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LAPIETRA Maria (Assessora) Allora, in questa interpellanza mi viene chiesto se corrisponde al vero che la Metropolitana di Torino è priva di un sistema di videosorveglianza destinata alla sicurezza degli utenti dei locali, la risposta è lunga, ma ci tengo a sottolineare il fatto che assolutamente no, sin dalla sua concezione la Metropolitana automatica di Torino ha previsto l'impiego di un sistema di videosorveglianza integrato, robusto e avanzato sia per la componente, per così dire, statica, la stazioni, la galleria coi pozzi, il compressore tecnico, sia per la componente in movimento, il materiale rotabile. Il termine integrato indica che le finalità di riprese, dunque per così dire sottoinsiemi funzionali di cui i composti al sistema complessivo sono diversI, nello specifico vi sono telecamere con finalità proprie dirette di safety o come si può tradurre rappresentano un importante ausilio al posto di comando e controllo per le condizioni di eventuale perturbazione del sistema, condizioni che possono avere riflessi diretti sulle persone per accidentalità diverse, telecamere di questo tipo sono quelle che riprendono le banchine di stazioni, i tornelli, le scale mobili o gli ascensori. Vi sono poi telecamere che hanno finalità di supporto tecnico che possono in senso esteso ricadere in finalità di sicurezza, per così dire, indiretta, in questa categoria ricadono le telecamere che inquadrano appunto i singolari della galleria e tutta la galleria. Vi sono poi telecamere che hanno più espressamente finalità di sicurezza, ossia che hanno prevalentemente funzioni di deterrenza, di rilevazione e di documentazione probatoria di eventi illeciti intenzionali, dai più lievi, ma ad alti impatti sociali, tipo i borseggi, a quelli via via più gravi sia per allarme sociale, sia per gravità intrinseca, tipo atti terroristici. Telecamere di questo tipo sono poste all'interno di ciascuna vettura della metropolitana, nei locali tecnici e in alcuni punti particolari, soprattutto in stazioni rilevanti per afflusso e presso il centro di controllo. Infine presso il centro di controllo sono presenti telecamere che svolgono funzioni che hanno tutte le finalità sopra riportate con peculiarità proprie, mentre in linea le telecamere rispondono ai requisiti imposti per i luoghi pubblici dal garante per la privacy e dall'ANCI. Presso il comprensorio le telecamere dispongono per la sua specificità e criticità infrastrutturale di tecnologie avanzate, complessivamente le telecamere utilizzate sono circa 1.150. Vale la pena precisare che stazioni ad alta frequentazione o con superficie maggiore sono provviste di un numero più elevato di telecamere, in ogni caso la copertura assicurata dalle telecamere in ciascuna stazione è pari a circa 97% della superficie accessibile all'utenza. Per entrambe le finalità sopraddette tutte le telecamere oltre ad essere registrate su specifici dispositivi protetti sono collegate e trasmettono in tempo reale a due centrali di supervisione presenti al comprensorio tecnico di Collegno. Inoltre le immagini dell'intero sistema sono disponibili alle Forze dell'Ordine sia presso la Questura, sia presso il Comando Provinciale dei Carabinieri ed è in fase di riattivazione il collegamento col Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito dell'avvenuto aggiornamento tecnologico della relativa sala. Tutti questi soggetti possono accedervi in modo assolutamente indipendente. Il tempo di conservazione delle immagini è il massimo consentito dalla vigente normativa sulla protezione dei dati personali. Il numero elevato di telecamere, anche se le immagini vengono proposte con rotazione su schermi multipli, non consente il monitoraggio umano diretto di ciascuna delle stesse, tuttavia le funzioni del sistema consentono un rapido controllo delle aree eventualmente segnalate e una robusta attività di supporto alle Forze dell'Ordine nel raccogliere elementi probatori quando si tratta di risalire alla responsabilità di azioni non appropriate, illecite o illegali. Vale la pena peraltro precisare che all'atto della sua inaugurazione allo stato (incomprensibile) la trasmissione in tempo reale delle immagini da un treno in movimento in galleria rappresentava un unicum nel panorama internazionale. GTT ha attivato già da tempo ed è attualmente in corso in particolare per l'attrezzaggio a bordo treno il processo di ammodernamento delle tecnologie che naturalmente subiscono gli effetti dell'obsolescenza, tale ammodernamento complesso perché è fatto su un parco ed un campo che devono rimanere operativi è stato avviato, ma richiede tempi e programmazioni di una certa importanza, tempi e programmazioni che risentono come per altri processi aziendali degli effetti delle tematiche finanziarie nei rapporti gestione coi fornitori. A questo macrosistema tecnologico sono affiancati altri sottoinsiemi, il sottoinsieme delle comunicazioni e dell'interfonia per la comunicazione immediata con il posto di controllo e comando, sono presenti sia sui treni e nelle stazioni sistemi di interfonia liberamente disponibile al pubblico e facilmente individuabili; le chiamate possono essere fatte per richiedere assistenza, ma anche per segnalare eventuali violazioni al regolamento di esercizio e sollecitare se è necessario l'intervento delle Autorità preposte. Il sottoinsieme della vigilanza ad opera di guardie particolari giurate che affiancano la normale supervisione operativa del personale GTT e che hanno collaborato e collaborano efficacemente con le Forze dell'Ordine per diverse operazioni come riconosciuto dalle stesse Autorità. Il sottoinsieme procedurale per la gestione delle emergenze che ha adottato lo schema seguito per la progettazione del sistema trasportistico e da questo ha avuto atto e ha applicato un'analisi dei rischi e il trattamento delle emergenze a tutti i propri contesti. In occasione di inattivazione di parti di linea e di stazioni il regolamento viene aggiornato ed implementato e sottoposto all'approvazione da parte degli enti competenti, tra le emergenze trattate vale la pena ricordare che grazie ad un ritorno di esperienza maturata a seguito di grandi eventi della Città, a partire dalla notte del marzo 2011 GTT ha predisposto un piano per prevenire il cosiddetto sovraffollamento improvviso della stazione della metropolitana col contingentamento esterno. Il sottoinsieme documentale di cui oltre al regolamento di esercizio vero e proprio fanno parte fra gli altri piani di emergenza ed il manuale riservato ad uso dei soccorsi realizzato in collaborazione con tutti gli enti di soccorso coinvolti e trasmessi in copia numerata a tutti i soggetti coinvolti nelle emergenze, questo manuale è stato predisposto anche in formato tascabile per facilitarne l'uso agevole in ogni circostanza e facilitare il riconoscimento degli spazi e delle attrezzature presenti e funge da pratico supporto operativo per i soccorritori e la loro formazione. Del regolamento di esercizio fanno altresì parte integrante i piani di coordinamento per le emergenze nelle stazioni di Porta Susa e Porta Nuova con i due soggetti in interfaccia delle due stazioni rispettivamente RFI e Grandi Stazioni. Infine proprio a partire dall'esperienza maturata con la metropolitana GTT ha predisposto alcune specifiche soluzioni e suggerimenti destinati sia al personale in servizio, sia al personale come cittadino per i comportamenti da tenere per aiutare persone con disabilità differenti in caso di emergenza, per proteggere e proteggersi in caso di specifiche emergenze comprese quelle gravi terroristiche. Tutto il personale di esercizio poi oltre ad essere formato ed addestrato per la gestione delle procedure di esercizio è formato ed addestrato per le procedure di emergenza incluso il primo soccorso comprensivo dell'utilizzo del defibrillatore. Per completezza si aggiunge che alcune emergenze sono oggetto di prove e simulazioni periodiche con i soggetti preposti allo specifico soccorso. Inoltre lungo tutta la linea è stata richiesta la formazione e l'abilitazione per la sicurezza sussidiaria che è in corso di rilascio da parte degli enti preposti, infine si ritiene importante sottolineare il sistematico e reciproco rapporto di collaborazione con le Forze dell'Ordine che prevede anche il collegamento immediato tra le Centrali Operative con telefoni a chiamata diretta per le emergenze. |