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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-04956
PIANO PARTICOLAREGGIATO LINGOTTO. APPROVAZIONE SCHEMA CONVENZIONE ATTUATIVA LOTTI I E II. DIVISIONE BENI COMUNI PER RIORDINO COMPROPRIET?.
Interventi
TRESSO Francesco
Cercherò di essere rapido cosicché il Consigliere Iaria possa ridurre il fastidio che prova
per questo mio intervento. No, scherzo. Chiedo scusa, non mi ero prenotato in tempo.
Allora, una considerazione di questo genere si è già discussa anche nell'ambito del
precedente Consiglio su quello che è un dispositivo che di per sé è abbastanza articolato
e criptico che è la revisione di questo piano particolareggiato, io entro ancora una volta
più nel merito invece di quella che è la conseguenza in termini di cosa comporta per
l'organizzazione del Salone del Libro per l'edizione futura e per quelle che verranno,
che saranno a venire. Come abbiamo detto e abbiamo specificato si tratta di questi circa
8.000 metri quadrati che interessano quello che è denominato il padiglione 5, ora il
padiglione 5 è quello che consente una continuità tra le altre aree espositive, in
particolare i primi tre padiglioni, 1, 2 e 3 con tutto quello che è l'accesso al Centro
Congressi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, poi se vuole, Iaria, glielo
scrivo.

TRESSO Francesco
Certo, cerco anche di parlare con voce più stentorea. Quindi, dicevo, il padiglione 5 che
è quello oggetto appunto del piano particolareggiato la cui cessione provocherebbe
comunque dei disagi nella gestione e nell'organizzazione della futura edizione e di
quelle a venire, ma perché questo? Perché il padiglione 5 è quello che crea la continuità
tra le aree espositive di circa 40.000 metri quadrati omnicomprensive con quello che è il
Centro Congressi, quindi anche già solo in termini di gestione di quella che è
denominata l'area SIAE comporta il fatto che il visitatore debba uscire per poi rientrare,
quindi tutto si può risolvere, ma sicuramente è un aggravio in termini, diciamo,
organizzativi, in più è un padiglione che si connota in quella che è stata la consolidata
esperienza di gestione e di organizzazione del salone come un'area in cui non è
soggetta, diciamo, a delle attività di tipo commerciale, non ci sono gli stand delle case
editrici, bensì ha sempre ospitato l'area cosiddetta Bookstock, cioè un'area per ragazzi
in cui si gestivano gli accrediti, ci sono gli stand del ciclo dei lettori, delle mostre, dei
libri, delle tematiche, quindi ha una sua particolarità che richiede anche dei criteri
organizzativi differenti. Credo che attualmente il contratto che vincola l'utilizzo
dell'area espositiva preveda un totale di aree che può essere supportata probabilmente
con la cessione di altri spazi, tipicamente come già successe in passato probabilmente
l'Oval al posto del padiglione 5, però ricordiamoci che l'Oval, che era stato utilizzato
nell'edizione del 2011, quella in cui ricorreva il 150° dell'Unità d'Italia, è un edificio
completamente staccato dalla continuità, dal resto, quindi permane questo problema
intanto della bigliettatura dell'area SIAE, ma soprattutto permane il fatto che all'epoca
fu costruita in quell'occasione una tensostruttura di collegamento che però ha dei costi
ulteriormente elevati. In più l'Oval di per sé ha già una superficie di circa 20.000 metri
quadrati, peraltro è un unico spazio difficilmente compartimentabile, quindi abbiamo da
un lato 8.000, dall'altro 20.000, bisogna anche poi capire se i 20.000 possono essere
gestiti per utilizzare quegli stessi spazi che al momento venivano ben organizzati in
quella superficie. Questo per dire, al di là poi di aspetti che possono essere chiariti con
maggiore dettaglio, che sicuramente questa iniziativa al di là di recuperare delle risorse
che sono necessarie anche per l'assestamento di Bilancio, comporta un aggravio in
termini organizzativi e sicuramente farà lievitare i costi per la prossima edizione. Non è
sicuramente, diciamo, il momento migliore in cui andare a presentare questo tipo di
iniziativa e forse andava pensata con un attimo di anticipo, eventualmente anche per
valutare, in fondo voglio dire con la società stessa la G&D Events che si occupa di
questa..., che fruirà poi di questa iniziativa magari una contrattualistica che consentisse
anche qualcosa di migliore, mi risulta anche che per esempio gli stessi spazi non sono
particolarmente ben manutenuti, per esempio anche solo i servizi pubblici, servizi
igienici, non sono particolarmente stati rivisitati e magari rinnovati nel corso di questi
anni, allora si poteva forse provare a sedersi ad un tavolo e valutare questo piano
particolareggiato anche alla luce di quelle che potevano essere delle migliorie funzionali
a garantire una migliore gestione. Dico solo che, appunto, non mi sembra
particolarmente felice la scelta dei tempi perché in un momento in cui non è chiaro,
forse purtroppo inizia ad essere abbastanza chiara qual è la strategia sulla prossima
edizione, cioè smantellare definitivamente la Fondazione per il Libro facendo un po' lo
spezzatino tra la Fondazione per la Cultura e Circolo dei lettori con questa cabina regia
che ancora non è molto ben evidente come potrà operare e lavorare in un momento in
cui c'è una certa incertezza, credo che comunque al di là di quelli...

TRESSO Francesco
...che saranno, di chi gestirà come presidenza la prossima edizione, anche i soci hanno
la responsabilità di dire: "facciamo tutto per garantire un'edizione che al pari di quella
di quest'anno continuerà con un ottimo livello di successo". Non mi sembra questo il
modo migliore ed è per questo che io mi asterrò, perché tutta l'operazione poteva essere
valutata con più anticipo e sicuramente tenendo conto delle conseguenze.

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