Interventi |
ARTESIO Eleonora Questa mozione è stata illustrata questa mattina in I Commissione Bilancio e ha una sua attualità, perché, come ricordavo stamani, entro il 31 di dicembre del 2017 gli stati, 25, che hanno sottoscritto il patto, dovranno definire, attraverso una valutazione in sede parlamentare, l'efficacia e la sostenibilità dell'adesione al Fiscal Compact. Il Fiscal Compact, come i colleghi ricorderanno, è un patto, non un trattato, intercorso tra gli stati europei nel 2012 e riguardante la modalità con la quale in allora si riteneva di garantire stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria. In modo particolare questa modalità ha introdotto nel nostro Pese, e dico nel nostro Paese, distinguendolo dalle altre condizioni europee, una conseguenza molto pesante, che riguarda l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione. Voglio ricordare che nel patto intercorso l'introduzione al vincolo del pareggio di bilancio veniva suggerita come da introdursi negli ordinamenti a carattere permanente. L'Italia è l'unico Paese, tra coloro che hanno aderito, che ha deciso di dare una forza costituzionale al pareggio di bilancio. La seconda questione che viene introdotta dall'applicazione del Fiscal Compact, è un particolare irrigidimento, relativamente a quelli che già erano i parametri di Maastricht, come loro, come i Consiglieri ricorderanno, il trattato di Maastricht interveniva sul rapporto tra deficit e PIL e sul rapporto tra debito pubblico e PIL. In modo particolare, il Fiscal Compact interviene su questo secondo aspetto, cioè il rapporto tra debito pubblico e PIL, introducendo il parametro sanzionatorio per il quale coloro che superino il rapporto nella misura del 60...superino il rapporto debito pubblico – PIL oltre il 60%, dovranno rientrare, rispetto all'esubero di questo rapporto, negli anni successivi e in modo particolare dovranno prevedere, nei successivi 20 anni, una modalità di rientro, il che significherà tagli alla spesa pubblica per oltre 50 miliardi di euro all'anno. Ora, poiché l'introduzione del Fiscal Compact è stata a lungo sottaciuta nel dibattito pubblico e poiché, dal momento della sottoscrizione 2012 ad oggi, il giudizio politico sulle sue conseguenze, ma anche sui vantaggi all'epoca adombrati e poi non verificatisi, ha avuto una diffusione tale per cui anche forze politiche che originariamente avevano partecipato alla sottoscrizione oggi ne mettono in dubbio l'opportunità, io segnalo con questo documento la possibilità che il nostro Consiglio Comunale si adoperi presso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, affinché si verifichi l'inopportunità di proseguire in una modalità che comporterà gravi restrizioni alla qualità dei bilanci nella loro direzione sociale, che assuma, il nostro Consiglio Comunale, una particolare iniziativa nei confronti dell'Anci, considerando che molte Amministrazioni comunali hanno realizzato territorialmente in coordinamento atti volti a segnalare le conseguenze sulla finanza locale dell'adesione a questi strumenti e anche ad informare la cittadinanza, informare la cittadinanza, perché se parliamo di debito pubblico, pubblico dovrebbe esserne anche il dibattito. Grazie. |