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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-05011
DEMOLIZIONE FABBRICATO PRODUTTIVO CON REALIZZAZIONE MEDIA STRUTTURA DI VENDITA DI TIPO M-SAM3 IN VIA MONTE ORTIGARA N. 108 ANGOLO VIA MARSIGLI. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA. EX ARTICOLO 14 D.P.R. N. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE N. 106/2011. APPROVAZIONE INTERVENTO IN DEROGA.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Il punto successivo, il punto 8, il meccanografico è lo 05011 avente per oggetto:

"Demolizione fabbricato produttivo con realizzazione di media struttura di vendita di
tipo M-SAM3 in via Monte Ortigara n. 108 angolo via Marsigli. Permesso di costruire
in deroga"


VERSACI Fabio (Presidente)
Sono stati presentati 54 emendamenti dal Capogruppo Ricca. Lascio la parola al Vice
Sindaco per l'illustrazione. Prego, Vice Sindaco Montanari.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Grazie, Presidente. Abbiamo già parlato in Commissione di questo intervento, è il
settimo di quest'anno che, quindi, non sono le decine di cui si parla, appunto, un po'
sulla stampa in generale. È già stata discussa e presentata anche in Circoscrizione, in
Circoscrizione 3; è un'area in zona corso Montecucco-Peschiera-Brunelleschi; è un'area
dove esiste un fabbricato industriale abbandonato da tempo, sulla strada è prospiciente
invece una palazzina residenziale, la zona posteriore, tutta l'area è di circa 7.000 metri
quadri o poco più. La palazzina verrà conservata con una parte di terziario e una parte di
residenziale, la parte di terziario per 200 metri nel piano terreno e 250 residenziale nel
piano superiore; la parte del fabbricato, invece, ex legge 106/2011, verrà demolita, si
libererà una parte di superficie filtrante, superficie permeabile e quindi con una zona di
verde in piena terra di circa 1.000 metri quadri e una zona a parcheggio pubblico per 48
auto. Al posto di questo fabbricato fatiscente verrà una struttura di media vendita, per
una superficie di 2.800 metri di vendita, di cui 1.600 di, cioè scusate, ho sbagliato,
terra...una superficie a commercio di 2.800 metri, di cui di vendita 1.600, quindi siamo
esattamente nell'ordine delle altre 6 strutture di media vendita già autorizzate, per circa
1.500 metri quadri l'una, quindi basta fare i conti, l'ho già detto l'altra volta, per sapere
quanti sono i metri quadri autorizzati ex Legge 106. Legge 106 che peraltro, poi,
riguardando un po' il pregresso, è stata interpretata dalla nostra Amministrazione sulla
base di due delibere delle precedenti Amministrazioni, quindi semplicemente
interpretando una legge di Berlusconi del 2011, ricordo ancora una volta. Si tratta
ancora di avere poi un certificato da parte della Regione, perché lì non c'è una zona
commerciale e quindi diventerà una zona commerciale L1, quindi una zona
commerciale abbastanza ridotta, sia la Circoscrizione, sia i cittadini attraverso le loro
associazioni interpellate nell'area, non hanno segnalato problemi di incompatibilità con
un commercio locale, quindi non crediamo di andare ad intaccare per niente quello che
è uno dei principi del nostro programma elettorale; il parcheggio pubblico sarà per 48
auto in superficie e nell'interrato per 17 di uso pubblico e 66 di pertinenza. Le opere,
cioè scusate, l'importo delle...di questa riqualificazione porterà nelle, diciamo, nella
disponibilità pubblica circa 800.000 Euro per opere e circa 700.000 Euro più 250.000
per incasso in termini monetari, quindi il tutto, diciamo, vale per la collettività circa
1.750.000 Euro, di cui, ripeto, circa la metà, 800.000 Euro per opere sul luogo e il resto
a incasso. Fa parte, dunque, delle opere che sono state messe a Bilancio
dall'Urbanistica, che erano previste, che sono previste per quest'anno per un totale di
circa 33 milioni. Ricordo ancora che dal 2006 al 2016, quindi in circa 10 anni, le
precedenti Amministrazioni hanno messo a Bilancio in successione 26, 46, 84, 72, 64,
61, 39, 20, 22 e 21 milioni di oneri, quindi noi siamo esattamente in sintonia con un
trend di decrescita di queste stesse opere, che probabilmente l'anno prossimo saranno
più o meno la metà di quelle che abbiamo previsto quest'anno. Questo mi sembra
doveroso dirlo per anticipare alcune contestazioni in merito agli interventi e agli oneri,
appunto, che noi portiamo a casa. Nel complesso, ancora una volta, abbiamo
interpretato, credo, al meglio la Legge 106, che fra l'altro parla di riqualificazione
energetica. Anche questo edificio, questo fabbricato piccolo, rispetto all'area generale,
avrà copertura verde, impiantistica mascherata sul tetto, e dunque un'attenzione ancora
una volta agli aspetti sostenibilità energetica dell'intervento. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Vice Sindaco. Lascio la parola al Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10
minuti, prego.

LO RUSSO Stefano
Visto che al Vice Sindaco piacciono i dati gliene do uno io, magari non ha calcolato
bene, che è l'ammontare di percentuale, in percentuale di Aspi, cioè di destinazione di
uso commerciale, data in 106 da lei, Montanari, in un anno, rispetto a quanto ha fatto il
Sindaco Fassino in cinque. Cioè, dei 14.095 metri quadri di SLP deliberata da voi, 5
Stelle, in quest'aula di centri commerciali, il totale è l'83% di tutte quelle che
rientravano in qualche modo nel novero delle 106, mentre i...attenzione, fuori via
Marsi...fuori questa, perché con questa anche nelle 106 ci superate, lasciamo perdere gli
8.000 con cui avete superato il valore di 16.000 metri quadri che, nell'arco del
quinquennio Fassino ha deliberato, Fassino e la sua Giunta, la sua Amministrazione,
pari al 60% circa di tutta la superficie in 106. Quindi, cominciamo a sgombrare il campo
da un equivoco di fondo, perché io non so lei, io mi rendo conto, Montanari, che ha
esigenza di convincere la sua Maggioranza, che, come dire, forse comincia ogni tanto a
dare qualche segnale, allora la aiuto io nel dare i numeri, così tutti abbiamo i numeri sul
tavolo, io, se vuole, le do anche l'elenco puntuale dei meccanografici delle
deliberazione che ha fatto approvare da quest'Aula, che così la smettiamo di avere una
razione che non concorda con la realtà. Questa 106, che è stata illustrata dalla Sindaca
in quanto ci risultava lei essere a Betlemme, così ci ha detto la Sindaca, è stata,
speriamo che è stata una trasferta utile, almeno sotto il profilo spirituale, dal punto di
vista strutturale ha un piccolo problema, cioè: voi portate in Aula la realizzazione di
un'ennesima struttura di media vendita in 106, senza neanche avere idea di quale sarà
l'operatore commerciale che distribuirà lì dentro, perché candidamente e per certi versi
correttamente, a fronte di alcune domande pervenute da alcuni Consiglieri del Partito
Democratico poi zittiti dal Presidente Carretto, perché evidentemente stanco di fare il
Presidente di Commissione, ha l'esigenza, come dire, di neanche far dare le risposte alle
domande che vengono poste in Commissione, salvo poi venire qua in Aula e spiegarci
che ne abbiamo già discusso in Commissione; però bisogna discuterne in Commissione
per arrivare qua in Aula e dire: "Ne abbiamo già discusso in Commissione",
candidamente è stato risposto che non sappiamo quale sarà il distributore commerciale
che entrerà dentro questo supermercato, cioè, tradotto in italiano corrente, voi
autorizzate al buio, al buio, un'operazione senza neanche conoscere quali saranno in
qualche modo gli effetti commerciali, quale sarà il prodotto che verrà ad inserirsi lì
dentro, quindi voi autorizzate la destinazione commerciale in addensamento e lì dentro
potrebbe venirci, dopo questa deliberazione, una sala scommesse, un centro espositivo
di arte contemporanea, un Lidl, un Carrefour, un Esselunga e così via. Ora, credo che
questo sia un altro...

VERSACI Fabio (Presidente)
Scusi, Consigliere Iaria, la richiamo all'ordine per la prima volta.

LO RUSSO Stefano
Iaria è agitato, era già agitato in aula di Commissione. Questo è un altro record di questa
Amministrazione e, sotto questo profilo, io eccepisco anche un profilo di legittimità
formale dell'atto, perché si dà il caso che uno dei vincoli e dei cardini della Legge 106
sia quello di avere compiutezza rispetto a quello che capita, sennò non si capirebbe la
ragione per cui si va in deroga al Piano Regolatore. Seconda considerazione che mi
viene da fare all'Assessore al Piano Regolatore. Lei, Vice Sindaco Montanari, ha due
deleghe, non ne ha solo una, ha la delega all'Edilizia Privata, però le ricordo che ha
anche la delega all'Urbanistica; mi permetto di ricordarle, oltretutto, che a Torino esiste
una cosa che si chiama Piano Regolatore Generale Comunale, che è uno strumento che
forse state, come dire, conoscendo poco, ma che ha tra le finalità anche quella di
regolare lo sviluppo territoriale, anzi, teoricamente serve esattamente a questo e, sotto il
profilo culturale, penso che sia un atto dovuto perché garantisce certezza di regole a
tutti, pubblici, privati, operatori economici, operatori privati. Quello è il quadro di
regole che si è data la città per lo sviluppo territoriale; l'ha discusso per anni, l'ha
approvato, se nel caso lo varia, ma ovviamente un quadro di regole. Il meccanismo
derogante e derogatorio, che sta diventano non l'eccezione, ma voi lo state facendo
diventare la regola, è un meccanismo che scardina completamente i principi di giustizia
e di equità con cui l'Amministrazione Comunale deve relazionarsi rispetto ai terzi
aventi titolo, aventi causa, nel senso che nel momento in cui c'è una valutazione
discrezionale caso per caso e viene ad essere mancante il quadro di riferimento generale
con cui questa Città regola il rapporto tra pubblico e privato, ed è il privato che i
qualche modo, a seconda del gradimento del sopracciglio di chi siede in quel momento,
seduto sulla poltrona di Assessore o di Consigliere Comunale, ha o non ha il pollice
verso alla Nerone: "Sì, tu sì, tu no", noi caratterizziamo, scusate, voi caratterizzate un
quadro di regole peloso e opaco. È opaco questo modo di procedere, perché una delle
forti caratteristiche che ha l'operare in attuazione del Piano Regolatore, è quello che
esiste un quadro di regole condiviso, chiaro e uguale per tutti e la disciplina su che cosa
si può fare e che cosa non si può fare in una data area, Vice Sindaco Montanari, non la
dà lei e non la dà Iaria, Carretto e soci, la dànno i tecnici comunali, e la dànno su un
quadro di regole. Allora, un conto è se effettivamente, effettivamente ci sono delle
ragioni tali da andare in deroga, che possono essere: "Perdiamo un'occasione
imperdibile di sviluppo; abbiamo oggettivamente esigenza di saltare le regole", un altro
conto è come voi state procedendo, perché sta cominciando a venire il sospetto, guardi,
non al malfidato Lo Russo, che notoriamente è un malfidato, in malafede per
definizione, ma a un po' di persone che guardano a come si sta muovendo l'urbanistica
di questa città, che c'è il tentativo un po' maldestro, e io lo denuncio pubblicamente, di
rendere discrezionale quello che discrezionale non deve essere, a tutela della correttezza
della Pubblica Amministrazione, Assessore Montanari, non solo a tutela del buon e
corretto svolgimento delle procedure urbanistiche. Lei, Montanari, non ha fatto una
adozione di variante parziale in 18 mesi, non ne ha fatta una. Ora, io posso capire,
voglio dire, avrà pur tante cose da fare, sicuramente, ma che questa città in 18 mesi non
abbia avuto mai l'esigenza di fare una variante parziale al Piano Regolatore, permetta, è
un po' sospetta come operatività, perché delle due l'una: o non c'è esigenza e non c'è
domanda, e allora non ci sono le 106, o se c'e esigenza e se c'è domanda ci sono le
varianti parziali al Piano Regolatore. Io lo capisco, Montanari, che fare le varianti al
Piano Regolatore prevede una cosa su cui voi siete un pochino allergici, che si chiama
Valutazione Ambientale Strategica, io mi rendo conto che voi siete un pochino allergici
alle procedure ordinarie, perché è più facile andare in deroga, però, se ci sono delle
leggi, vanno teoricamente rispettate; nessuno dice che la 106 è contra legem, ma ci
mancherebbe altro, ma un conto è l'eccezione, un conto è quanto questo diventa la
regola, e se ci sono delle leggi che tutelano l'ambiente, Montanari, bisogna rispettarle. È
scomodo, è difficile, è complicato, io mi rendo conto; forse più di tanti altri mi rendo
conto, ma si fa così e glielo si spiega all'operatore privato che, da questo punto di vista,
la 106 serve ad andare in deroga quando ci sono delle oggettive condizioni di urgenza
indifferibili, non è la norma. Questo è il punto politico. Poi ha ragione chi dice:
"Parliamo sempre delle stesse cose", ma magari, se discutessimo una volta di una
trasformazione territoriale che non è un supermercato forse, caro Napoli, riusciremmo
anche a parlare d'altro; qui, l'unica cosa di cui ci fa discutere il Movimento 5 Stelle
sono supermercati; se discutessimo di metropolitana, speriamo prima o poi di discutere
di Città della Salute, insomma, ci sono tante altre cose possibili da fare, non è che
possiamo fare solo supermercati, qua arrivano solo supermercati, quindi discutiamo di
supermercati. Ma io eccepisco il tema della procedura, caro Vice Sindaco, perché,
ribadisco, voi state artatamente (audio interrotto) la norma urbanistica e ambientale,
artatamente e non vorrei che di questo passo, siccome, come è ben nota una delle
eccezioni eccepite, scusate il bisticcio di parole, sul caso Westinghouse (audio
interrotto) quello da parte dei ricorrenti che non si era rispettata la norma ambientale,
sulla valutazione ambientale strategica, non vorrei che introducessimo un principio per
cui i grandi distributori della GDO, della grande distribuzione, iniziano a porla davanti
al TAR questa questione, non Lo Russo in Aula, ma al TAR, perché quando andiamo a
toccare questo tipo di questioni, mi dispiace, si va su un terreno abbastanza pericoloso.
Allora, e questo ovviamente questo con tutto quello che a cascata deriva, e cioè
sospensive e siamo ancora, dopo 4 anni, a discutere di Westinghouse, non perché
Westinghouse sia particolarmente strana, ma banalmente perché c'è un ricorso
pendente. Allora, nulla vieta, Assessore Montanari, mi creda, sono ottimi uffici e
lavorano benissimo...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
E lavorano benissimo. Sono in via Meucci, si chiamano Uffici dell'Urbanistica e sono,
mi creda, tranquillamente in grado di istruire varianti parziali al Piano Regolatore. Mi
creda, sono bravi, ne hanno fatte più di 300 e mi creda che, secondo me, potrebbero
farne altre. Provi a fidarsi una volta e verifiche che magari questa procedura, un po' più
complicata, un po' più ambientalmente sostenibile, potrebbe in qualche modo essere
forse più robusta, anche di fronte ad un giudizio amministrativo, eventualmente in cui
la Città si potrebbe trovare a difendersi...

VERSACI Fabio (Presidente)
Capogruppo....

LO RUSSO Stefano
...di fronte al un Tribunale Amministrativo Regionale.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 10 minuti.

TRESSO Francesco
Grazie Presidente. Ma...aggiungo anche io un paio di considerazioni sull'utilizzo della
106 per queste superfici di media vendita, a cui ormai ci siamo un po' abituati. Il Vice
Sindaco Montanari ci ha dato delle indicazioni, dei numeri, però non ci ha detto che di
nuovo l'operatore che si troverà a fare questo tipo di intervento in quell'area, si troverà
a 3 isolati un ipermercato in corso Montecucco e ad altri 3 isolati già un'altra superficie
di vendita Lidl in corso Montegrappa, mi sembra. Allora, lei ci ha già espresso in altre
occasioni che queste sono questioni che non riguardano la città, perché riguardano la
libera concorrenza tra gli operatori privati. Io non la vedo proprio esattamente sotto
questo profilo, io credo che comunque, andare ad incentivare questo tipo di iniziative, ci
deve porre poi come città una riflessione su quello che intanto, sotto il profilo
urbanistico, sarà poi rigenerare per una seconda volta degli edifici proprio come gusci
che perderanno poi il loro significato, perché è inevitabile che la concorrenza ci porterà
poi a vedere che queste attività cesseranno la loro funzione, peraltro creando anche
probabilmente delle conseguenze negative sul mercato del lavoro, ma anche sotto il
profilo strettamente urbanistico, capire poi che ne faremo di tutte queste superfici di
vendita che ancorché realizzate con superfici drenanti e ancorché con un po' di alberi
intorno, ci mancherebbe, che non vengano fatti anche con criteri di efficientamento
energetico, che cosa poi la trasformazione urbana della città ne potrà valorizzare
l'esistenza. Però anche io mi soffermo sulla valutazione dell'utilizzo, in maniera
massiccia, degli strumenti di deroga, che peraltro, come poi penso di prevedere, dirà
nell'intervento successivo il Consigliere Carretto, la legge nazionale ci obbliga, è vero,
per carità, e ormai quello che ci è stato detto più volte è che in effetti l'Amministrazione
nulla può fare rispetto a questa legge, che può anche essere considerata iniqua, ma era
stata fatta in un contesto diverso e aveva lo scopo di facilitare certi tipi di interventi,
proprio per dare un po' di sollievo a un'economia che era particolarmente complicata.
Anche i dati che lei ci ha dato rispetto agli oneri di urbanizzazione, che sono stati
preventivati dall'Amministrazione precedente, sono inficiati da questo dato, perché se
partiamo da 10 anni fa c'era un mercato che comunque sull'immobiliare era
decisamente diverso. Poi adesso...per carità, a bontà vostra, da 44 li avete già ridotti a
30, vediamo dove riuscirete ad arrivare, ma va bene. Però, fatto è che all'interno di
quelle che sono invece le procedure ordinarie del Piano Regolatore, io adesso non ho i
numeri esatti, ma credo che siamo arrivati a superare le 300 varianti parziali, 320...500,
benissimo, 500. Su 20 anni vuol dire che comunque ne abbiamo fatte più di 20 all'anno,
allora, effettivamente stupisce un po', io francamente lo dico anche non avendo
esperienze, come si diceva prima, lo seguivo parzialmente, ma l'immobilismo sotto il
profilo urbanistico di quest'Amministrazione, perché a fronte di un uso indiscriminato
dello strumento in deroga, l'impressione è che a questo punto lo strumento in deroga lo
si subisca e non si governi più i processi di trasformazione del territorio. È ben vero, voi
mi direte, che avete in essere una variante al Piano Regolatore, perché comunque può
essere che il Piano sia giunto a saturazione, sicuramente più di 500 varianti fanno sì che
il Piano sia maturo, ci sono forse troppe ostacoli all'attuazione, per attuare questi tipi di
interventi, però se di fatto il mercato poi reagisce, perché gli strumenti in deroga li
richiede, vuol dire che forse dei margini ci sono, però bisogna anche saperli cogliere e
stimolare. Ecco, l'impressione è un po' questa, a fronte di queste 500, in questi 18 mesi
ne ho viste ben poche, forse c'era ancora qualcosa che era stato precedentemente
predisposto che poi ha ancora sortito dei precedenti ordinari, però francamente non ho
visto una grande attività da parte dell'Amministrazione e questo fa pensare che quindi
l'accezione che nulla si può fare di fronte allo strumento della deroga non è proprio così
vera. Anche quanto diceva prima il Capogruppo Lo Russo, cioè dell'aggirare la VAS,
lei ci disse anche, Assessore, che la VAS comunque serve a poco. È ben vero che in
questi contesti l'assoggettabilità VAS dà spesso esito negativo, in quanto comunque
siamo in contesti urbani, ci sono una serie di parametri che inficiano poi il fatto che si
vada effettivamente a proseguire il percorso autorizzativo tramite lo strumento della
VAS, però già in fare di assoggettabilità possono emergere dei vincoli, dei limiti che
comunque sono utili anche, poi, a verificare quale sarà l'intervento che si potrà poi
autorizzare. Per cui io non cancellerei tout court questo strumento che comunque è uno
strumento consolidato, che ha tutta una sua ragione e ha tutta una sua tecnicalità che
secondo me va comunque recuperata. In sintesi, mi sembra che quindi manchi un'idea
proprio di pro attività anche sulla valutazione di quelle che sono le trasformazioni e in
assoluto quindi si rischia di perdere decisamente quella che è un po' la governance del
territorio. Questo lo capiamo a fronte del fatto che bisogna incassare queste cifre, tutte e
subito, io credo che davvero, a questo punto, una riflessione molto seria su quello che è
l'utilizzo dello strumento in deroga, a fronte, appunto, di queste inattività e che quindi
favorisce sempre di più un certo tipo di mercato a rivolgersi a quel tipo di procedura,
vada fatta.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. È iscritto a parlare la Consigliera Grippo, ne ha facoltà per cinque minuti.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Innanzitutto, a differenza di alcuni colleghi della Maggioranza e
anche della Minoranza noi non ci stancheremo di intervenire anche sulle medesime
questioni, laddove queste questioni non ci risultino sufficientemente chiare e credo che
l'esito di alcuni interventi da parte di questo Gruppo nel precedente passato abbia poi
dato ragione a questo metodo. A dar forza a quanto bene ha detto il Capogruppo Lo
Russo, entrando nel merito rispetto alla tendenza da parte dell'Amministrazione a
continuare a portare in Aula provvedimenti in deroga al Piano Regolatore, c'è anche
quanto avvenuto l'altro giorno in Commissione, che già accennava il mio Capogruppo.
Io devo ringraziarla, Presidente, per la lettera di richiamo nei confronti del Presidente
della II Commissione rispetto a ricordargli qual è il suo ruolo, però purtroppo l'esito a
posteriori, a mio avviso, personalissimo avviso, Presidente, è che comunque l'atto che
andrà in votazione oggi rimane frutto di una procedura viziata, laddove è stato impedito
un approfondimento, nonostante fosse ancora presente l'Amministrazione in
Commissione rappresentata dalla Sindaca. Cosa che, peraltro, è assolutamente
ingiustificata, perché o si tratta di una mera arroganza, aggravata dall'abito istituzionale,
oppure l'intenzione era quella di sottrarre la Sindaca alle domande che dovevano
provenire da parte della Minoranza, dalla sottoscritta in particolare, più in generale degli
altri Consiglieri che stavano partecipando alla Commissione e dispiace che si sottovaluti
la prima cittadina, la quale non sarebbe venuta, credo, in Commissione a sostituire il
Vice Sindaco Montanari se non fosse stata preparata nel merito, non credo sia venuta
per farsi fotografare dal mio Capogruppo o, per lo meno, non è questo lo scopo. Non
fosse altro che ritengo avrei avuto il diritto anche di sentirmi ripetere, sarei in grado
ormai di farlo anche io, Presidente, lo stesso mantra...un po' come...non so se si ricorda,
lei forse è giovane, usciva ormai nel paleolitico della mia vita, un giornale satirico che si
chiamava "Cuore" che ad un certo punto propose una musicassetta che si intitolava
"diventa anche tu..."- non c'è nessun riferimento, lo dico al collega Ricca - "diventa
anche tu leghista con l'ipnosi". Ecco, la musicassetta proponeva una sorta di mantra che
ad un certo punto doveva ipnotizzare chi lo ascoltava e lo metteva nelle condizioni di
convincerlo che poteva diventare leghista. Ecco, probabilmente mi sarebbe bastato
anche soltanto che la Sindaca si mettesse nelle condizioni di ripetere il medesimo
mantra e del resto è quello che sentiamo da che è cominciato il fuoco di fila di
supermercati, certo non mi sarei aspettata che mi venisse tolta l'opportunità di
formulare delle domande. Torneremo in Commissione Presidente, purtroppo torneremo
nelle stesse identiche condizioni e andremo a ripetere esattamente quello che si è sentito
oggi, fino a che le risposte non saranno convincenti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritto a parlare il Consigliere Carretto, ne ha facoltà per 10 minuti.

CARRETTO Damiano
Ne userò molti meno. La Consigliera Grippo è intervenuta prima di me e mi ha
anticipato, nel senso che io, avendo solo la parola per chieder scusa per quanto successo
in Commissione a lei e anche alla Consigliera Ferreo a cui non avevo dato la parola, non
c'era nessuna volontà di stoppare il dibattito, ma la Sindaca doveva abbandonare l'aula
per precedenti impegni, colpa mia di non averlo comunicato ai Consiglieri prima,
all'inizio della Commissione. Chiedo scusa per quanto successo. Sulla deliberazione
direi che non c'è molto da dire, evito di ripetere il solito mantra, perché inizia a stancare
anche a noi, io continuo a ripeterlo, credo che il Vice Sindaco su questa deliberazione
abbia fatto un ottimo lavoro per quel che riguarda la composizione urbanistica
dell'intervento. Ripeto, posso fare un appunto, dico la stessa cosa che ho detto in
Commissione, facendo riferimento al Presidente Nazionale della Commissione Anci
sull'Urbanistica: se qualcuno vuole lavorare con noi sulla revisione o sull'abrogazione
di quei 4 commi, 5 commi, quanti sono...della Legge 106, cosa che, voglio dire, il
Governo avrebbe già potuto fare, così come la Regione, volendo, avrebbe potuto
legiferare come hanno legiferato altre regioni sul tema della 106 per regolamentare. La
Regione non ha mai legiferato, ha sempre dato, diciamo, la possibilità ai comuni, di
fatto, di autoregolamentarsi, muovendosi tra le maglie molto larghe della 106, lo
sappiamo benissimo. Però io qua lo dico, lo dico anche convintamente, cioè, se
vogliamo - non vedo il Presidente della Commissione Nazionale, che incidentalmente è
anche il Capogruppo del Partito Democratico - se vogliamo lavorare su questa cosa, no,
no...no, ma sul fatto personale, no, ma se vuole interviene sul fatto personale per dirmi
che vogliamo lavorare sull'abrogazione, sulla modifica della 106...Consigliere, la prego,
intervenga e poi iniziamo a lavorarci, ma esca domani sui giornali: "Il Partito
Democratico vuole cambiare la 106". Io lo spero, me lo auguro, perché purtroppo non
siamo noi al Governo. Porrò la stessa questione al Centro Destra, se vincerà il Centro
Destra; al momento il Governo non è di Centro Destra, ma è della sua stessa forza
politica; il Governo della Regione è della sua stessa forza politica; la Presidenza della
Commissione Nazionale sull'Urbanistica dell'Anci è della sua stessa forza politica,
perché è lei...quindi, ripeto, io lo dico in senso generale, se il Partito Democratico vuole
modificare la 106, noi ci siamo. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 10 minuti.

ROSSO Roberto
Lo dico all'Assessore, che è sempre così gentile ad ascoltarci, oggi credo che sia
impegnato in una telefonata, però se ci fosse la possibilità di parlagli, l'unica cosa è che
volevo accennare è questa: il Consigliere Carretto pone sempre la questione della 106
come fosse un vincolo, invece, correttamente la 106 è una deroga, è una deroga al Piano
Regolatore che si dà in certe condizioni, essendo una deroga, va motivata. Ora mi
chiedo, come può il Vice Sindaco Montanari e la Sindaca, perché non è che sia senza
colpe anche chi gli sta sopra, come possono far sì che senza conoscere, senza contezza
di quale sarà l'attività commerciale lì dentro, si possa dire se quella è un'attività che
crea disagio o opportunità, se è una cosa in positivo o in negativo, cioè, praticamente mi
piacerebbe capire dall'Assessore se ce lo riuscisse a dire e in che modo lui ha valutato la
positività o negatività dell'inserimento, cioè, per poter andare in deroga dovrebbe essere
motivata la ragione per cui la deroga viene effettuata. Allora, senza sapere di cosa si
tratta, in che cosa si svolgerà l'attività commerciale interna a quella struttura, come fa
l'Assessore a motivare e a giustificare la 106 in questo caso? Poi una seconda cosa
volevo chiedere all'Assessore: l'Assessore ci ha ricordato la scorsa volta che è sua
intenzione arrivare finalmente al cambio del Piano Regolatore, però il cambio del Piano
Regolatore è una cosa a lungo termine, lo sappiamo tutti; accennava prima il
Consigliere Capogruppo Lo Russo che quasi 500, mi sembra di ricordare, deroghe sono
state apportate, varianti, sono state apportate al Piano Regolatore in questi 20 anni. Il
Vice Sindaco Montanari diceva: "Io cambierò il Piano Regolatore per frenare questo
slancio verso la grande distribuzione che si sta realizzando in questo periodo". Invece
noi tutti i giorni constatiamo, settimana per settimana, costantemente, che la deroga
avviene nel senso opposto, che il Piano Regolatore bloccherebbe e applicando invece la
106, motivandola, il Vice Sindaco Montanari riesce ad approvare queste cose. Allora,
cosa vorrebbe fare il Vice Sindaco Montanari se gli sarà consentito di portare a termine
la questione del Piano Regolatore Generale? E soprattutto, perché non fa una variante?
Perché è una cosa che mi ha preoccupato di quello che diceva Lo Russo, è che se ci
fosse un Assessore che anziché Montanari ed essere uno di sinistra del Movimento 5
Stelle, ci fosse un altro Assessore, ci sarebbe chi avrebbe cominciato a domandarsi se
tutta questa discrezionalità che viene esercitata all'interno di questo Comune abbia una
materia di attinenza pelosa o non ce l'abbia. Ora, io spero che non si debba arrivare al
TAR o alla Procura, per capire questa cosa, spero che l'Assessore Montanari ci spieghi
perché non fare andare avanti le procedure ordinarie con cui le varianti al Piano
Regolatore dovrebbero intervenire anche in materia commerciale e lo fa invece
discrezionalmente concedendo tutte 106, addirittura in questo caso senza neppure
conoscere l'attività commerciale che viene svolta. Se una cosa che è fatta da un uomo di
destra comporterebbe un'attenzione da parte della Magistratura, volevo capire se
almeno, da uomini di sinistra, c'è la possibilità di capirlo all'interno di questo Consiglio
anche in mancanza di un'attenzione magistratuale sul caso.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, è iscritta a parlare la Consigliera Ferrero, ne ha facoltà per 10 minuti, prego.

FERRERO Viviana
Non saranno così tanti, grazie Presidente. Io rilevo un certo smarrimento su quello che
si continua a dire in quest'Aula, nel senso che la volta scorsa l'Assessore ha dettagliato
tutte quelle che erano le nostre operazioni di 106 e io capisco che a volte l'orale non si
comprenda e invece lo scritto...rispetto allo scritto lo si dia meno per certo, io allora ho
sbobinato questo intervento e quindi posso fornirlo alla Minoranza per approfondimenti.
Detto questo, io contrappongo al discorso della Consigliera su quel giornalino di
"Cuore", un paragone che secondo me si confà assolutamente di più, e che...sì, sì,
certo...e che è quello di Beautiful, che mi annoia mortalmente, ma effettivamente ha
sempre lo stesso sapore a ogni puntata, cioè uno perde 100 puntate e si ritrova allo
stesso punto. Noi più o meno siamo nella stessa situazione, cioè perdiamo 100 Consigli
e più o meno ci troviamo a dire le stesse cose. Ora, il quadro in cui si va...

VERSACI Fabio (Presidente)
Scusate, non si parla fuori microfono.

FERRERO Viviana
Ora, il quadro in cui questo intervento di via Monte Ortigara si va ad inserire, è un
quadro di una zona che io conosco molto bene, che erano prima cascine e poi divennero
le piccole boite di Torino, le piccole fabbrichette, quel tipo di industria che è andata a
morire. Il commercio che era in quella zona, quel poco di commercio che c'era in quella
zona, già quando fu aperto il Carrefour morì completamente, quindi non possiamo
pensare che lì si possa creare chissà cosa, cioè, quello che c'era già prima già andò a
morire con l'apertura del Carrefour. Quindi noi ci troviamo, grazie a quest'operazione, a
una serie di interventi di riqualificazione che sono, per esempio, il fatto che vengano
tolte le rotaie in via Sagra S. Michele, il rifacimento della pavimentazione ingresso della
bocciofila di via Marsili, la risistemazione di alcune porzioni di marciapiede in
prossimità dell'Ospedale Martini lungo via Sagra S. Michele, quindi tutta una zona che
in qualche modo aveva bisogno di questa riqualificazione. Oltretutto parliamo anche di
una zona che è una zona L1, cioè, questa è una zona L1, è una zona che non ha
addensamento commerciale. Quindi, solo per rifare un po' il punto della situazione,
sicuramente il quadro di regole sarà il nuovo Piano Regolatore e abbiamo anche pensato
a un Piano Regolatore che non sarà gestito come i vecchi Piani Regolatori, che
arrivavano già vecchi ad ultimazione, abbiamo pensato ad un sistema più veloce, quindi
tutto sarà ricompreso in questo, con i numeri esatti, peraltro, non con i numeri di
aumento di popolazione, che erano stati pensati e anche con le esigenze dei cittadini,
perché si è parlato di fare un lavoro sul territorio. Quindi, io direi, a conclusione di
questo breve intervento che non voleva essere nulla più di quello che è, che 1.750.000
Euro ci servono, servono alla collettività, ci servono i tetti verdi sugli edifici, ci serve di
aver diminuito le superfici coperte, ci servono i pannelli fotovoltaici, e se l'operazione...
è stato detto che non si può gestire per un tipo di supermercato preciso, perché
effettivamente cambiano, noi come governo della città non possiamo decidere quale tipo
di operatore andrà a lavorarci, perché possono cambiare, può morire quello che abbiamo
individuato e ne può nascere un altro, quindi a volte, certe cose che vengono dette qui in
Aula, sono veramente un pochettino pretestuose e forse non fanno neanche tanto bene al
dibattito e non lo alzano a quel livello magari di confronto politico che mi piacerebbe
invece affrontare. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Non ho nessun altro iscritto a parlare, lascerei la parola al Vice Sindaco,
poi dopo chiuderei la discussione e la riporterei al prossimo Consiglio. Prego, Vice
Sindaco Montanari.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Bene, grazie. Mah, mi ritrovo un po' a ripetere delle cose già dette, forse partirei però
dagli interventi che sollecitano un'attenzione alla discrezionalità dell'Amministrazione.
Vorrei richiamare i Consiglieri della Minoranza, soprattutto appartenenti all'area
politica che più o meno fa riferimento a Berlusconi, che la legge, appunto, approvata nel
maggio 2011 dice testualmente: "Incentivare la razionalizzazione del Patrimonio
Edilizio esistente, nonché promuovere ed agevolare la riqualificazione di aree urbane
degradate, con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti,
nonché di edifici a destinazione non residenziale dismessi, o in via di dismissione,
ovvero da rilocalizzare, tenuto conto anche delle necessità di favorire lo sviluppo
dell'efficienza energetica delle fonti rinnovabili". Esattamente questi sono i parametri a
cui noi ci riferiamo, ai quali abbiamo aggiunto, proprio per l'attenzione al nostro
programma elettorale, la permeabilità delle superfici, l'utilizzo delle coperture verdi
possibilmente fotovoltaiche e via così e ovviamente una ricaduta sull'area e sulla
Circoscrizione di una parte abbastanza consistente, in genere circa il 50% degli oneri,
quindi sono già stati richiamati: marciapiedi, incroci, strisce pedonali, piste ciclabili
eccetera eccetera. Tutte cose che io, di volta in volta, ho detto, ho spiegato e ho
articolato, quindi non c'è nulla né di peloso, né di artatamente utilizzato, come dice
invece il Capogruppo Lo Russo, nell'applicazione in deroga del Piano Regolatore. Non
c'è nulla di tutto ciò, c'è una trasparenza totale ed è un'attenzione costante proprio a
questi aspetti. Ancora per rispondere sul tema della deroga al Piano Regolatore,
qualcuno ha parlato di inefficienza, inattività e immobilismo di questa
Amministrazione, qualcun altro invece di iperattivismo di questa Amministrazione.
Allora, le varianti al Piano fatte nelle precedenti Amministrazioni, si contano tutte
insieme in circa 550 in 20 anni più o meno, okay? E quindi con una, diciamo, media che
può andare fra le 15 e le 30 all'anno. Naturalmente ce ne sono alcune piccoline che non
sarebbe neanche il caso di ricordare, altre piuttosto significative. Bene, l'orientamento
della nostra Amministrazione è stato esattamente quello di cercare di evitare il continuo
ricorso alle varianti del Piano Regolatore e avviare invece la revisione generale del
Piano Regolatore. In questo senso noi stiamo lavorando, ma le varianti che noi abbiamo
tuttora, se gentilmente i Consiglieri mi fanno finire almeno la frase...

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Chiedo per favore di non intervenire fuori microfono e di lasciare concludere
l'Assessore Montanari, grazie.

MONTANARI Guido (Vice Presidente)
Allora, ricordo che nonostante...grazie Presidente, nonostante il nostro intendimento di
evitare il ricorso alle varianti del Piano e arrivare alla variante generale, nonostante
questo nostro intendimento, noi abbiamo realizzato in corso circa una quindicina di
varianti, varianti ex Piano Regolatore, esattamente ciò che ci dite che non facciamo, che
invece facciamo. Purtroppo dico io, perché io vorrei usare un Piano Regolatore più
efficiente e più snello, nel quale non ho bisogno di venire costantemente di venire a fare
varianti in Consiglio Comunale. Noi ne abbiamo circa 7/8, diciamo, approvate e altre
invece in corso quest'anno. Tra le più grosse ricordo corso Romania, Palazzo Accorsi,
Botticelli, Città della Salute e via Garibaldi. Sono grosse, sono varianti del Piano
Regolatore che noi abbiamo portato avanti ex norme del Piano Regolatore, invece le
cose, le varianti ex 106 sono 7, come ho già detto, quindi la metà di quelle, quindi siamo
più o meno 15 a 7, quindi non c'è nessuna consistenza reale nei discorsi che avete fatto,
assolutamente nessuna, c'è invece un'attività molto importante di questa
Amministrazione sui temi dell'urbanistica che comporta una variazione in atto di aree,
per la città di Torino, di circa un milione e mezzo di metri quadri, che è un dato
significativo e rilevante, visto che circa 4 sono i milioni di metri quadri ancora da
trasformare, quindi di questi quasi 4 milioni circa 1 e mezzo è già in corso di
trasformazione, a partire da provvedimenti da noi assunti; non dalle precedenti
Amministrazioni: da noi. Quindi, questo mi sembra che da un lato dia un'idea di
un'Amministrazione che non è per niente immobile, per niente inattiva, dall'altro lavora
sui 2, diciamo, assi della trasformazione principale, da un lato le regole del Piano
Regolatore, dall'altro le regole della Legge 106. Le regole della Legge 106 sono usate
assolutamente ed unicamente, e richiamo anche il Consigliere Rosso che telefona
mentre io rispondo alle sue osservazioni, (inc.) ma io cercavo di ascoltare, ma lei anche,
quindi non c'è dubbio che però proprio la 106 è usata esattamente col senso della
riqualificazione di parziali aree della città, relativamente piccole, con tempi molto
ridotti, perché se aspettassimo la variante vera e propria del Piano, come avete tutti
capito, sono tempi più o meno che vanno intorno all'anno – anno e mezzo. Noi con
questo utilizzo, ripeto, per le 7 strutture di vendita e di media vendita, abbiamo
utilizzato procedure tutto sommato più rapide, utilizzando al meglio, credo, gli articoli,
come ho già detto altre volte e dando anche un po' di respiro a un mercato immobiliare,
soprattutto ad un lavoro delle imprese eccetera che mi sembra piuttosto positivo. Chiudo
ancora richiamando un fatto; il fatto di non avere una destinazione a una o un'altra
attività commerciale a me non preoccupa assolutamente, anzi, tutto sommato è più
positiva e più trasparente, perché non vedo perché io devo approvare 6 Lidl piuttosto
che Eurospin piuttosto che un'altra cosa, io approvo una destinazione commerciale, poi
a chi andrà destinata, questo ovviamente starà in capo al mercato e via così, quindi
davvero non credo che sia un problema quello. Stiamo in genere parlando di strutture di
media vendita che possono avere food o non food, a seconda delle situazioni, ma che
comunque sono situazioni dove altre strutture analoghe sono, o meglio, dove altre
strutture commerciali piccole non ci sono, quindi non vanno ad inficiare, come ho già
detto, il piccolo commercio. Credo di aver risposto alle osservazioni e vi ringrazio per
l'attenzione.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie a lei. Come ha detto all'inizio della discussione il Presidente Versaci, sono stati
presentati due emendamenti di Giunta e 54 emendamenti della Lega Nord. Io chiudo il
termine per gli emendamenti, per la presentazione di ulteriori emendamenti, la delibera
verrà discussa e votata nel prossimo Consiglio utile.
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