lotte politiche, di lotte interne alla stessa forza politica, o esterna, quando c'è stato il governo Cota. Tante idee, tanti progetti, qualche abbozzo di possibilità di finanziamento, perché, ogni tanto, il governo Cota, cioè, la Giunta Cota, si diceva che avesse, forse, un finanziamento per il progetto, quello a lotti, all'interno delle Molinette stesse. Tante parole e, finalmente, diciamo, sarà un caso, quando il buon senso governa, a volte si cambia anche idea e quando il buon senso governa, poi le cose succedono, perché 13 anni, la sanità piemontese è morta, è morta, tanto che si aspettava un ospedale, si aspettava di rimettere a posto le Molinette. La sanità piemontese è morta, le Molinette hanno, se non mi sbaglio, qualcosa tipo 50 milioni di Euro all'anno di manutenzione e, la sanità piemontese, sappiamo, è stata commissariata fino all'altro ieri, adesso, pare, ne sia uscita, non si sa bene come, non si capisce se è uscita solo per fini elettorali o se è uscita, effettivamente, perché i conti quadrano. A me sembra che i conti continuino a non quadrare. Ma, sulla parte, diciamo, sanitaria, magari, interverrà, poi, qualche mio collega, io parlo, principalmente, della parte urbanistica. L'area FIAT, ex Oval, ex Avio, come si chiama, è un buco nero nel territorio del sud di Torino, del Lingotto, territorio che rischiava, rischia tuttora, in realtà, di rimanere un campo di battaglia, un campo di patate, da qua, fino all'eternità. Già sul grattacielo della Regione io, voglio dire, ho qualche dubbio, cioè, ho la speranza che finisca, prima o poi, quella roba lì, ne ho la speranza; che finisca, effettivamente, non lo so, sono preoccupato. Così come sono preoccupato del fatto che, di fatto, anche il grattacielo della Regione era, se vogliamo, un leasing in costruendo, quindi, se vogliamo, un partenariato, eppure anche quell'opera, ferma, milioni di Euro di riserve, milioni di Euro di costi aggiuntivi, ovviamente pagati dalla Regione Piemonte, quindi dai contribuenti, non è che paga chi non ha finito il copset, chi non ha finito i lavori, magari pagherà fra 10 anni, 20 anni, il tempo di fare i contenziosi, i processi, eccetera, eccetera. Quindi, dal punto di vista urbanistico, quella zona è effettivamente da completare; da completare e credo che la città lo debba, in primis, ai cittadini di quella zona, che vivono in un cantiere da anni: Metro 1; Grattacielo della Regione; tutta l'area, fondamentalmente, ex Avio Oval è rimasta un cantiere, durante le Olimpiadi hanno costruito l'Oval, eccetera, eccetera; le arcate del MOI, e via dicendo; la ristrutturazione, durante le Olimpiadi, delle arcate del MOI; la costruzione del Villaggio Olimpico del MOI; cioè, spazio lavoro è rimasto com'era, l'unica cosa che doveva essere recuperata con le olimpiadi, è rimasta com'era. Quindi, quell'area lì, è un'area che, come amministrazione, abbiamo il dovere di completare, perché è giusto nei confronti di chi ci abita. Sulla Variante Urbanistica, il mio parere è che il lavoro che è stato fatto, è ottimo, è ottimo perché quello che si è concordato con Regione sulla progettazione contemporanea di Molinette, quindi dell'area ex Molinette e dell'area del Parco della Salute, è ottima; è un qualcosa di importante e io mi auguro che vadano anche di pari passo le iniziative edilizie, perché, il rischio di avere una zona delle Molinette vuota, abbandonata, è un pericolo; è un pericolo perché rischia, banalmente, di diventare un nuovo MOI, banalmente. Quindi io mi auguro che questa indicazione, che è arrivata dal Vice Sindaco e dalla Regione, da tutti i soggetti coinvolti, dall'Università, dall'Azienda delle Molinette, dalla Città della Salute, mi auguro che vada avanti e sicuramente ci sia una progettazione unitaria dei due compendi. Ovviamente stiamo parlando di un'opera che avrà, penso, dai 5 ai 10 anni per essere completata, è l'opera, probabilmente, più grande e più costosa che atterrerà sul territorio della città; sono 500 milioni di Euro, più o meno, 500-600 milioni di Euro per il Parco della Salute, più tutti gli investimenti che andranno fatti su area Molinette, quindi, stiamo parlando, veramente, di un qualcosa di importante. Così come è importante la definizione che è stata data delle destinazioni d'uso, cioè, il fatto di scegliere, nelle Molinette, determinate destinazioni d'uso, è un disegnare la città in un certo modo. È ovvio che non tutto è governabile in questa fase, siamo ancora agli albori, siamo a un accordo di programma, cioè, quindi, siamo veramente all'inizio del percorso. Proprio per questo noi abbiamo scelto di presentare questa mozione di accompagnamento. Di fatto, quello che abbiamo detto da sempre, che ci sono degli aspetti di questo progetto che non condividiamo e che ci preoccupano, e che quindi chiediamo a Regione di rivedere, di sedersi a un tavolo e verificare che, effettivamente, l'impostazione sanitaria, quindi il progetto sanitario che è stato dato al Parco della Salute, il progetto di tipologia di finanziamento, perché sulla carta funziona sempre tutto, ma ci sono casi di Partenariato Pubblico-Privati, che si sono rivelati devastanti, devastanti, nel senso che il Pubblico si è trovato a spendere di più di quanto spendeva prima. Quindi ci sono le preoccupazioni, sono rimaste, Consigliere Rosso, glielo assicuro. Però, chiamiamola realpolitik, chiamiamola come vogliamo, noi, come amministratori, abbiamo il dovere di dare una risposta alla città e non credo che tenere fermo un progetto del genere, di fronte a una sanità piemontese ed alle Molinette, che hanno, obiettivamente, dei problemi gestionali, delle sale operatorie chiuse, perché non si riescono ad aprire, delle condizioni di lavoro terribili, per chi ci lavora, i cunicoli..., insomma sappiamo quali sono i problemi delle Molinette; non tocco l'Oftalmico perché, secondo me, è slegato, per quanto sull'Oftalmico continuiamo ad essere della stessa idea. Quindi, la mozione, fondamentalmente, si muove su tre assi, diciamo, principali; il primo, sul valutare e chiedere di valutare bene e di dimostrare che quella soluzione sanitaria sia, effettivamente, solida, dia, effettivamente, le risposte al territorio e che la forma di finanziamento non abbia rischi, cioè, quindi dia quelle risposte che, si suppone, debba dare. Secondo aspetto, è quello legato, diciamo, alla progettazione di un'opera che, ripeto, probabilmente sarà l'opera più importante dei prossimi 5-10 anni, un'opera con un investimento importante, un'opera che dovrebbe dare un, diciamo, un'immagine della città. Pertanto, ci troviamo a sposare quella che è stata la richiesta degli ordini professionali, in merito alla progettazione architettonica vera e propria, ovvero all'indire un concorso di progettazione, sia sulla parte del Parco della Salute, sia sulla parte delle Molinette. Sulla parte delle Molinette mi sembra di aver capito che, comunque, Regione abbia già aperto, come possibilità, però, come ho detto prima, la parte di Città della Salute, puoi fare un progetto unitario, ma poi devi vedere chi investe, quando costruisce, come costruisce, eccetera, eccetera. Invece il Parco della Salute, in teoria, è assolutamente in costruzione, mettiamola così, è un'opera che verrà edificata e io credo che la Città dovrebbe cogliere l'occasione di entrare al centro del dibattito tecnico- scientifico del mondo dell'architettura per realizzare un oggetto architettonico che valga la pena di vedere, di visitare, che sia pubblicato su tutte le riviste del mondo. Cioè, io credo che sia veramente importante e credo che non cogliere quest'occasione sia veramente un problema, un problema perché, ripeto, ci viene detto che non valorizziamo Torino, non attraiamo turisti, eccetera, eccetera, poi abbiamo la possibilità di fare un qualcosa per cui la Città di Torino potrebbe diventate famosa in tutto il mondo, e non lo facciamo. Quindi, appunto, una delle richieste è cercare di chiedere alla Regione di dare la possibilità che venga realizzato questo percorso. Ultimo punto, anzi, ultimi due punti, la questione trasportistica, viabilistica, il fatto che venga, diciamo, posta molta attenzione, sia sull'accessibilità privata, che sul Trasporto Pubblico Locale, che Regione valuti il fatto che si sta creando un centro direzionale, chiamiamolo, terziario, centro ospedaliero, nella zona sud di Torino e che quindi ci sarà la necessità di implementare il trasporto pubblico e non è pensabile che ci venga risposto, come viene risposto solitamente:"Voi avete questo finanziamento, tagliate da un parte se volete potenziare da un'altra". Inaccettabile. Inaccettabile nel momento in cui una città ha un'opera del genere con un impatto del genere, per cui, signori, TPL deve essere finanziato da Regione, deve essere aumentata la dotazione di fondi per quella situazione, non è una questione di gestione di GTT, è una questione di mutamento degli assi della città e quindi questa cosa, secondo noi, è importante. Ci sono poi altri punti sulla questione degli appalti, garantire la trasparenza degli appalti, garantire l'occupazione e i diritti dei lavoratori dell'Azienda Sanitaria, riteniamo questo importante e il coinvolgimento di tutta una serie di soggetti, dall'Ordine dei Medici a tutti i soggetti che fanno parte della filiera sanitaria, gli enti pubblici, eccetera, eccetera, di quelle che sono le cabine di regia, per definire, sia la progettazione, sia l'andamento dei lavori, sia la parte sanitaria, eccetera, eccetera. Questo per dire cosa, che abbiamo letto la mozione del Partito Democratico e facciamo queste osservazioni: la prima, diciamo, il primo punto dell'"impegna" è, di fatto, pleonastico, perché il protocollo già esiste e ci aspettiamo che la Giunta e, comunque, gli Enti Pubblici lo mettano in pratica. Sul secondo punto è, praticamente, ricalcato in un punto della nostra mozione, quando si chiede di coinvolgere gli attori del territorio nella progettazione del Parco della Salute, quindi tutta la parte di Circoscrizione 8, la stazione a ponte, eccetera, eccetera, c'è anche già nella nostra mozione. Terzo punto, la questione della destinazione delle arcate del MOI; noi abbiamo sempre detto che l'idea di procedere alla progettazione e alla realizzazione di quel progetto, ci trovava concordi, ma, per quanto detto dal Vice Sindaco e per quanto letto sui giornali, riteniamo che, in questo momento, quel progetto debba essere, o rivisto o quantomeno modificato, perché, da quel che ho capito, l'Università non ha nessuna intenzione di proseguire, quindi, comunque sia, credo che il protocollo vada modificato in qualche modo. Pertanto, anche il terzo punto lo riteniamo, in questo momento, non condivisile, nel senso, che non è possibile e non dipende da noi, perché, ripeto, anche il Presidente Chiamparino aveva ribadito, più volte, la volontà di andare avanti su quel progetto, dando, addirittura, la disponibilità al finanziamento, ma poi non c'è più stato nessun segnale, quindi, al momento, noi non sappiamo, forse il Politecnico potrebbe andare avanti. CARRETTO Damiano Mi auto-invito a concludere. Pertanto esprimeremo voto contrario sulla mozione presentata dal Partito Democratico e, in realtà, considerando il fatto che 2 punti su 3 sono compresi nella nostra mozione, vi inviterei a votare favorevolmente la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle. Grazie. |