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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
ORDINE DEL GIORNO 2017-02158
(ODG N. 19/2017) "RICONOSCIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA DEI SEGNI LIS" PRESENTATA IN DATA 6 GIUGNO 2017 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
FERRERO Viviana
Grazie Presidente. Allora, il LIS, il linguaggi dei segni sfrutta il canale visivo gestuale
ed è una lingua che veicola i propri significati attraverso un sistema codificato con segni
delle mani, espressioni del viso e i movimenti del corpo. Darwin fu il primo a scoprire
che certe emozioni espresse col viso erano uguali in tutto il mondo, la rabbia, lo stupore,
la gioia. Io comprendo che ci sia, che si parli di rischi di ghettizzazione, ma è anche
vero che esistono dei momenti di transizione tra un passaggio al cocleare e un passaggio
al, invece, quello invece solo del linguaggio del LIS. Questi momenti sono dei momenti
di passaggio culturale, io credo, ed esiste anche, nell'ordine dell'integrazione, la nostra
più ampia disponibilità a votare questo documento, perché non vuole essere
un'imposizione, ecco, io questo, Consigliera Artesio, credo che sia stato frainteso, ma
vuole essere una ricchezza di strumenti diversi, che in qualche modo, di questo gesto
comunicativo fanno un altro canale, un altro canale di comunicazione. Possiamo dire
che sicuramente ha un grande impatto emotivo più per noi, in questo momento, per tutta
anche una letteratura, una filmografia, che per i sordi, io su questo sono d'accordissimo,
ma è un sistema che è nato come necessario e che forse non vogliamo proprio perdere
come ricchezza di comunicazione, di un'altra comunicazione come fosse una lingua
minoritaria, che va in qualche modo tutelata come patrimonio storico. E se siamo
d'accordo che c'è un superamento per i sordi, esiste anche una mediazione tra chi l'ha
parlato, chi l'ha imparato e chi pensa che i gesti abbiano ancora un valore, quindi io
credo che non si tratti solo di una questione di buonismo, di sentirsi buoni o meno
buoni, non credo sia proprio questo l'argomento, ma credo che sia tutelare anche un
passaggio tra, appunto, quelli che l'hanno nel tempo imparata e utilizzata e le nuove
tecnologie, cioè, io credo che sia una sorta di mediazione questa e quindi ritengo che il
nostro Gruppo, nel votarla, attui intanto la politica nazionale che si siamo, con cui
siamo, appunto, in linea, ma non limiti assolutamente tutte quelle altre azioni di cui lei
ha parlato, grazie.

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