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VERSACI Fabio (Presidente) C'è l'ultimo punto, sempre tenendo conto del punto sospeso prima, è il punto 20: "Fiscal Compact" della Capogruppo Artesio, cui lascio la parola, ne ha facoltà per cinque minuti. ARTESIO Eleonora Questa mozione è stata illustrata questa mattina in I Commissione Bilancio e ha una sua attualità, perché, come ricordavo stamani, entro il 31 di dicembre del 2017 gli stati, 25, che hanno sottoscritto il patto, dovranno definire, attraverso una valutazione in sede parlamentare, l'efficacia e la sostenibilità dell'adesione al Fiscal Compact. Il Fiscal Compact, come i colleghi ricorderanno, è un patto, non un trattato, intercorso tra gli stati europei nel 2012 e riguardante la modalità con la quale in allora si riteneva di garantire stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria. In modo particolare questa modalità ha introdotto nel nostro Pese, e dico nel nostro Paese, distinguendolo dalle altre condizioni europee, una conseguenza molto pesante, che riguarda l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione. Voglio ricordare che nel patto intercorso l'introduzione al vincolo del pareggio di bilancio veniva suggerita come da introdursi negli ordinamenti a carattere permanente. L'Italia è l'unico Paese, tra coloro che hanno aderito, che ha deciso di dare una forza costituzionale al pareggio di bilancio. La seconda questione che viene introdotta dall'applicazione del Fiscal Compact, è un particolare irrigidimento, relativamente a quelli che già erano i parametri di Maastricht, come loro, come i Consiglieri ricorderanno, il trattato di Maastricht interveniva sul rapporto tra deficit e PIL e sul rapporto tra debito pubblico e PIL. In modo particolare, il Fiscal Compact interviene su questo secondo aspetto, cioè il rapporto tra debito pubblico e PIL, introducendo il parametro sanzionatorio per il quale coloro che superino il rapporto nella misura del 60...superino il rapporto debito pubblico – PIL oltre il 60%, dovranno rientrare, rispetto all'esubero di questo rapporto, negli anni successivi e in modo particolare dovranno prevedere, nei successivi 20 anni, una modalità di rientro, il che significherà tagli alla spesa pubblica per oltre 50 miliardi di euro all'anno. Ora, poiché l'introduzione del Fiscal Compact è stata a lungo sottaciuta nel dibattito pubblico e poiché, dal momento della sottoscrizione 2012 ad oggi, il giudizio politico sulle sue conseguenze, ma anche sui vantaggi all'epoca adombrati e poi non verificatisi, ha avuto una diffusione tale per cui anche forze politiche che originariamente avevano partecipato alla sottoscrizione oggi ne mettono in dubbio l'opportunità, io segnalo con questo documento la possibilità che il nostro Consiglio Comunale si adoperi presso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, affinché si verifichi l'inopportunità di proseguire in una modalità che comporterà gravi restrizioni alla qualità dei bilanci nella loro direzione sociale, che assuma, il nostro Consiglio Comunale, una particolare iniziativa nei confronti dell'Anci, considerando che molte Amministrazioni comunali hanno realizzato territorialmente in coordinamento atti volti a segnalare le conseguenze sulla finanza locale dell'adesione a questi strumenti e anche ad informare la cittadinanza, informare la cittadinanza, perché se parliamo di debito pubblico, pubblico dovrebbe esserne anche il dibattito. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei Capogruppo Artesio. È iscritto a parlare il Consigliere Fornari, ne ha facoltà per cinque minuti, prego. FORNARI Antonio Sì, grazie Presidente. Io riprendo un intervento del nostro Eurodeputato Marco Valli, che è del Movimento 5 Stelle Europa. Noi oggi parliamo di Fiscal Compact, quindi della sottrazione di sovranità ai popoli e della loro sottomissione attraverso il vincolo economico; per farlo dobbiamo tornare alla preistoria, 1972, si parte col Serpente Monetario, il primo tentativo fallito di vincolare i cambi delle valute e poi riuscire ad attuarlo nel 1979 con lo SME. 1981, gli italiani lo ricordano bene, l'anno della separazione Banca d'Italia e Tesoro, ad opera di due federalisti, nonché architetti di questa Unione Europea, Ciampi e Andreatta, che consegnarono il controllo del nostro debito pubblico al mercato finanziario. 1992, il trionfale ingresso dell'Italia in Maastricht, con vincoli numerici come quello del limite di spesa del 3% basati su nessun tipo di logica economica. Poi arriva l'Euro, 1999, voluto da Prodi che dichiara: "Lavoreremo un giorno in meno e avremo guadagnato come se avessimo lavorato un giorno in più", la verità è che ci hanno privato della leva monetaria, senza dirci che avremo tolto la libertà di autodeterminarci. Ed eccoci al 2012, l'anno in cui 25 stati membri su 28 sottoscrivono il Fiscal Compact, rendendo vincolanti il principio del pareggio di bilancio e il parametro del debito PIL al 60%, contenuto in Maastricht. Nel 2012 ci sono stati dati cinque anni di tempo per discuterne; questi cinque anni, appunto, scadono il 31 dicembre, i cittadini a Natale potranno trovarsi sotto l'albero l'ennesima cessione di sovranità, perché il Fiscal Compact diventerà giuridicamente superiore alla legislazione nazionale e renderà irreversibili le politiche (inc.). Il Fiscal Compact assumerà la trappola del debito pubblico come cornice indiscutibile dentro la quale costruire la gabbia per i diritti sociali e del lavoro, la privatizzazione dei beni comuni. Se i Governi confermeranno il Fiscal Compact il nostro Paese sarà obbligato, nei prossimi 20 anni, a portare il rapporto debito – PIL dall'attuale 133% al 60%, attraverso un taglio sconsiderato della spesa pubblica, relativa al welfare, ai trattamenti medioevali delle pensioni e i diritti dei lavoratori. Questo è il pareggio di bilancio previsto dal Fiscal Compact, inserito nella Costituzione italiana con il colpo di stato del 2011 per mano del professor Monti, quello che la Grecia era il più grande successo dell'Euro, sostenuto dai partiti come, appunto, PD, Forza Italia, che hanno vincolato per sempre la democrazia del nostro Paese al volere di Bruxelles. Molti parlamentari continuano a dire di essere contrari a questi principi di austerità, ma lo fanno solo per accattare voti, perché è accaduto nel passato, sta accadendo nel presente e non possiamo permettere che accada anche in futuro, con questioni vitali come quelle sancite nel report Brock Bresso. Bresso, proprio l'ex Presidente della Regione Piemonte ora Europarlamentare. Un report vergognoso, dove si celebrano il Fiscal Compact e quello che di fatto è un'istituzionalizzazione della Troika. Vogliono trasformare il Meccanismo Europeo di Stabilità nel fondo monetario europeo; vogliono istituzionalizzare un sistema perverso e di ricatto per spolpare gli stati, che a sua volta spolpano ancora di più gli enti locali, e schiacciare i diritti dei cittadini. Ci chiedono di mettere i nostri soldi nel MES e poi ce li danno in prestito per pagare interessi finanziari insostenibili su debiti illegittimi. Il tutto orchestrato da un super Ministro dell'Euro zona, che dirà ai popoli cattivi della periferia quali riforme, lacrime e sangue, implementare. Quindi cosa sono il pareggio di bilancio e il Fiscal Compact? Sono beceri strumenti di ricatto verso i diritti dei popoli europei, un contrasto con le Costituzioni dei Paesi e in contrasto con lo stesso Trattato di Lisbona, Trattato su cui si dovrebbe fondare l'Unione Europea. Ma tutto questo può essere fermato, entro fine anno gli Stati dovranno decidere il destino del Fiscal Compact, il Consiglio comunale ha il dovere morale di dare un'indicazione negativa alle politiche ed austerità insostenibili e depressive. E sappiamo che il nostro Governo, invece, umilierà ancora i suoi cittadini, pertanto chiediamo a questo Parlamento di stracciare definitivamente il Fiscal Compact. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie Consigliere Fornari. Non ho nessun altro iscritto a parlare, quindi pongo in votazione la mozione. Prego Consiglieri, votate. Se tutti i Consiglieri hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 26, astenuti 1, favorevoli 25, dichiaro la mozione approvata. Se vuole dirlo a verbale lo dica a verbale, ma tanto...prego Consigliere Iaria. IARIA Antonino Volevo mettere a verbale anche il mio voto favorevole alla mozione sul Fiscal Compact. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Okay, grazie. |