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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-05011
DEMOLIZIONE FABBRICATO PRODUTTIVO CON REALIZZAZIONE MEDIA STRUTTURA DI VENDITA DI TIPO M-SAM3 IN VIA MONTE ORTIGARA N. 108 ANGOLO VIA MARSIGLI. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA. EX ARTICOLO 14 D.P.R. N. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE N. 106/2011. APPROVAZIONE INTERVENTO IN DEROGA.
Interventi
MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Grazie, Presidente. Abbiamo già parlato in Commissione di questo intervento, è il
settimo di quest'anno che, quindi, non sono le decine di cui si parla, appunto, un po'
sulla stampa in generale. È già stata discussa e presentata anche in Circoscrizione, in
Circoscrizione 3; è un'area in zona corso Montecucco-Peschiera-Brunelleschi; è un'area
dove esiste un fabbricato industriale abbandonato da tempo, sulla strada è prospiciente
invece una palazzina residenziale, la zona posteriore, tutta l'area è di circa 7.000 metri
quadri o poco più. La palazzina verrà conservata con una parte di terziario e una parte di
residenziale, la parte di terziario per 200 metri nel piano terreno e 250 residenziale nel
piano superiore; la parte del fabbricato, invece, ex legge 106/2011, verrà demolita, si
libererà una parte di superficie filtrante, superficie permeabile e quindi con una zona di
verde in piena terra di circa 1.000 metri quadri e una zona a parcheggio pubblico per 48
auto. Al posto di questo fabbricato fatiscente verrà una struttura di media vendita, per
una superficie di 2.800 metri di vendita, di cui 1.600 di, cioè scusate, ho sbagliato,
terra...una superficie a commercio di 2.800 metri, di cui di vendita 1.600, quindi siamo
esattamente nell'ordine delle altre 6 strutture di media vendita già autorizzate, per circa
1.500 metri quadri l'una, quindi basta fare i conti, l'ho già detto l'altra volta, per sapere
quanti sono i metri quadri autorizzati ex Legge 106. Legge 106 che peraltro, poi,
riguardando un po' il pregresso, è stata interpretata dalla nostra Amministrazione sulla
base di due delibere delle precedenti Amministrazioni, quindi semplicemente
interpretando una legge di Berlusconi del 2011, ricordo ancora una volta. Si tratta
ancora di avere poi un certificato da parte della Regione, perché lì non c'è una zona
commerciale e quindi diventerà una zona commerciale L1, quindi una zona
commerciale abbastanza ridotta, sia la Circoscrizione, sia i cittadini attraverso le loro
associazioni interpellate nell'area, non hanno segnalato problemi di incompatibilità con
un commercio locale, quindi non crediamo di andare ad intaccare per niente quello che
è uno dei principi del nostro programma elettorale; il parcheggio pubblico sarà per 48
auto in superficie e nell'interrato per 17 di uso pubblico e 66 di pertinenza. Le opere,
cioè scusate, l'importo delle...di questa riqualificazione porterà nelle, diciamo, nella
disponibilità pubblica circa 800.000 Euro per opere e circa 700.000 Euro più 250.000
per incasso in termini monetari, quindi il tutto, diciamo, vale per la collettività circa
1.750.000 Euro, di cui, ripeto, circa la metà, 800.000 Euro per opere sul luogo e il resto
a incasso. Fa parte, dunque, delle opere che sono state messe a Bilancio
dall'Urbanistica, che erano previste, che sono previste per quest'anno per un totale di
circa 33 milioni. Ricordo ancora che dal 2006 al 2016, quindi in circa 10 anni, le
precedenti Amministrazioni hanno messo a Bilancio in successione 26, 46, 84, 72, 64,
61, 39, 20, 22 e 21 milioni di oneri, quindi noi siamo esattamente in sintonia con un
trend di decrescita di queste stesse opere, che probabilmente l'anno prossimo saranno
più o meno la metà di quelle che abbiamo previsto quest'anno. Questo mi sembra
doveroso dirlo per anticipare alcune contestazioni in merito agli interventi e agli oneri,
appunto, che noi portiamo a casa. Nel complesso, ancora una volta, abbiamo
interpretato, credo, al meglio la Legge 106, che fra l'altro parla di riqualificazione
energetica. Anche questo edificio, questo fabbricato piccolo, rispetto all'area generale,
avrà copertura verde, impiantistica mascherata sul tetto, e dunque un'attenzione ancora
una volta agli aspetti sostenibilità energetica dell'intervento. Grazie.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Bene, grazie. Mah, mi ritrovo un po' a ripetere delle cose già dette, forse partirei però
dagli interventi che sollecitano un'attenzione alla discrezionalità dell'Amministrazione.
Vorrei richiamare i Consiglieri della Minoranza, soprattutto appartenenti all'area
politica che più o meno fa riferimento a Berlusconi, che la legge, appunto, approvata nel
maggio 2011 dice testualmente: "Incentivare la razionalizzazione del Patrimonio
Edilizio esistente, nonché promuovere ed agevolare la riqualificazione di aree urbane
degradate, con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti,
nonché di edifici a destinazione non residenziale dismessi, o in via di dismissione,
ovvero da rilocalizzare, tenuto conto anche delle necessità di favorire lo sviluppo
dell'efficienza energetica delle fonti rinnovabili". Esattamente questi sono i parametri a
cui noi ci riferiamo, ai quali abbiamo aggiunto, proprio per l'attenzione al nostro
programma elettorale, la permeabilità delle superfici, l'utilizzo delle coperture verdi
possibilmente fotovoltaiche e via così e ovviamente una ricaduta sull'area e sulla
Circoscrizione di una parte abbastanza consistente, in genere circa il 50% degli oneri,
quindi sono già stati richiamati: marciapiedi, incroci, strisce pedonali, piste ciclabili
eccetera eccetera. Tutte cose che io, di volta in volta, ho detto, ho spiegato e ho
articolato, quindi non c'è nulla né di peloso, né di artatamente utilizzato, come dice
invece il Capogruppo Lo Russo, nell'applicazione in deroga del Piano Regolatore. Non
c'è nulla di tutto ciò, c'è una trasparenza totale ed è un'attenzione costante proprio a
questi aspetti. Ancora per rispondere sul tema della deroga al Piano Regolatore,
qualcuno ha parlato di inefficienza, inattività e immobilismo di questa
Amministrazione, qualcun altro invece di iperattivismo di questa Amministrazione.
Allora, le varianti al Piano fatte nelle precedenti Amministrazioni, si contano tutte
insieme in circa 550 in 20 anni più o meno, okay? E quindi con una, diciamo, media che
può andare fra le 15 e le 30 all'anno. Naturalmente ce ne sono alcune piccoline che non
sarebbe neanche il caso di ricordare, altre piuttosto significative. Bene, l'orientamento
della nostra Amministrazione è stato esattamente quello di cercare di evitare il continuo
ricorso alle varianti del Piano Regolatore e avviare invece la revisione generale del
Piano Regolatore. In questo senso noi stiamo lavorando, ma le varianti che noi abbiamo
tuttora, se gentilmente i Consiglieri mi fanno finire almeno la frase...

MONTANARI Guido (Vice Presidente)
Allora, ricordo che nonostante...grazie Presidente, nonostante il nostro intendimento di
evitare il ricorso alle varianti del Piano e arrivare alla variante generale, nonostante
questo nostro intendimento, noi abbiamo realizzato in corso circa una quindicina di
varianti, varianti ex Piano Regolatore, esattamente ciò che ci dite che non facciamo, che
invece facciamo. Purtroppo dico io, perché io vorrei usare un Piano Regolatore più
efficiente e più snello, nel quale non ho bisogno di venire costantemente di venire a fare
varianti in Consiglio Comunale. Noi ne abbiamo circa 7/8, diciamo, approvate e altre
invece in corso quest'anno. Tra le più grosse ricordo corso Romania, Palazzo Accorsi,
Botticelli, Città della Salute e via Garibaldi. Sono grosse, sono varianti del Piano
Regolatore che noi abbiamo portato avanti ex norme del Piano Regolatore, invece le
cose, le varianti ex 106 sono 7, come ho già detto, quindi la metà di quelle, quindi siamo
più o meno 15 a 7, quindi non c'è nessuna consistenza reale nei discorsi che avete fatto,
assolutamente nessuna, c'è invece un'attività molto importante di questa
Amministrazione sui temi dell'urbanistica che comporta una variazione in atto di aree,
per la città di Torino, di circa un milione e mezzo di metri quadri, che è un dato
significativo e rilevante, visto che circa 4 sono i milioni di metri quadri ancora da
trasformare, quindi di questi quasi 4 milioni circa 1 e mezzo è già in corso di
trasformazione, a partire da provvedimenti da noi assunti; non dalle precedenti
Amministrazioni: da noi. Quindi, questo mi sembra che da un lato dia un'idea di
un'Amministrazione che non è per niente immobile, per niente inattiva, dall'altro lavora
sui 2, diciamo, assi della trasformazione principale, da un lato le regole del Piano
Regolatore, dall'altro le regole della Legge 106. Le regole della Legge 106 sono usate
assolutamente ed unicamente, e richiamo anche il Consigliere Rosso che telefona
mentre io rispondo alle sue osservazioni, (inc.) ma io cercavo di ascoltare, ma lei anche,
quindi non c'è dubbio che però proprio la 106 è usata esattamente col senso della
riqualificazione di parziali aree della città, relativamente piccole, con tempi molto
ridotti, perché se aspettassimo la variante vera e propria del Piano, come avete tutti
capito, sono tempi più o meno che vanno intorno all'anno – anno e mezzo. Noi con
questo utilizzo, ripeto, per le 7 strutture di vendita e di media vendita, abbiamo
utilizzato procedure tutto sommato più rapide, utilizzando al meglio, credo, gli articoli,
come ho già detto altre volte e dando anche un po' di respiro a un mercato immobiliare,
soprattutto ad un lavoro delle imprese eccetera che mi sembra piuttosto positivo. Chiudo
ancora richiamando un fatto; il fatto di non avere una destinazione a una o un'altra
attività commerciale a me non preoccupa assolutamente, anzi, tutto sommato è più
positiva e più trasparente, perché non vedo perché io devo approvare 6 Lidl piuttosto
che Eurospin piuttosto che un'altra cosa, io approvo una destinazione commerciale, poi
a chi andrà destinata, questo ovviamente starà in capo al mercato e via così, quindi
davvero non credo che sia un problema quello. Stiamo in genere parlando di strutture di
media vendita che possono avere food o non food, a seconda delle situazioni, ma che
comunque sono situazioni dove altre strutture analoghe sono, o meglio, dove altre
strutture commerciali piccole non ci sono, quindi non vanno ad inficiare, come ho già
detto, il piccolo commercio. Credo di aver risposto alle osservazioni e vi ringrazio per
l'attenzione.

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