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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2017-04824
"TELECAMERE ASSENTI SULLA METROPOLITANA" PRESENTATA IN DATA 13 NOVEMBRE 2017 - PRIMA FIRMATARIA FOGLIETTA.
Interventi
LAPIETRA Maria (Assessora)
Allora, in questa interpellanza mi viene chiesto se corrisponde al vero che la
Metropolitana di Torino è priva di un sistema di videosorveglianza destinata alla
sicurezza degli utenti dei locali, la risposta è lunga, ma ci tengo a sottolineare il fatto
che assolutamente no, sin dalla sua concezione la Metropolitana automatica di Torino
ha previsto l'impiego di un sistema di videosorveglianza integrato, robusto e avanzato
sia per la componente, per così dire, statica, la stazioni, la galleria coi pozzi, il
compressore tecnico, sia per la componente in movimento, il materiale rotabile. Il
termine integrato indica che le finalità di riprese, dunque per così dire sottoinsiemi
funzionali di cui i composti al sistema complessivo sono diversI, nello specifico vi sono
telecamere con finalità proprie dirette di safety o come si può tradurre rappresentano un
importante ausilio al posto di comando e controllo per le condizioni di eventuale
perturbazione del sistema, condizioni che possono avere riflessi diretti sulle persone per
accidentalità diverse, telecamere di questo tipo sono quelle che riprendono le banchine
di stazioni, i tornelli, le scale mobili o gli ascensori. Vi sono poi telecamere che hanno
finalità di supporto tecnico che possono in senso esteso ricadere in finalità di sicurezza,
per così dire, indiretta, in questa categoria ricadono le telecamere che inquadrano
appunto i singolari della galleria e tutta la galleria. Vi sono poi telecamere che hanno
più espressamente finalità di sicurezza, ossia che hanno prevalentemente funzioni di
deterrenza, di rilevazione e di documentazione probatoria di eventi illeciti intenzionali,
dai più lievi, ma ad alti impatti sociali, tipo i borseggi, a quelli via via più gravi sia per
allarme sociale, sia per gravità intrinseca, tipo atti terroristici. Telecamere di questo tipo
sono poste all'interno di ciascuna vettura della metropolitana, nei locali tecnici e in
alcuni punti particolari, soprattutto in stazioni rilevanti per afflusso e presso il centro di
controllo. Infine presso il centro di controllo sono presenti telecamere che svolgono
funzioni che hanno tutte le finalità sopra riportate con peculiarità proprie, mentre in
linea le telecamere rispondono ai requisiti imposti per i luoghi pubblici dal garante per
la privacy e dall'ANCI. Presso il comprensorio le telecamere dispongono per la sua
specificità e criticità infrastrutturale di tecnologie avanzate, complessivamente le
telecamere utilizzate sono circa 1.150. Vale la pena precisare che stazioni ad alta
frequentazione o con superficie maggiore sono provviste di un numero più elevato di
telecamere, in ogni caso la copertura assicurata dalle telecamere in ciascuna stazione è
pari a circa 97% della superficie accessibile all'utenza. Per entrambe le finalità
sopraddette tutte le telecamere oltre ad essere registrate su specifici dispositivi protetti
sono collegate e trasmettono in tempo reale a due centrali di supervisione presenti al
comprensorio tecnico di Collegno. Inoltre le immagini dell'intero sistema sono
disponibili alle Forze dell'Ordine sia presso la Questura, sia presso il Comando
Provinciale dei Carabinieri ed è in fase di riattivazione il collegamento col Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito dell'avvenuto aggiornamento tecnologico
della relativa sala. Tutti questi soggetti possono accedervi in modo assolutamente
indipendente. Il tempo di conservazione delle immagini è il massimo consentito dalla
vigente normativa sulla protezione dei dati personali. Il numero elevato di telecamere,
anche se le immagini vengono proposte con rotazione su schermi multipli, non consente
il monitoraggio umano diretto di ciascuna delle stesse, tuttavia le funzioni del sistema
consentono un rapido controllo delle aree eventualmente segnalate e una robusta attività
di supporto alle Forze dell'Ordine nel raccogliere elementi probatori quando si tratta di
risalire alla responsabilità di azioni non appropriate, illecite o illegali. Vale la pena
peraltro precisare che all'atto della sua inaugurazione allo stato (incomprensibile) la
trasmissione in tempo reale delle immagini da un treno in movimento in galleria
rappresentava un unicum nel panorama internazionale. GTT ha attivato già da tempo ed
è attualmente in corso in particolare per l'attrezzaggio a bordo treno il processo di
ammodernamento delle tecnologie che naturalmente subiscono gli effetti
dell'obsolescenza, tale ammodernamento complesso perché è fatto su un parco ed un
campo che devono rimanere operativi è stato avviato, ma richiede tempi e
programmazioni di una certa importanza, tempi e programmazioni che risentono come
per altri processi aziendali degli effetti delle tematiche finanziarie nei rapporti gestione
coi fornitori. A questo macrosistema tecnologico sono affiancati altri sottoinsiemi, il
sottoinsieme delle comunicazioni e dell'interfonia per la comunicazione immediata con
il posto di controllo e comando, sono presenti sia sui treni e nelle stazioni sistemi di
interfonia liberamente disponibile al pubblico e facilmente individuabili; le chiamate
possono essere fatte per richiedere assistenza, ma anche per segnalare eventuali
violazioni al regolamento di esercizio e sollecitare se è necessario l'intervento delle
Autorità preposte. Il sottoinsieme della vigilanza ad opera di guardie particolari giurate
che affiancano la normale supervisione operativa del personale GTT e che hanno
collaborato e collaborano efficacemente con le Forze dell'Ordine per diverse operazioni
come riconosciuto dalle stesse Autorità. Il sottoinsieme procedurale per la gestione delle
emergenze che ha adottato lo schema seguito per la progettazione del sistema
trasportistico e da questo ha avuto atto e ha applicato un'analisi dei rischi e il
trattamento delle emergenze a tutti i propri contesti. In occasione di inattivazione di
parti di linea e di stazioni il regolamento viene aggiornato ed implementato e sottoposto
all'approvazione da parte degli enti competenti, tra le emergenze trattate vale la pena
ricordare che grazie ad un ritorno di esperienza maturata a seguito di grandi eventi della
Città, a partire dalla notte del marzo 2011 GTT ha predisposto un piano per prevenire il
cosiddetto sovraffollamento improvviso della stazione della metropolitana col
contingentamento esterno. Il sottoinsieme documentale di cui oltre al regolamento di
esercizio vero e proprio fanno parte fra gli altri piani di emergenza ed il manuale
riservato ad uso dei soccorsi realizzato in collaborazione con tutti gli enti di soccorso
coinvolti e trasmessi in copia numerata a tutti i soggetti coinvolti nelle emergenze,
questo manuale è stato predisposto anche in formato tascabile per facilitarne l'uso
agevole in ogni circostanza e facilitare il riconoscimento degli spazi e delle attrezzature
presenti e funge da pratico supporto operativo per i soccorritori e la loro formazione.
Del regolamento di esercizio fanno altresì parte integrante i piani di coordinamento per
le emergenze nelle stazioni di Porta Susa e Porta Nuova con i due soggetti in interfaccia
delle due stazioni rispettivamente RFI e Grandi Stazioni. Infine proprio a partire
dall'esperienza maturata con la metropolitana GTT ha predisposto alcune specifiche
soluzioni e suggerimenti destinati sia al personale in servizio, sia al personale come
cittadino per i comportamenti da tenere per aiutare persone con disabilità differenti in
caso di emergenza, per proteggere e proteggersi in caso di specifiche emergenze
comprese quelle gravi terroristiche. Tutto il personale di esercizio poi oltre ad essere
formato ed addestrato per la gestione delle procedure di esercizio è formato ed
addestrato per le procedure di emergenza incluso il primo soccorso comprensivo
dell'utilizzo del defibrillatore. Per completezza si aggiunge che alcune emergenze sono
oggetto di prove e simulazioni periodiche con i soggetti preposti allo specifico soccorso.
Inoltre lungo tutta la linea è stata richiesta la formazione e l'abilitazione per la sicurezza
sussidiaria che è in corso di rilascio da parte degli enti preposti, infine si ritiene
importante sottolineare il sistematico e reciproco rapporto di collaborazione con le
Forze dell'Ordine che prevede anche il collegamento immediato tra le Centrali
Operative con telefoni a chiamata diretta per le emergenze.

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