Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Il punto successivo, il punto 8, il meccanografico è lo 05011 avente per oggetto: "Demolizione fabbricato produttivo con realizzazione di media struttura di vendita di tipo M-SAM3 in via Monte Ortigara n. 108 angolo via Marsigli. Permesso di costruire in deroga" VERSACI Fabio (Presidente) Sono stati presentati 54 emendamenti dal Capogruppo Ricca. Lascio la parola al Vice Sindaco per l'illustrazione. Prego, Vice Sindaco Montanari. MONTANARI Guido (Vice Sindaca) Grazie, Presidente. Abbiamo già parlato in Commissione di questo intervento, è il settimo di quest'anno che, quindi, non sono le decine di cui si parla, appunto, un po' sulla stampa in generale. È già stata discussa e presentata anche in Circoscrizione, in Circoscrizione 3; è un'area in zona corso Montecucco-Peschiera-Brunelleschi; è un'area dove esiste un fabbricato industriale abbandonato da tempo, sulla strada è prospiciente invece una palazzina residenziale, la zona posteriore, tutta l'area è di circa 7.000 metri quadri o poco più. La palazzina verrà conservata con una parte di terziario e una parte di residenziale, la parte di terziario per 200 metri nel piano terreno e 250 residenziale nel piano superiore; la parte del fabbricato, invece, ex legge 106/2011, verrà demolita, si libererà una parte di superficie filtrante, superficie permeabile e quindi con una zona di verde in piena terra di circa 1.000 metri quadri e una zona a parcheggio pubblico per 48 auto. Al posto di questo fabbricato fatiscente verrà una struttura di media vendita, per una superficie di 2.800 metri di vendita, di cui 1.600 di, cioè scusate, ho sbagliato, terra...una superficie a commercio di 2.800 metri, di cui di vendita 1.600, quindi siamo esattamente nell'ordine delle altre 6 strutture di media vendita già autorizzate, per circa 1.500 metri quadri l'una, quindi basta fare i conti, l'ho già detto l'altra volta, per sapere quanti sono i metri quadri autorizzati ex Legge 106. Legge 106 che peraltro, poi, riguardando un po' il pregresso, è stata interpretata dalla nostra Amministrazione sulla base di due delibere delle precedenti Amministrazioni, quindi semplicemente interpretando una legge di Berlusconi del 2011, ricordo ancora una volta. Si tratta ancora di avere poi un certificato da parte della Regione, perché lì non c'è una zona commerciale e quindi diventerà una zona commerciale L1, quindi una zona commerciale abbastanza ridotta, sia la Circoscrizione, sia i cittadini attraverso le loro associazioni interpellate nell'area, non hanno segnalato problemi di incompatibilità con un commercio locale, quindi non crediamo di andare ad intaccare per niente quello che è uno dei principi del nostro programma elettorale; il parcheggio pubblico sarà per 48 auto in superficie e nell'interrato per 17 di uso pubblico e 66 di pertinenza. Le opere, cioè scusate, l'importo delle...di questa riqualificazione porterà nelle, diciamo, nella disponibilità pubblica circa 800.000 Euro per opere e circa 700.000 Euro più 250.000 per incasso in termini monetari, quindi il tutto, diciamo, vale per la collettività circa 1.750.000 Euro, di cui, ripeto, circa la metà, 800.000 Euro per opere sul luogo e il resto a incasso. Fa parte, dunque, delle opere che sono state messe a Bilancio dall'Urbanistica, che erano previste, che sono previste per quest'anno per un totale di circa 33 milioni. Ricordo ancora che dal 2006 al 2016, quindi in circa 10 anni, le precedenti Amministrazioni hanno messo a Bilancio in successione 26, 46, 84, 72, 64, 61, 39, 20, 22 e 21 milioni di oneri, quindi noi siamo esattamente in sintonia con un trend di decrescita di queste stesse opere, che probabilmente l'anno prossimo saranno più o meno la metà di quelle che abbiamo previsto quest'anno. Questo mi sembra doveroso dirlo per anticipare alcune contestazioni in merito agli interventi e agli oneri, appunto, che noi portiamo a casa. Nel complesso, ancora una volta, abbiamo interpretato, credo, al meglio la Legge 106, che fra l'altro parla di riqualificazione energetica. Anche questo edificio, questo fabbricato piccolo, rispetto all'area generale, avrà copertura verde, impiantistica mascherata sul tetto, e dunque un'attenzione ancora una volta agli aspetti sostenibilità energetica dell'intervento. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Vice Sindaco. Lascio la parola al Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti, prego. LO RUSSO Stefano Visto che al Vice Sindaco piacciono i dati gliene do uno io, magari non ha calcolato bene, che è l'ammontare di percentuale, in percentuale di Aspi, cioè di destinazione di uso commerciale, data in 106 da lei, Montanari, in un anno, rispetto a quanto ha fatto il Sindaco Fassino in cinque. Cioè, dei 14.095 metri quadri di SLP deliberata da voi, 5 Stelle, in quest'aula di centri commerciali, il totale è l'83% di tutte quelle che rientravano in qualche modo nel novero delle 106, mentre i...attenzione, fuori via Marsi...fuori questa, perché con questa anche nelle 106 ci superate, lasciamo perdere gli 8.000 con cui avete superato il valore di 16.000 metri quadri che, nell'arco del quinquennio Fassino ha deliberato, Fassino e la sua Giunta, la sua Amministrazione, pari al 60% circa di tutta la superficie in 106. Quindi, cominciamo a sgombrare il campo da un equivoco di fondo, perché io non so lei, io mi rendo conto, Montanari, che ha esigenza di convincere la sua Maggioranza, che, come dire, forse comincia ogni tanto a dare qualche segnale, allora la aiuto io nel dare i numeri, così tutti abbiamo i numeri sul tavolo, io, se vuole, le do anche l'elenco puntuale dei meccanografici delle deliberazione che ha fatto approvare da quest'Aula, che così la smettiamo di avere una razione che non concorda con la realtà. Questa 106, che è stata illustrata dalla Sindaca in quanto ci risultava lei essere a Betlemme, così ci ha detto la Sindaca, è stata, speriamo che è stata una trasferta utile, almeno sotto il profilo spirituale, dal punto di vista strutturale ha un piccolo problema, cioè: voi portate in Aula la realizzazione di un'ennesima struttura di media vendita in 106, senza neanche avere idea di quale sarà l'operatore commerciale che distribuirà lì dentro, perché candidamente e per certi versi correttamente, a fronte di alcune domande pervenute da alcuni Consiglieri del Partito Democratico poi zittiti dal Presidente Carretto, perché evidentemente stanco di fare il Presidente di Commissione, ha l'esigenza, come dire, di neanche far dare le risposte alle domande che vengono poste in Commissione, salvo poi venire qua in Aula e spiegarci che ne abbiamo già discusso in Commissione; però bisogna discuterne in Commissione per arrivare qua in Aula e dire: "Ne abbiamo già discusso in Commissione", candidamente è stato risposto che non sappiamo quale sarà il distributore commerciale che entrerà dentro questo supermercato, cioè, tradotto in italiano corrente, voi autorizzate al buio, al buio, un'operazione senza neanche conoscere quali saranno in qualche modo gli effetti commerciali, quale sarà il prodotto che verrà ad inserirsi lì dentro, quindi voi autorizzate la destinazione commerciale in addensamento e lì dentro potrebbe venirci, dopo questa deliberazione, una sala scommesse, un centro espositivo di arte contemporanea, un Lidl, un Carrefour, un Esselunga e così via. Ora, credo che questo sia un altro... VERSACI Fabio (Presidente) Scusi, Consigliere Iaria, la richiamo all'ordine per la prima volta. LO RUSSO Stefano Iaria è agitato, era già agitato in aula di Commissione. Questo è un altro record di questa Amministrazione e, sotto questo profilo, io eccepisco anche un profilo di legittimità formale dell'atto, perché si dà il caso che uno dei vincoli e dei cardini della Legge 106 sia quello di avere compiutezza rispetto a quello che capita, sennò non si capirebbe la ragione per cui si va in deroga al Piano Regolatore. Seconda considerazione che mi viene da fare all'Assessore al Piano Regolatore. Lei, Vice Sindaco Montanari, ha due deleghe, non ne ha solo una, ha la delega all'Edilizia Privata, però le ricordo che ha anche la delega all'Urbanistica; mi permetto di ricordarle, oltretutto, che a Torino esiste una cosa che si chiama Piano Regolatore Generale Comunale, che è uno strumento che forse state, come dire, conoscendo poco, ma che ha tra le finalità anche quella di regolare lo sviluppo territoriale, anzi, teoricamente serve esattamente a questo e, sotto il profilo culturale, penso che sia un atto dovuto perché garantisce certezza di regole a tutti, pubblici, privati, operatori economici, operatori privati. Quello è il quadro di regole che si è data la città per lo sviluppo territoriale; l'ha discusso per anni, l'ha approvato, se nel caso lo varia, ma ovviamente un quadro di regole. Il meccanismo derogante e derogatorio, che sta diventano non l'eccezione, ma voi lo state facendo diventare la regola, è un meccanismo che scardina completamente i principi di giustizia e di equità con cui l'Amministrazione Comunale deve relazionarsi rispetto ai terzi aventi titolo, aventi causa, nel senso che nel momento in cui c'è una valutazione discrezionale caso per caso e viene ad essere mancante il quadro di riferimento generale con cui questa Città regola il rapporto tra pubblico e privato, ed è il privato che i qualche modo, a seconda del gradimento del sopracciglio di chi siede in quel momento, seduto sulla poltrona di Assessore o di Consigliere Comunale, ha o non ha il pollice verso alla Nerone: "Sì, tu sì, tu no", noi caratterizziamo, scusate, voi caratterizzate un quadro di regole peloso e opaco. È opaco questo modo di procedere, perché una delle forti caratteristiche che ha l'operare in attuazione del Piano Regolatore, è quello che esiste un quadro di regole condiviso, chiaro e uguale per tutti e la disciplina su che cosa si può fare e che cosa non si può fare in una data area, Vice Sindaco Montanari, non la dà lei e non la dà Iaria, Carretto e soci, la dànno i tecnici comunali, e la dànno su un quadro di regole. Allora, un conto è se effettivamente, effettivamente ci sono delle ragioni tali da andare in deroga, che possono essere: "Perdiamo un'occasione imperdibile di sviluppo; abbiamo oggettivamente esigenza di saltare le regole", un altro conto è come voi state procedendo, perché sta cominciando a venire il sospetto, guardi, non al malfidato Lo Russo, che notoriamente è un malfidato, in malafede per definizione, ma a un po' di persone che guardano a come si sta muovendo l'urbanistica di questa città, che c'è il tentativo un po' maldestro, e io lo denuncio pubblicamente, di rendere discrezionale quello che discrezionale non deve essere, a tutela della correttezza della Pubblica Amministrazione, Assessore Montanari, non solo a tutela del buon e corretto svolgimento delle procedure urbanistiche. Lei, Montanari, non ha fatto una adozione di variante parziale in 18 mesi, non ne ha fatta una. Ora, io posso capire, voglio dire, avrà pur tante cose da fare, sicuramente, ma che questa città in 18 mesi non abbia avuto mai l'esigenza di fare una variante parziale al Piano Regolatore, permetta, è un po' sospetta come operatività, perché delle due l'una: o non c'è esigenza e non c'è domanda, e allora non ci sono le 106, o se c'e esigenza e se c'è domanda ci sono le varianti parziali al Piano Regolatore. Io lo capisco, Montanari, che fare le varianti al Piano Regolatore prevede una cosa su cui voi siete un pochino allergici, che si chiama Valutazione Ambientale Strategica, io mi rendo conto che voi siete un pochino allergici alle procedure ordinarie, perché è più facile andare in deroga, però, se ci sono delle leggi, vanno teoricamente rispettate; nessuno dice che la 106 è contra legem, ma ci mancherebbe altro, ma un conto è l'eccezione, un conto è quanto questo diventa la regola, e se ci sono delle leggi che tutelano l'ambiente, Montanari, bisogna rispettarle. È scomodo, è difficile, è complicato, io mi rendo conto; forse più di tanti altri mi rendo conto, ma si fa così e glielo si spiega all'operatore privato che, da questo punto di vista, la 106 serve ad andare in deroga quando ci sono delle oggettive condizioni di urgenza indifferibili, non è la norma. Questo è il punto politico. Poi ha ragione chi dice: "Parliamo sempre delle stesse cose", ma magari, se discutessimo una volta di una trasformazione territoriale che non è un supermercato forse, caro Napoli, riusciremmo anche a parlare d'altro; qui, l'unica cosa di cui ci fa discutere il Movimento 5 Stelle sono supermercati; se discutessimo di metropolitana, speriamo prima o poi di discutere di Città della Salute, insomma, ci sono tante altre cose possibili da fare, non è che possiamo fare solo supermercati, qua arrivano solo supermercati, quindi discutiamo di supermercati. Ma io eccepisco il tema della procedura, caro Vice Sindaco, perché, ribadisco, voi state artatamente (audio interrotto) la norma urbanistica e ambientale, artatamente e non vorrei che di questo passo, siccome, come è ben nota una delle eccezioni eccepite, scusate il bisticcio di parole, sul caso Westinghouse (audio interrotto) quello da parte dei ricorrenti che non si era rispettata la norma ambientale, sulla valutazione ambientale strategica, non vorrei che introducessimo un principio per cui i grandi distributori della GDO, della grande distribuzione, iniziano a porla davanti al TAR questa questione, non Lo Russo in Aula, ma al TAR, perché quando andiamo a toccare questo tipo di questioni, mi dispiace, si va su un terreno abbastanza pericoloso. Allora, e questo ovviamente questo con tutto quello che a cascata deriva, e cioè sospensive e siamo ancora, dopo 4 anni, a discutere di Westinghouse, non perché Westinghouse sia particolarmente strana, ma banalmente perché c'è un ricorso pendente. Allora, nulla vieta, Assessore Montanari, mi creda, sono ottimi uffici e lavorano benissimo... VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano E lavorano benissimo. Sono in via Meucci, si chiamano Uffici dell'Urbanistica e sono, mi creda, tranquillamente in grado di istruire varianti parziali al Piano Regolatore. Mi creda, sono bravi, ne hanno fatte più di 300 e mi creda che, secondo me, potrebbero farne altre. Provi a fidarsi una volta e verifiche che magari questa procedura, un po' più complicata, un po' più ambientalmente sostenibile, potrebbe in qualche modo essere forse più robusta, anche di fronte ad un giudizio amministrativo, eventualmente in cui la Città si potrebbe trovare a difendersi... VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo.... LO RUSSO Stefano ...di fronte al un Tribunale Amministrativo Regionale. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 10 minuti. TRESSO Francesco Grazie Presidente. Ma...aggiungo anche io un paio di considerazioni sull'utilizzo della 106 per queste superfici di media vendita, a cui ormai ci siamo un po' abituati. Il Vice Sindaco Montanari ci ha dato delle indicazioni, dei numeri, però non ci ha detto che di nuovo l'operatore che si troverà a fare questo tipo di intervento in quell'area, si troverà a 3 isolati un ipermercato in corso Montecucco e ad altri 3 isolati già un'altra superficie di vendita Lidl in corso Montegrappa, mi sembra. Allora, lei ci ha già espresso in altre occasioni che queste sono questioni che non riguardano la città, perché riguardano la libera concorrenza tra gli operatori privati. Io non la vedo proprio esattamente sotto questo profilo, io credo che comunque, andare ad incentivare questo tipo di iniziative, ci deve porre poi come città una riflessione su quello che intanto, sotto il profilo urbanistico, sarà poi rigenerare per una seconda volta degli edifici proprio come gusci che perderanno poi il loro significato, perché è inevitabile che la concorrenza ci porterà poi a vedere che queste attività cesseranno la loro funzione, peraltro creando anche probabilmente delle conseguenze negative sul mercato del lavoro, ma anche sotto il profilo strettamente urbanistico, capire poi che ne faremo di tutte queste superfici di vendita che ancorché realizzate con superfici drenanti e ancorché con un po' di alberi intorno, ci mancherebbe, che non vengano fatti anche con criteri di efficientamento energetico, che cosa poi la trasformazione urbana della città ne potrà valorizzare l'esistenza. Però anche io mi soffermo sulla valutazione dell'utilizzo, in maniera massiccia, degli strumenti di deroga, che peraltro, come poi penso di prevedere, dirà nell'intervento successivo il Consigliere Carretto, la legge nazionale ci obbliga, è vero, per carità, e ormai quello che ci è stato detto più volte è che in effetti l'Amministrazione nulla può fare rispetto a questa legge, che può anche essere considerata iniqua, ma era stata fatta in un contesto diverso e aveva lo scopo di facilitare certi tipi di interventi, proprio per dare un po' di sollievo a un'economia che era particolarmente complicata. Anche i dati che lei ci ha dato rispetto agli oneri di urbanizzazione, che sono stati preventivati dall'Amministrazione precedente, sono inficiati da questo dato, perché se partiamo da 10 anni fa c'era un mercato che comunque sull'immobiliare era decisamente diverso. Poi adesso...per carità, a bontà vostra, da 44 li avete già ridotti a 30, vediamo dove riuscirete ad arrivare, ma va bene. Però, fatto è che all'interno di quelle che sono invece le procedure ordinarie del Piano Regolatore, io adesso non ho i numeri esatti, ma credo che siamo arrivati a superare le 300 varianti parziali, 320...500, benissimo, 500. Su 20 anni vuol dire che comunque ne abbiamo fatte più di 20 all'anno, allora, effettivamente stupisce un po', io francamente lo dico anche non avendo esperienze, come si diceva prima, lo seguivo parzialmente, ma l'immobilismo sotto il profilo urbanistico di quest'Amministrazione, perché a fronte di un uso indiscriminato dello strumento in deroga, l'impressione è che a questo punto lo strumento in deroga lo si subisca e non si governi più i processi di trasformazione del territorio. È ben vero, voi mi direte, che avete in essere una variante al Piano Regolatore, perché comunque può essere che il Piano sia giunto a saturazione, sicuramente più di 500 varianti fanno sì che il Piano sia maturo, ci sono forse troppe ostacoli all'attuazione, per attuare questi tipi di interventi, però se di fatto il mercato poi reagisce, perché gli strumenti in deroga li richiede, vuol dire che forse dei margini ci sono, però bisogna anche saperli cogliere e stimolare. Ecco, l'impressione è un po' questa, a fronte di queste 500, in questi 18 mesi ne ho viste ben poche, forse c'era ancora qualcosa che era stato precedentemente predisposto che poi ha ancora sortito dei precedenti ordinari, però francamente non ho visto una grande attività da parte dell'Amministrazione e questo fa pensare che quindi l'accezione che nulla si può fare di fronte allo strumento della deroga non è proprio così vera. Anche quanto diceva prima il Capogruppo Lo Russo, cioè dell'aggirare la VAS, lei ci disse anche, Assessore, che la VAS comunque serve a poco. È ben vero che in questi contesti l'assoggettabilità VAS dà spesso esito negativo, in quanto comunque siamo in contesti urbani, ci sono una serie di parametri che inficiano poi il fatto che si vada effettivamente a proseguire il percorso autorizzativo tramite lo strumento della VAS, però già in fare di assoggettabilità possono emergere dei vincoli, dei limiti che comunque sono utili anche, poi, a verificare quale sarà l'intervento che si potrà poi autorizzare. Per cui io non cancellerei tout court questo strumento che comunque è uno strumento consolidato, che ha tutta una sua ragione e ha tutta una sua tecnicalità che secondo me va comunque recuperata. In sintesi, mi sembra che quindi manchi un'idea proprio di pro attività anche sulla valutazione di quelle che sono le trasformazioni e in assoluto quindi si rischia di perdere decisamente quella che è un po' la governance del territorio. Questo lo capiamo a fronte del fatto che bisogna incassare queste cifre, tutte e subito, io credo che davvero, a questo punto, una riflessione molto seria su quello che è l'utilizzo dello strumento in deroga, a fronte, appunto, di queste inattività e che quindi favorisce sempre di più un certo tipo di mercato a rivolgersi a quel tipo di procedura, vada fatta. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. È iscritto a parlare la Consigliera Grippo, ne ha facoltà per cinque minuti. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Innanzitutto, a differenza di alcuni colleghi della Maggioranza e anche della Minoranza noi non ci stancheremo di intervenire anche sulle medesime questioni, laddove queste questioni non ci risultino sufficientemente chiare e credo che l'esito di alcuni interventi da parte di questo Gruppo nel precedente passato abbia poi dato ragione a questo metodo. A dar forza a quanto bene ha detto il Capogruppo Lo Russo, entrando nel merito rispetto alla tendenza da parte dell'Amministrazione a continuare a portare in Aula provvedimenti in deroga al Piano Regolatore, c'è anche quanto avvenuto l'altro giorno in Commissione, che già accennava il mio Capogruppo. Io devo ringraziarla, Presidente, per la lettera di richiamo nei confronti del Presidente della II Commissione rispetto a ricordargli qual è il suo ruolo, però purtroppo l'esito a posteriori, a mio avviso, personalissimo avviso, Presidente, è che comunque l'atto che andrà in votazione oggi rimane frutto di una procedura viziata, laddove è stato impedito un approfondimento, nonostante fosse ancora presente l'Amministrazione in Commissione rappresentata dalla Sindaca. Cosa che, peraltro, è assolutamente ingiustificata, perché o si tratta di una mera arroganza, aggravata dall'abito istituzionale, oppure l'intenzione era quella di sottrarre la Sindaca alle domande che dovevano provenire da parte della Minoranza, dalla sottoscritta in particolare, più in generale degli altri Consiglieri che stavano partecipando alla Commissione e dispiace che si sottovaluti la prima cittadina, la quale non sarebbe venuta, credo, in Commissione a sostituire il Vice Sindaco Montanari se non fosse stata preparata nel merito, non credo sia venuta per farsi fotografare dal mio Capogruppo o, per lo meno, non è questo lo scopo. Non fosse altro che ritengo avrei avuto il diritto anche di sentirmi ripetere, sarei in grado ormai di farlo anche io, Presidente, lo stesso mantra...un po' come...non so se si ricorda, lei forse è giovane, usciva ormai nel paleolitico della mia vita, un giornale satirico che si chiamava "Cuore" che ad un certo punto propose una musicassetta che si intitolava "diventa anche tu..."- non c'è nessun riferimento, lo dico al collega Ricca - "diventa anche tu leghista con l'ipnosi". Ecco, la musicassetta proponeva una sorta di mantra che ad un certo punto doveva ipnotizzare chi lo ascoltava e lo metteva nelle condizioni di convincerlo che poteva diventare leghista. Ecco, probabilmente mi sarebbe bastato anche soltanto che la Sindaca si mettesse nelle condizioni di ripetere il medesimo mantra e del resto è quello che sentiamo da che è cominciato il fuoco di fila di supermercati, certo non mi sarei aspettata che mi venisse tolta l'opportunità di formulare delle domande. Torneremo in Commissione Presidente, purtroppo torneremo nelle stesse identiche condizioni e andremo a ripetere esattamente quello che si è sentito oggi, fino a che le risposte non saranno convincenti. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare il Consigliere Carretto, ne ha facoltà per 10 minuti. CARRETTO Damiano Ne userò molti meno. La Consigliera Grippo è intervenuta prima di me e mi ha anticipato, nel senso che io, avendo solo la parola per chieder scusa per quanto successo in Commissione a lei e anche alla Consigliera Ferreo a cui non avevo dato la parola, non c'era nessuna volontà di stoppare il dibattito, ma la Sindaca doveva abbandonare l'aula per precedenti impegni, colpa mia di non averlo comunicato ai Consiglieri prima, all'inizio della Commissione. Chiedo scusa per quanto successo. Sulla deliberazione direi che non c'è molto da dire, evito di ripetere il solito mantra, perché inizia a stancare anche a noi, io continuo a ripeterlo, credo che il Vice Sindaco su questa deliberazione abbia fatto un ottimo lavoro per quel che riguarda la composizione urbanistica dell'intervento. Ripeto, posso fare un appunto, dico la stessa cosa che ho detto in Commissione, facendo riferimento al Presidente Nazionale della Commissione Anci sull'Urbanistica: se qualcuno vuole lavorare con noi sulla revisione o sull'abrogazione di quei 4 commi, 5 commi, quanti sono...della Legge 106, cosa che, voglio dire, il Governo avrebbe già potuto fare, così come la Regione, volendo, avrebbe potuto legiferare come hanno legiferato altre regioni sul tema della 106 per regolamentare. La Regione non ha mai legiferato, ha sempre dato, diciamo, la possibilità ai comuni, di fatto, di autoregolamentarsi, muovendosi tra le maglie molto larghe della 106, lo sappiamo benissimo. Però io qua lo dico, lo dico anche convintamente, cioè, se vogliamo - non vedo il Presidente della Commissione Nazionale, che incidentalmente è anche il Capogruppo del Partito Democratico - se vogliamo lavorare su questa cosa, no, no...no, ma sul fatto personale, no, ma se vuole interviene sul fatto personale per dirmi che vogliamo lavorare sull'abrogazione, sulla modifica della 106...Consigliere, la prego, intervenga e poi iniziamo a lavorarci, ma esca domani sui giornali: "Il Partito Democratico vuole cambiare la 106". Io lo spero, me lo auguro, perché purtroppo non siamo noi al Governo. Porrò la stessa questione al Centro Destra, se vincerà il Centro Destra; al momento il Governo non è di Centro Destra, ma è della sua stessa forza politica; il Governo della Regione è della sua stessa forza politica; la Presidenza della Commissione Nazionale sull'Urbanistica dell'Anci è della sua stessa forza politica, perché è lei...quindi, ripeto, io lo dico in senso generale, se il Partito Democratico vuole modificare la 106, noi ci siamo. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 10 minuti. ROSSO Roberto Lo dico all'Assessore, che è sempre così gentile ad ascoltarci, oggi credo che sia impegnato in una telefonata, però se ci fosse la possibilità di parlagli, l'unica cosa è che volevo accennare è questa: il Consigliere Carretto pone sempre la questione della 106 come fosse un vincolo, invece, correttamente la 106 è una deroga, è una deroga al Piano Regolatore che si dà in certe condizioni, essendo una deroga, va motivata. Ora mi chiedo, come può il Vice Sindaco Montanari e la Sindaca, perché non è che sia senza colpe anche chi gli sta sopra, come possono far sì che senza conoscere, senza contezza di quale sarà l'attività commerciale lì dentro, si possa dire se quella è un'attività che crea disagio o opportunità, se è una cosa in positivo o in negativo, cioè, praticamente mi piacerebbe capire dall'Assessore se ce lo riuscisse a dire e in che modo lui ha valutato la positività o negatività dell'inserimento, cioè, per poter andare in deroga dovrebbe essere motivata la ragione per cui la deroga viene effettuata. Allora, senza sapere di cosa si tratta, in che cosa si svolgerà l'attività commerciale interna a quella struttura, come fa l'Assessore a motivare e a giustificare la 106 in questo caso? Poi una seconda cosa volevo chiedere all'Assessore: l'Assessore ci ha ricordato la scorsa volta che è sua intenzione arrivare finalmente al cambio del Piano Regolatore, però il cambio del Piano Regolatore è una cosa a lungo termine, lo sappiamo tutti; accennava prima il Consigliere Capogruppo Lo Russo che quasi 500, mi sembra di ricordare, deroghe sono state apportate, varianti, sono state apportate al Piano Regolatore in questi 20 anni. Il Vice Sindaco Montanari diceva: "Io cambierò il Piano Regolatore per frenare questo slancio verso la grande distribuzione che si sta realizzando in questo periodo". Invece noi tutti i giorni constatiamo, settimana per settimana, costantemente, che la deroga avviene nel senso opposto, che il Piano Regolatore bloccherebbe e applicando invece la 106, motivandola, il Vice Sindaco Montanari riesce ad approvare queste cose. Allora, cosa vorrebbe fare il Vice Sindaco Montanari se gli sarà consentito di portare a termine la questione del Piano Regolatore Generale? E soprattutto, perché non fa una variante? Perché è una cosa che mi ha preoccupato di quello che diceva Lo Russo, è che se ci fosse un Assessore che anziché Montanari ed essere uno di sinistra del Movimento 5 Stelle, ci fosse un altro Assessore, ci sarebbe chi avrebbe cominciato a domandarsi se tutta questa discrezionalità che viene esercitata all'interno di questo Comune abbia una materia di attinenza pelosa o non ce l'abbia. Ora, io spero che non si debba arrivare al TAR o alla Procura, per capire questa cosa, spero che l'Assessore Montanari ci spieghi perché non fare andare avanti le procedure ordinarie con cui le varianti al Piano Regolatore dovrebbero intervenire anche in materia commerciale e lo fa invece discrezionalmente concedendo tutte 106, addirittura in questo caso senza neppure conoscere l'attività commerciale che viene svolta. Se una cosa che è fatta da un uomo di destra comporterebbe un'attenzione da parte della Magistratura, volevo capire se almeno, da uomini di sinistra, c'è la possibilità di capirlo all'interno di questo Consiglio anche in mancanza di un'attenzione magistratuale sul caso. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, è iscritta a parlare la Consigliera Ferrero, ne ha facoltà per 10 minuti, prego. FERRERO Viviana Non saranno così tanti, grazie Presidente. Io rilevo un certo smarrimento su quello che si continua a dire in quest'Aula, nel senso che la volta scorsa l'Assessore ha dettagliato tutte quelle che erano le nostre operazioni di 106 e io capisco che a volte l'orale non si comprenda e invece lo scritto...rispetto allo scritto lo si dia meno per certo, io allora ho sbobinato questo intervento e quindi posso fornirlo alla Minoranza per approfondimenti. Detto questo, io contrappongo al discorso della Consigliera su quel giornalino di "Cuore", un paragone che secondo me si confà assolutamente di più, e che...sì, sì, certo...e che è quello di Beautiful, che mi annoia mortalmente, ma effettivamente ha sempre lo stesso sapore a ogni puntata, cioè uno perde 100 puntate e si ritrova allo stesso punto. Noi più o meno siamo nella stessa situazione, cioè perdiamo 100 Consigli e più o meno ci troviamo a dire le stesse cose. Ora, il quadro in cui si va... VERSACI Fabio (Presidente) Scusate, non si parla fuori microfono. FERRERO Viviana Ora, il quadro in cui questo intervento di via Monte Ortigara si va ad inserire, è un quadro di una zona che io conosco molto bene, che erano prima cascine e poi divennero le piccole boite di Torino, le piccole fabbrichette, quel tipo di industria che è andata a morire. Il commercio che era in quella zona, quel poco di commercio che c'era in quella zona, già quando fu aperto il Carrefour morì completamente, quindi non possiamo pensare che lì si possa creare chissà cosa, cioè, quello che c'era già prima già andò a morire con l'apertura del Carrefour. Quindi noi ci troviamo, grazie a quest'operazione, a una serie di interventi di riqualificazione che sono, per esempio, il fatto che vengano tolte le rotaie in via Sagra S. Michele, il rifacimento della pavimentazione ingresso della bocciofila di via Marsili, la risistemazione di alcune porzioni di marciapiede in prossimità dell'Ospedale Martini lungo via Sagra S. Michele, quindi tutta una zona che in qualche modo aveva bisogno di questa riqualificazione. Oltretutto parliamo anche di una zona che è una zona L1, cioè, questa è una zona L1, è una zona che non ha addensamento commerciale. Quindi, solo per rifare un po' il punto della situazione, sicuramente il quadro di regole sarà il nuovo Piano Regolatore e abbiamo anche pensato a un Piano Regolatore che non sarà gestito come i vecchi Piani Regolatori, che arrivavano già vecchi ad ultimazione, abbiamo pensato ad un sistema più veloce, quindi tutto sarà ricompreso in questo, con i numeri esatti, peraltro, non con i numeri di aumento di popolazione, che erano stati pensati e anche con le esigenze dei cittadini, perché si è parlato di fare un lavoro sul territorio. Quindi, io direi, a conclusione di questo breve intervento che non voleva essere nulla più di quello che è, che 1.750.000 Euro ci servono, servono alla collettività, ci servono i tetti verdi sugli edifici, ci serve di aver diminuito le superfici coperte, ci servono i pannelli fotovoltaici, e se l'operazione... è stato detto che non si può gestire per un tipo di supermercato preciso, perché effettivamente cambiano, noi come governo della città non possiamo decidere quale tipo di operatore andrà a lavorarci, perché possono cambiare, può morire quello che abbiamo individuato e ne può nascere un altro, quindi a volte, certe cose che vengono dette qui in Aula, sono veramente un pochettino pretestuose e forse non fanno neanche tanto bene al dibattito e non lo alzano a quel livello magari di confronto politico che mi piacerebbe invece affrontare. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Non ho nessun altro iscritto a parlare, lascerei la parola al Vice Sindaco, poi dopo chiuderei la discussione e la riporterei al prossimo Consiglio. Prego, Vice Sindaco Montanari. MONTANARI Guido (Vice Sindaca) Bene, grazie. Mah, mi ritrovo un po' a ripetere delle cose già dette, forse partirei però dagli interventi che sollecitano un'attenzione alla discrezionalità dell'Amministrazione. Vorrei richiamare i Consiglieri della Minoranza, soprattutto appartenenti all'area politica che più o meno fa riferimento a Berlusconi, che la legge, appunto, approvata nel maggio 2011 dice testualmente: "Incentivare la razionalizzazione del Patrimonio Edilizio esistente, nonché promuovere ed agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate, con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti, nonché di edifici a destinazione non residenziale dismessi, o in via di dismissione, ovvero da rilocalizzare, tenuto conto anche delle necessità di favorire lo sviluppo dell'efficienza energetica delle fonti rinnovabili". Esattamente questi sono i parametri a cui noi ci riferiamo, ai quali abbiamo aggiunto, proprio per l'attenzione al nostro programma elettorale, la permeabilità delle superfici, l'utilizzo delle coperture verdi possibilmente fotovoltaiche e via così e ovviamente una ricaduta sull'area e sulla Circoscrizione di una parte abbastanza consistente, in genere circa il 50% degli oneri, quindi sono già stati richiamati: marciapiedi, incroci, strisce pedonali, piste ciclabili eccetera eccetera. Tutte cose che io, di volta in volta, ho detto, ho spiegato e ho articolato, quindi non c'è nulla né di peloso, né di artatamente utilizzato, come dice invece il Capogruppo Lo Russo, nell'applicazione in deroga del Piano Regolatore. Non c'è nulla di tutto ciò, c'è una trasparenza totale ed è un'attenzione costante proprio a questi aspetti. Ancora per rispondere sul tema della deroga al Piano Regolatore, qualcuno ha parlato di inefficienza, inattività e immobilismo di questa Amministrazione, qualcun altro invece di iperattivismo di questa Amministrazione. Allora, le varianti al Piano fatte nelle precedenti Amministrazioni, si contano tutte insieme in circa 550 in 20 anni più o meno, okay? E quindi con una, diciamo, media che può andare fra le 15 e le 30 all'anno. Naturalmente ce ne sono alcune piccoline che non sarebbe neanche il caso di ricordare, altre piuttosto significative. Bene, l'orientamento della nostra Amministrazione è stato esattamente quello di cercare di evitare il continuo ricorso alle varianti del Piano Regolatore e avviare invece la revisione generale del Piano Regolatore. In questo senso noi stiamo lavorando, ma le varianti che noi abbiamo tuttora, se gentilmente i Consiglieri mi fanno finire almeno la frase... IMBESI Serena (Vice Presidente) Chiedo per favore di non intervenire fuori microfono e di lasciare concludere l'Assessore Montanari, grazie. MONTANARI Guido (Vice Presidente) Allora, ricordo che nonostante...grazie Presidente, nonostante il nostro intendimento di evitare il ricorso alle varianti del Piano e arrivare alla variante generale, nonostante questo nostro intendimento, noi abbiamo realizzato in corso circa una quindicina di varianti, varianti ex Piano Regolatore, esattamente ciò che ci dite che non facciamo, che invece facciamo. Purtroppo dico io, perché io vorrei usare un Piano Regolatore più efficiente e più snello, nel quale non ho bisogno di venire costantemente di venire a fare varianti in Consiglio Comunale. Noi ne abbiamo circa 7/8, diciamo, approvate e altre invece in corso quest'anno. Tra le più grosse ricordo corso Romania, Palazzo Accorsi, Botticelli, Città della Salute e via Garibaldi. Sono grosse, sono varianti del Piano Regolatore che noi abbiamo portato avanti ex norme del Piano Regolatore, invece le cose, le varianti ex 106 sono 7, come ho già detto, quindi la metà di quelle, quindi siamo più o meno 15 a 7, quindi non c'è nessuna consistenza reale nei discorsi che avete fatto, assolutamente nessuna, c'è invece un'attività molto importante di questa Amministrazione sui temi dell'urbanistica che comporta una variazione in atto di aree, per la città di Torino, di circa un milione e mezzo di metri quadri, che è un dato significativo e rilevante, visto che circa 4 sono i milioni di metri quadri ancora da trasformare, quindi di questi quasi 4 milioni circa 1 e mezzo è già in corso di trasformazione, a partire da provvedimenti da noi assunti; non dalle precedenti Amministrazioni: da noi. Quindi, questo mi sembra che da un lato dia un'idea di un'Amministrazione che non è per niente immobile, per niente inattiva, dall'altro lavora sui 2, diciamo, assi della trasformazione principale, da un lato le regole del Piano Regolatore, dall'altro le regole della Legge 106. Le regole della Legge 106 sono usate assolutamente ed unicamente, e richiamo anche il Consigliere Rosso che telefona mentre io rispondo alle sue osservazioni, (inc.) ma io cercavo di ascoltare, ma lei anche, quindi non c'è dubbio che però proprio la 106 è usata esattamente col senso della riqualificazione di parziali aree della città, relativamente piccole, con tempi molto ridotti, perché se aspettassimo la variante vera e propria del Piano, come avete tutti capito, sono tempi più o meno che vanno intorno all'anno – anno e mezzo. Noi con questo utilizzo, ripeto, per le 7 strutture di vendita e di media vendita, abbiamo utilizzato procedure tutto sommato più rapide, utilizzando al meglio, credo, gli articoli, come ho già detto altre volte e dando anche un po' di respiro a un mercato immobiliare, soprattutto ad un lavoro delle imprese eccetera che mi sembra piuttosto positivo. Chiudo ancora richiamando un fatto; il fatto di non avere una destinazione a una o un'altra attività commerciale a me non preoccupa assolutamente, anzi, tutto sommato è più positiva e più trasparente, perché non vedo perché io devo approvare 6 Lidl piuttosto che Eurospin piuttosto che un'altra cosa, io approvo una destinazione commerciale, poi a chi andrà destinata, questo ovviamente starà in capo al mercato e via così, quindi davvero non credo che sia un problema quello. Stiamo in genere parlando di strutture di media vendita che possono avere food o non food, a seconda delle situazioni, ma che comunque sono situazioni dove altre strutture analoghe sono, o meglio, dove altre strutture commerciali piccole non ci sono, quindi non vanno ad inficiare, come ho già detto, il piccolo commercio. Credo di aver risposto alle osservazioni e vi ringrazio per l'attenzione. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie a lei. Come ha detto all'inizio della discussione il Presidente Versaci, sono stati presentati due emendamenti di Giunta e 54 emendamenti della Lega Nord. Io chiudo il termine per gli emendamenti, per la presentazione di ulteriori emendamenti, la delibera verrà discussa e votata nel prossimo Consiglio utile. |