Interventi |
LO RUSSO Stefano Non me ne voglia Assessore, ma proverò a dare qualche sottotitolo alla incomprensibile illustrazione che lei ha fatto di questa deliberazione. Incomprensibile perché io, onestamente, davvero, sono anche un po' irritato da parte della Giunta, che arriva qua e Sacco arriva e ci legge i comunicati stampa fatti da Pasquaretta, lei arriva e ci legge la delibera. Ora, probabilmente io sono abituato male, ma credo che davvero sia doveroso rendere dotto il Consiglio dell'operazione in corso, qual è l'oggetto della delibera, perché, al di là del frazionamento catastale del Piano Particolareggiato Lingotto, cosa di cui, oggettivamente, certamente, meglio del sottoscritto potrà essere esperto il collega notaio Morano, qui c'è un tema tutto politico e riguarda il V padiglione del Lingotto. Questa deliberazione, io credo di aver capito, ma magari leggendo ho capito male io, non fa riferimento alle cose che dice lei, o meglio, fa riferimento anche alle cose che dice lei, ma sostanzialmente qui stiamo parlando della sostanziale trasformazione del V padiglione del Lingotto indovinate? In un centro commerciale. Questo è il cuore del sistema. Il cuore del sistema di questa deliberazione è qua ogni lunedì; Rosso, forse tu, essendo un po' confuso, mi guardi con aria sorniona. È stato un po' confuso dalla lettura della deliberazione, mappale, particella... Qui è molto più semplice, qui c'è dell'ASPI 8.000 metri, di ASPI, che nel V padiglione per farne un nuovo centro commerciale dell'8 Gallery. Legittimo, chiarissimo, però è questo l'oggetto della deliberazione, infatti io sono un po' sorpreso che l'abbia illustrata lei, Assessore Rolando, non il suo vicino di banco Montanari. Ora, sotto questo profilo, anche qui, il Piano Particolareggiato Lingotto - che è una cosa oggettivamente, estremamente complicata e sono sicuro che il nuovo Piano Regolatore di Montanari risolverà anche il problema del Piano Particolareggiato Lingotto - in realtà prevede una serie abbastanza robusta di interventi deliberativi del Consiglio Comunale, per quanto riguarda le modifiche in quanto, è stato scritto in una stagione in cui, siamo ancora all'inizio degli anni '90 - diciamo così, che quasi tutto passava in Consiglio Comunale, quindi è logico che passino in Consiglio Comunale anche questioni di questo tipo, perché mai sono state modificate, anche se il Piano Particolareggiato Lingotto che è una cosa, ribadisco, estremamente complicata, lo prevede. Allora, sotto questo profilo - ovviamente, non entro nel merito giuridico amministrativo, non ne ho neanche le competenze - quello che posso rilevare, però, è che, così mettiamo in fila i paletti, primo: arrivano altri 8.000 metri di ASPI, cioè, questo state facendo. Dopo lunedì scorso, il lunedì ancora prima e i futuri lunedì, arrivano altri 8.000 metri quadrati di ASPI, cioè di ulteriore espansione di 8 Gallery. Va bene, sicuramente andrà bene, perché se la pagano 1.300 euro al metro quadro, non 130, perché 130, Assessore, è il valore delle superfici assoggettate ad uso pubblico, in realtà il valore dell'ASPI è 1.300, ma va bene, non è un problema. Diciamolo solo con franchezza, cerchiamo solo di non nasconderci dietro un dito: la Giunta Appendino, Montanari e Rolando portano in Consiglio Comunale, per il quarto Consiglio Comunale consecutivo, altri 8.000 metri quadri di superficie commerciale. Questo è l'oggetto della deliberazione. Penso che siano stimati... adesso non ricordo, 1.000.000, 1.100.000. Qua, nell'allegato 4, che è lo schema di convenzione che poi guardate, è l'oggetto reale che va letto, se non erro, alla pagina... chiedo scusa perché me lo sono perso, il punto Q della pagina 6 cita nel dettaglio la questione: "il contributo di valorizzazione, come previsto dalla citata deliberazione della Giunta comunale del 1° agosto 2017...". Oh, non l'ha fatto Fassino, il 1° agosto 2017 la Giunta comunale, tanto per essere chiari, è fatta da questi signori qua eh, no, solo perché... a scanso di equivoci, perché qui a seconda... i supermercati li ha fatti tutti Fassino e invece no, questo no, non l'ha fatto Fassino, questa deliberazione di Giunta comunale l'hanno fatta questi signori qua. Pari a euro 1.100.000; questo è l'oggetto della deliberazione, poi, già che ci siamo, giustamente, ristoriamo le proprietà e mettiamo un po' di ordine conseguentemente a questa cosa. Ora, quali sono le conseguenze? Guardate, dal nostro punto di vista, dal punto di vista urbanistico, molto poche, perché lì c'è già un centro commerciale, che è l'8 Gallery, peraltro, 8 Gallery, nuova versione, CVM sta rilanciando pesantemente come attrattore commerciale quell'area, quindi se ha valutato di potenziare con altri 8.000 metri quadri la propria disponibilità commerciale, bene, ben venga, ben lo faccia; la città ne guadagna 1.100.000 euro e certamente non mi pare, come dire, l'atterraggio di nuova ASPI in un'area che non ha già abbastanza attrattori commerciali. C'è un problema, però, per chi è pratico, visto che c'è la nostra, nuovamente assente, Sindaca che ad ogni tre per due ricorda quanto è stata brava a salvare il Salone del Libro. Ricordo agli astanti che dopo la deliberazione in questione, vuol dire che noi perderemo il V padiglione a fini espositivi! Cioè, che ce l'abbiate solo chiaro, cioè, che a valle di questa deliberazione, cioè, dopo che voi avete pigiato il bottone, il tasto, significa che entra 1.100.000 euro nelle casse del Comune, non stravolgerà il tessuto commerciale di quell'area, onestamente, 8.000 metri quadri, poi glielo spiegate voi alla Coop, alla Confesercenti che siete quelli che difendono il piccolo commercio, problema di coerenza vostra. Il problema che, invece, vediamo noi è che questa cosa qua toglie il V padiglione dal punto di vista dello spazio espositivo di Lingotto, cioè, tradotto, cari signori, quello che state facendo è quello di sgravare di oneri il proprietario privato del centro espositivo del Lingotto, dandogli una parte di quest'area per farci un centro commerciale, questo state facendo, scientemente, deliberatamente ce lo dobbiamo aver tutti chiaro. Per quanto ci riguarda, noi non parteciperemo alla votazione di questa deliberazione, perché siamo davvero, oggettivamente in difficoltà nel poter sostenere un atto di questo tipo alla luce del fatto che, da una parte la mano destra opera in questo modo. La mano destra nel senso metaforico, Assessore Rolando, non è necessariamente una collocazione politica che il Capogruppo del PD in cui la mette, dall'altro, la mano sinistra Montanari o, diciamo così, che fa il sostituto della Sindaca dice qui che vuole rilanciare il Salone del Libro, e che vuole rilanciare la Fondazione per il Libro. Ora, la prossima edizione del Salone del Libro, a prescindere da chi la organizzerà, se la Fondazione, che artatamente state cercando di liquidare, la Fondazione Cultura, che era quella che volevate liquidare, che invece adesso state potenziando, insomma, quelli sono poi i problemi di contraddizione ulteriore, va detto con franchezza che non avrà più un V padiglione, a valle di questa cosa. Il V padiglione, per intenderci, è quello in cui veniva svolta, ad esempio, tutta la parte relativa all'editoria dei ragazzi e, per capirci, l'area dei dibattiti. Se questo è coerente con quanto affermate continuamente, relativamente al potenziamento delle aree espositive, del congressuale, dell'esigenza di potenziare questa città rispetto agli eventi, lo lascio dire a chi è in grado di intendere e volere, e che, soprattutto, osserva le questioni politiche di quest'Aula e di questo Consiglio. A nostro modo di vedere, non è tanto coerente, ci permettiamo di sollevare, come dire, qualche piccola eccezione di coerenza: da un lato 8.000 metri quadri di centro commerciale al posto di uno spazio espositivo. È ovvio che l'operatore privato è contento, cari amici e compagni del Movimento 5 Stelle, lo fate proprio contento, anzi, non se lo aspettava proprio, siete stati bravissimi. Io devo essere sincero, e qui mi congratulo, perché come è evincibile dalla lettura del ginepraio normativo, mi complimento con Montanari e con Rolando, che sono riusciti in un'operazione che non era riuscita a molti prima di loro, cioè, ci siete riusciti voi, chapeau, cioè, mettere ordine a questa cosa, cioè, togliere spazi espositivi al Salone del Libro, futuro, per dare e fare un ampliamento di un centro commerciale. Concludo dicendo che, sotto questo profilo, riteniamo, pertanto, la deliberazione non votabile; non voteremo neanche contro, perché ci rendiamo conto, da un punto di vista strutturale che sotto il profilo urbanistico finale questa cosa non ha, ovviamente, effetti particolarmente dirompenti. È chiaro che, se nell'ambito di questa settimana di riflessione, a valle dell'ostruzionismo che il collega Ricca ha prodotto, ci fosse un ripensamento da parte della Maggioranza 5 Stelle, certamente noi saremo, come dire, coerenti con quanto abbiamo detto e conseguentemente, certamente potremmo anche, eventualmente, sostenere un vostro ripensamento, ne dubito. Concludo dicendo, pregando davvero l'Assessore Rolando, next time, magari di farsi preparare dagli uffici una breve nota riassuntiva degli elementi salienti della deliberazione che firma, in maniera tale da, quando arriva in Aula, provare ad enucleare i concetti in maniera un po' più estensiva e un pochino meno criptica, questo non certamente per una...non è obbligato a farlo, però penso che sia doveroso che le cose vengano chiamate con il loro nome, in questo caso specifico noi sottraiamo al Lingotto 8.000 metri quadri che erano destiniamo a spazi espositivi, e li riempiamo di nuovi scaffali di supermercati. |