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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 19
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-04956
PIANO PARTICOLAREGGIATO LINGOTTO. APPROVAZIONE SCHEMA CONVENZIONE ATTUATIVA LOTTI I E II. DIVISIONE BENI COMUNI PER RIORDINO COMPROPRIET?.
Interventi
MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Solo per alcune precisazioni, soprattutto per i cittadini, Presidente, e questa sala che ci
ascolta. Prima di tutto non si sta trattando qua di un centro commerciale da 8.000 metri,
ma si sta trattando soltanto di una superficie di ASPI Eurotorino, che comprende anche
una quota di commercio, ma che non è 8.000 metri quadri di commercio. ASPI vuol
dire che si possono fare attività produttive, attività terziarie, dall'ambulatorio alla
piccola attività produttiva e via così. Quindi, la fantasia degli 8.000 metri di un centro
commerciale nel padiglione quinto è una fantasia. Ma questa fantasia è originata da
provvedimenti della precedente Amministrazione, e precisamente da un cambio di
destinazione d'uso del 2010, atto 06675/009, se poi volete riferimenti in più sono qua a
disposizione, stiamo parlando...

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Stiamo parlando di un cambio di destinazione d'uso deciso dalla precedente
Amministrazione, cambio di cui noi abbiamo preso atto, e che abbiamo semplicemente
in una rilettura generale delle porzioni di proprietà del Lingotto, quindi una rilettura
generale, abbiamo cercato di rimettere a sistema per togliere alcuni pezzi di proprietà
privata, aggiungerli a quelli pubblici, fare una scala mobile e quindi destinarla ad usi
civici, insomma, riorganizzare molto semplicemente la struttura, senza nulla togliere
alle possibilità che il Salone del Libro possa essere svolto...no, quando ho sentito un po'
di rumori mi sono fermato solo per quello, senza inficiare assolutamente che le
possibilità che il Salone del Libro sia ancora svolto al Lingotto, anzi, come tutti sapete,
Sindaca e altre istituzioni di questa Città e di questa regione di questa Città
Metropolitana, sono tutte impegnate concordemente a lavorare per mantenere il salone
del libro a Torino, per migliorarlo, per aumentarlo, per farne quella tradizione che noi
vogliamo assolutamente continuare. Quindi, purtroppo, devo dire che molte cose dette
qua sono state dette in modo impreciso o sbagliato, con cattiva fede o no non lo so, ma
così è. Detto ciò, per rispondere al Consigliere Napoli, che io stimo sempre per la sua
capacità di entrare in temi istituzionali con attenzione e anche una certa gentilezza, devo
dirgli, però, che io non ho mai trovato un testo scientifico che basasse le sue
informazioni su un giornale, su un articolo, solo per dire che l'articolo di giornale è un
fatto più o meno estemporaneo, che raccoglie qualche intervista qua e là, che mette
qualche dato. I dati che lei ha citato, mi spiace, ma sono molto inesatti per diversi
motivi, tanto...molto inesatti, non dico che siano falsi, sono inesatti, perché, come
sappiamo tutti, se mettiamo pere e mele e le sommiamo insieme, facciamo
un'operazione che non sta in piedi, allora, lì dentro ci sono operazioni avviate dalla
precedente Amministrazione, anche con dati sbagliati, alcune sono minori di quelli che
facciamo, quindi, le dico, è un gran pasticcio quell'articolo lì, mi riservo, poi, di dare
dei dati più precisi, però, in modo molto sintetico io le dico: noi, la nostra
Amministrazione, attraverso l'art. 106/2011 abbiamo autorizzato 7 strutture di media
vendita, di queste 7 due sono sostituzioni, quindi in definitiva possiamo dire che sono 5,
ma diciamo pure che siano 7, di queste 7, dato che la media della loro superficie è circa
1.500 metri, se lei moltiplica 7x1.500 a stima fa 10.500 metri, 10.500 metri tutta
sommata non è neanche la metà di una grande vendita, non è neanche la metà di una
grande vendita. Detto ciò, aggiungo che in questo pacchetto dei 7 dobbiamo aggiungere
le 4 grandi vendite, quelle sì, che abbiamo ereditato tutte e 4 e che le ricordo, sono:
Mirafiori, Botticelli, Regaldi, Westinghouse e se volgiamo possiamo aggiungere anche
il Palazzo del Lavoro, lo lascerei un po' lì perché è ancora un'operazione che sta
andando avanti, credo anche con qualche miglioramento, cosa abbiamo fatto? Ci
sarebbe anche Scalo Vallino, cosa abbiamo fatto in questi casi? Quelle grandi, fuori
dalla Città o comunque sul perimetro, non abbiamo avuto nessuno strumento per
entrarci dentro, salvo Regaldi che sono riuscito ad eliminare un po' le torri e ridurre un
po' l'impatto, diciamo così, residenziale dell'area, per le altre, Vallino per esempio, ma
è ancora in discussione, noi non c'entriamo ancora nulla, non ci sarà una grande
struttura commerciale, ma ci sarà una galleria commerciale con attività molto più
piccole, in una continuità urbanistica che, secondo me, aggiusterà un quadrante della
Città in una situazione molto penosa. Gli altri quadranti di cui ho detto, a parte
Westinghouse, che è commercialmente sbagliato senza né se e né ma, ed è sbagliato e
non l'abbiamo fatto noi, le altre strutture sono molto esterne alla Città, Mirafiori,
Botticelli eccetera, sono strutture che forse andranno ad impattare su altre grandi
strutture economiche commerciali. Quindi, in una lotta tra proposte che sinceramente io
non so definire, sono sicuro, però, che le strutture di media vendita che noi abbiamo
autorizzato non impatteranno sul piccolo commercio, per i luoghi dove sono e per
l'analisi che abbiamo fatto. Ancora, non c'è in previsione nessuna caterva, 11, 10, 20,
niente di tutto ciò, io ho vagamente il sentore che potranno arrivare nell'anno prossimo,
forse, 3 medie vendite, sempre in zone del genere, medie vendite, il che fa sì che le
nostre previsioni di introiti dell'urbanistica, se quest'anno sono stati 44 e accertati
saranno una trentina e me ne dispiaccio per i bilanci, ma in un certo senso me ne
compiaccio perché non abbiamo esagerato con, il prossimo anno saranno intorno sai
20.000.000, quindi è una riduzione. Questo è un po' un vantaggio per la Città, ma mi
chiedo fino a che punto, perché guardate che le uniche attività edilizie che noi abbiamo
portato avanti e in qualche modo sollecitato, sono proprio queste, allora, se il mondo
edilizio non è totalmente fallito, se qualcuno nell'edilizia ancora lavora, e se qualche
cantiere parte, tendenzialmente è perché noi abbiamo agito in questo modo, ma non
solo, vorrei dire anche a Ricca che questa bella frase della "cementificazione" che a me
piace molto, perché il vostro partito, i partiti, diciamo così, della coalizione di destra, di
centrodestra, di centrosinistra che ormai è diventato centrodestra pure quello, hanno
cementificato davvero l'Italia per decenni, ora noi a Torino stiamo prendendo dei
capannoni esistenti, degradati in un modo veramente incredibile, li tiriamo giù e
facciamo nuovamente degli edifici, che hanno sostenibilità energetica, che hanno tetto
verde, che hanno fotovoltaico, che hanno certe volte gli orti urbani sul tetto, che hanno
tutto intorno un'area permeabile, forse Ricca non so se sa bene la differenza tra una
superficie...

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
No, no, ma non voglio offendere...

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Allora, Presidente, volevo dire, non a tutti è chiara la differenza tra un'area permeabile e
un'area impermeabile. L'area permeabile è estremamente utile per questa Città, per
assorbile l'acqua di prima pioggia, per rimpinguare le falde eccetera eccetera. Bene, noi
qui, noi abbiamo fatto, adesso vi darò poi i dati definitivi, ma tendenzialmente tra quello
che si poteva fare e quello che abbiamo fatto, c'è uno (inc.) del circa 40%, mi spiego
meglio, queste autorizzazioni, queste 7, potevano tendenzialmente chiedere una certa
superficie in ordine alla Legge 106/2011, ebbene, questa superficie richiedibile, fatta a
100, noi l'abbiamo autorizzata intorno a 60 - 66, okay? Quindi quasi il 40% in meno di
quello che potevano fare. Però queste superfici autorizzate hanno previsto tutte quelle
attenzioni al paesaggio e all'ambiente, che sono esattamente parte del nostro
programma. Quindi, voglio dire, il bilancio di tutto ciò, pure in una situazione di crisi,
di difficoltà eccetera, è stato portato avanti, secondo me, caro Presidente, nel massimo
rispetto dei principi del nostro programma, magari con degli aggiustamenti, certamente
io avrei preferito portare a casa i soldi in un altro modo e non con le strutture di media
vendita, non con i grandi centri commerciali eccetera, però questo è stato fatto, quindi,
io devo dire che sono sostanzialmente, come dire, orgoglioso di quello che abbiamo
fatto in una situazione di crisi grave e di mercato edilizio fermo, che fortunatamente sta
ripartendo, ma sta ripartendo in altri modi, che non sono più la cementificazione, come
dice il Consigliere Ricca, ma sono invece i tetti verdi, le superfici permeabili, tutti i
parcheggi permeabili con gli alberi, cose che non si facevano prima. Sembrano
stupidaggini, ma a me sembra che siano segnali piuttosto importanti, chi si occupa di
energia lo sa meglio di me e quindi chiudo dicendo che, fra l'altro, ricordatevi anche
l'abolizione, l'eliminazione che abbiamo fatto dei PRUSA (fonetico), che hanno tolto
anche lì superfici commerciali in eccesso, e superfici anche da cementificare in eccesso,
e sicuramente, come ha richiamato il Capogruppo Russo noi faremo... Lo Russo,
scusate, noi faremo...Russo, perché è stato anche in Russia recentemente, ma non voleva
essere assolutamente offensivo, noi faremo una revisione del Piano Regolatore che è
andato a mettere meglio a regime tutte queste questioni, contenere lo sviluppo
commerciale in un modo che non ci piace, mantenere le attività produttive, mantenere
soprattutto il verde e le superfici permeabili, grazie.

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