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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2017-04316
"RIVALUTAZIONE DI PERSONE CON DISABILIT?" PRESENTATA IN DATA 18 OTTOBRE 2017 - PRIMA FIRMATARIA TISI.
Interventi
SCHELLINO Sonia (Assessora)
È già anche stato individuato, nell'ambito della stessa interpellanza, dove si richiamano
la situazione di persone che al raggiungimento dei 65 anni verrebbero rivalutate idonee
ad una ricollocazione in RSA per anziani, si ricorda che la competenza in ordine alla
valutazione delle condizioni e delle esigenze sociali e sanitarie e quindi
conseguentemente all'intervento maggiormente appropriato, è pienamente in capo alle
apposite unità di valutazioni multi dimensionale. La Commissione di valutazione
appunto multi dimensionale e perciò anche la componente sociale, convalida il progetto,
ma la realizzazione dello stesso è subordinata alla concessione dell'autorizzazione alla
spesa da parte dell'ASL. Qui segue l'avvio di intervento e inserimento residenziale
comprensivo, ove spettante, dell'integrazione della retta da parte della Città. Alla data
del 31 dicembre 2016, per la quale si dispongono di informazioni complete, risultavano
a carico del servizio disabili 84 persone inserite in RSA per disabili, Volpiano, corso
Svizzera Torino, San Giacomo Torino, eccetera, strutture come questa, di cui 8 persone
sono ultra sessantacinquenni, ma anche 124 persone inserite in RSA per anziani. Di
queste, 41 già ultra sessantacinquenni, mentre 83 non avevano ancora raggiunto il
sessantacinquesimo anno di età; in particolare 65 persone erano ultra
cinquantacinquenni, mentre 17 con l'età compresa tra i 45 e i 54 e un solo caso di
persona più giovane. Questo per evidenziare come in effetti l'inserimento in RSA
anziani sia un intervento previsto e proposto dall'unità multi dimensionale di
valutazione, certamente in ragione dell'esiguità e comunque dell'insufficienza dei posti
di RSA dedicati a persone con disabilità, ma soprattutto in risposta a situazioni che
presentano ingravescenze e cronicità di patologie legate all'età anziana e con
significative esigenze sanitarie che la comunità alloggio non può adeguatamente gestire.
È un intervento che presenta una certa frequenza, circa il 10% degli inserimenti
residenziali e che costituisce una risposta quantitativamente rilevante rispetto alle
persone con disabilità di età compresa tra i 55 e i 64 anni. Va peraltro evidenziato che
sempre alla data indicata si rileva la presenza di un certo numero di persone che hanno
compiuto i 65 anni e che proseguono l'inserimento nei presidi per disabili. In particolare
sono: 42 gli ultra sessantacinquenni inseriti in comunità alloggio, su un totale di 463
persone; 6 quelli inseriti in comunità familiari, su 46 persone; 42 quelli in R.A.F.
disabili su 280 ed ancora 12 quelli in gruppI appartamento o servizi di autonomia su
complessive 221 persone. Si tratta perciò di quasi 100 persone, che nonostante in base
all'età possono essere considerati anziani, proseguono la permanenza nell'ambito di
presidi socio sanitari dedicati alla disabilità che allo stato riescono a rispondere
adeguatamente alle loro esigenze. Ciò per evidenziare che la Città continua ad avere,
come in linea politica e tecnica, quella di non sradicare le persone dal proprio contesto
di vita, anche quando si tratta di un presidio comunitario, il che non esclude che vi siano
stati e vi possono essere valutazioni diverse, di considerare insufficiente o
inappropriato, rispetto alle mutate esigenze della persona, il contesto a prevalente
dimensione educativa dei servizi di tipo comunitario oppure di quelli semi residenziali.
Quanto alla possibilità di adeguare l'offerta dei servizi residenziali alle esigenze di una
popolazione di cittadini con disabilità le cui esigenze sono mutate e che segue
l'andamento demografico di aumento dell'età, così come il resto della popolazione
torinese, questo è uno dei compiti di programmazione e coprogettazione delle risorse,
che unitamente alla Regione, attraverso gli strumenti della vigilanza,
dell'accreditamento, dell'iscrizione all'albo cittadino dei servizi, Comune e Azienda
Sanitario Locale torinese realizzano interloquendo con i gestori al fine di promuovere la
realizzazione di nuovi presidi rispondenti ai bisogni dei cittadini con disabilità. Nel
frattempo, se vi fossero casi in cui la struttura proposta non è ritenuta dalla persona o
dai suoi familiari rispondente alle sue esigenze, la Commissione di valutazione in primis
può essere direttamente interpellata, così come il servizio sociale e territoriale di
riferimento. Alla luce della segnalazione, da cui scaturisce l'interpellanza, l'Assessorato
incaricherà il servizio disabili di monitorare periodicamente l'andamento degli
inserimenti o trasferimenti di struttura di persone con disabilità prossime o giunte all'età
anziana. Grazie.

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