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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Novembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 19
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-04956
PIANO PARTICOLAREGGIATO LINGOTTO. APPROVAZIONE SCHEMA CONVENZIONE ATTUATIVA LOTTI I E II. DIVISIONE BENI COMUNI PER RIORDINO COMPROPRIET?.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Possiamo procedere con i lavori...siamo al punto n. 10, il meccanografico è lo
201704956, avente per oggetto:

"Piano Particolareggiato Lingotto. Approvazione schema convenzione attuativa
lotti I e II. Divisione beni comuni per il riordino comproprietà".

VERSACI Fabio (Presidente)
Sono stati presentati 60 emendamenti e propongo, come già deciso in Capigruppo,
l'illustrazione e la discussione quest'oggi della delibera. Prego Vice Sindaco Montanari.
Prego, Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, buongiorno. Allora, con questo atto, che trae la sua origine dal Piano
Particolareggiato del Lingotto, si intende, dopo la procedura che racconterò di seguito,
arrivare alla divisione dei beni comuni per riordinare le comproprietà relative allo
schema di convenzione attuativa ai lotti I e II. Con deliberazione della Giunta comunale
del 25 luglio è stata approvata la modifica alla normativa al Piano Particolareggiato , ai
sensi degli art. 38, 39 e 40 della legge 56 del '77, che ammette la realizzazione di
parcheggi privati anche in strutture fuori terra. Successivamente con gli atti della Giunta
comunale del primo agosto e atti successivi, si era provveduto a dividere alcune
proprietà indivise e individuare le relative parti comune del centro medesimo. In questi
atti era compresa la quota proporzionale su parti comuni indivisibili della cosiddetta
zona "Nord Lingotto". Si è proceduto, inoltre, a attivare la convenzione da stipularsi in
conseguenza della variazione del Piano Particolareggiato Lingotto, approvato ai sensi
della delibera della Giunta del 1° agosto 2017. Quest'attività che ha visto operare per
consentire la realizzazione di tali interventi, e per procedere successivamente alla stipula
della convenzione attuativa si è dovuto ridefinire i beni costituenti parti comuni,
facendo uso delle tabelle millesimali in uso ai relativi beni. Si è dovuto procedere ad
attivare una procedura complessa che ha riguardato le funzioni delle proprietà esistenti
nel Lingotto, quindi: 8 Gallery Immobiliare S.r.l., PAD 5 S.r.l., Città di Torino, Fiat
Chrysler Automobiles N.V., Lingotto 2000 S.r.l., Lingotto Hotels S.r.l., Lingotto Fiere
S.r.l., FCA Partecipazioni S.p.A., Cinema Sviluppo S.p.A., Politecnico di Torino e
Università degli Studi di Torino. L'attività si è svolta conducendo la tabella
riepilogativa, allegato 1 alla delibera, dal quale si evince che le superfici costituenti i
nuovi beni comuni non censibili saranno sostanzialmente equivalenti, perdendo, i
consorziati, nell'assegnazione 21 metri quadrati su alcuni beni, quali la Città dispone di
13,50 millesimi, ed acquisendo, in assegnazione, ulteriori 121 metri quadrati su beni sui
quali la Città dispone di 106,01 millesimi. Gli uffici competenti, sia il perito
indipendente scelto dalle parti, sia gli uffici valutazione, hanno definito i parametri in
gioco. Il valore unitario al metro quadro è di 130 euro, quale congruo per questa
riparametrazione, e alla luce di tali valutazioni, mediante perizia asseverata, richiesta da
"8 Gallery Immobiliare", e con parere di congruità del competente ufficio valutazioni, è
stato stimato il valore delle aree costituenti beni comuni, assegnato per quota alla Città
gravate da tale diritto reale di garanzia. Il valore delle aree che, pur non costituendo beni
comuni vengono assoggettate ad uso pubblico mediante la convenzione di cui infra.
Tale valore unitario ammonta a 130 euro al metro quadrato, e quindi il valore
complessivo, che dovrà essere garantito alla Città è pari ad euro 132.600. Con questa
delibera, quindi, per le motivazioni che ho letto, si autorizza la stipulazione dell'atto di
divisione ed individuazione di parti comuni del Centro polifunzionale del Lingotto, il
cui schema è allegato al presente provvedimento (all'allegato 3). Si approvano le spese
di rogito fiscale conseguenti alla stipula dell'atto sopra esposto, che saranno a carico di
"8 Gallery Immobiliare S.r.l.". Si approva altresì lo schema di convenzione, lotti I e II,
allegato 4, integrato con i frazionamenti in corso, e sul quale si accende la garanzia che
dovrà essere pari a 132.600 euro, come da perizia asseverata. Si dà atto che la
convenzione, di cui al precedente punto 3, dovrà essere sottoscritta entro il termine di 6
mesi dall'esecutività del presente provvedimento, con atto pubblico che riguarda tutte le
entità che ho citato nella parte descrittiva. S dichiara che il presente provvedimento è
conforme a quelli indicati nell'art. 2 della determina 59, in materia di preventiva
Valutazione di Impatto Economico, e si dichiara la conformità del voto per il presente
provvedimento. Si invita il Consiglio ad approvare tale delibera.

VERSACI Fabio (Presidente)
E' iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per dieci minuti.

LO RUSSO Stefano
Non me ne voglia Assessore, ma proverò a dare qualche sottotitolo alla incomprensibile
illustrazione che lei ha fatto di questa deliberazione. Incomprensibile perché io,
onestamente, davvero, sono anche un po' irritato da parte della Giunta, che arriva qua e
Sacco arriva e ci legge i comunicati stampa fatti da Pasquaretta, lei arriva e ci legge la
delibera. Ora, probabilmente io sono abituato male, ma credo che davvero sia doveroso
rendere dotto il Consiglio dell'operazione in corso, qual è l'oggetto della delibera,
perché, al di là del frazionamento catastale del Piano Particolareggiato Lingotto, cosa di
cui, oggettivamente, certamente, meglio del sottoscritto potrà essere esperto il collega
notaio Morano, qui c'è un tema tutto politico e riguarda il V padiglione del Lingotto.
Questa deliberazione, io credo di aver capito, ma magari leggendo ho capito male io,
non fa riferimento alle cose che dice lei, o meglio, fa riferimento anche alle cose che
dice lei, ma sostanzialmente qui stiamo parlando della sostanziale trasformazione del V
padiglione del Lingotto indovinate? In un centro commerciale. Questo è il cuore del
sistema. Il cuore del sistema di questa deliberazione è qua ogni lunedì; Rosso, forse tu,
essendo un po' confuso, mi guardi con aria sorniona. È stato un po' confuso dalla lettura
della deliberazione, mappale, particella... Qui è molto più semplice, qui c'è dell'ASPI
8.000 metri, di ASPI, che nel V padiglione per farne un nuovo centro commerciale
dell'8 Gallery. Legittimo, chiarissimo, però è questo l'oggetto della deliberazione,
infatti io sono un po' sorpreso che l'abbia illustrata lei, Assessore Rolando, non il suo
vicino di banco Montanari. Ora, sotto questo profilo, anche qui, il Piano
Particolareggiato Lingotto - che è una cosa oggettivamente, estremamente complicata e
sono sicuro che il nuovo Piano Regolatore di Montanari risolverà anche il problema del
Piano Particolareggiato Lingotto - in realtà prevede una serie abbastanza robusta di
interventi deliberativi del Consiglio Comunale, per quanto riguarda le modifiche in
quanto, è stato scritto in una stagione in cui, siamo ancora all'inizio degli anni '90 -
diciamo così, che quasi tutto passava in Consiglio Comunale, quindi è logico che
passino in Consiglio Comunale anche questioni di questo tipo, perché mai sono state
modificate, anche se il Piano Particolareggiato Lingotto che è una cosa, ribadisco,
estremamente complicata, lo prevede. Allora, sotto questo profilo - ovviamente, non
entro nel merito giuridico amministrativo, non ne ho neanche le competenze - quello
che posso rilevare, però, è che, così mettiamo in fila i paletti, primo: arrivano altri 8.000
metri di ASPI, cioè, questo state facendo. Dopo lunedì scorso, il lunedì ancora prima e i
futuri lunedì, arrivano altri 8.000 metri quadrati di ASPI, cioè di ulteriore espansione di
8 Gallery. Va bene, sicuramente andrà bene, perché se la pagano 1.300 euro al metro
quadro, non 130, perché 130, Assessore, è il valore delle superfici assoggettate ad uso
pubblico, in realtà il valore dell'ASPI è 1.300, ma va bene, non è un problema.
Diciamolo solo con franchezza, cerchiamo solo di non nasconderci dietro un dito: la
Giunta Appendino, Montanari e Rolando portano in Consiglio Comunale, per il quarto
Consiglio Comunale consecutivo, altri 8.000 metri quadri di superficie commerciale.
Questo è l'oggetto della deliberazione. Penso che siano stimati... adesso non ricordo,
1.000.000, 1.100.000. Qua, nell'allegato 4, che è lo schema di convenzione che poi
guardate, è l'oggetto reale che va letto, se non erro, alla pagina... chiedo scusa perché
me lo sono perso, il punto Q della pagina 6 cita nel dettaglio la questione: "il contributo
di valorizzazione, come previsto dalla citata deliberazione della Giunta comunale del 1°
agosto 2017...". Oh, non l'ha fatto Fassino, il 1° agosto 2017 la Giunta comunale, tanto
per essere chiari, è fatta da questi signori qua eh, no, solo perché... a scanso di equivoci,
perché qui a seconda... i supermercati li ha fatti tutti Fassino e invece no, questo no, non
l'ha fatto Fassino, questa deliberazione di Giunta comunale l'hanno fatta questi signori
qua. Pari a euro 1.100.000; questo è l'oggetto della deliberazione, poi, già che ci siamo,
giustamente, ristoriamo le proprietà e mettiamo un po' di ordine conseguentemente a
questa cosa. Ora, quali sono le conseguenze? Guardate, dal nostro punto di vista, dal
punto di vista urbanistico, molto poche, perché lì c'è già un centro commerciale, che è
l'8 Gallery, peraltro, 8 Gallery, nuova versione, CVM sta rilanciando pesantemente
come attrattore commerciale quell'area, quindi se ha valutato di potenziare con altri
8.000 metri quadri la propria disponibilità commerciale, bene, ben venga, ben lo faccia;
la città ne guadagna 1.100.000 euro e certamente non mi pare, come dire, l'atterraggio
di nuova ASPI in un'area che non ha già abbastanza attrattori commerciali. C'è un
problema, però, per chi è pratico, visto che c'è la nostra, nuovamente assente, Sindaca
che ad ogni tre per due ricorda quanto è stata brava a salvare il Salone del Libro.
Ricordo agli astanti che dopo la deliberazione in questione, vuol dire che noi perderemo
il V padiglione a fini espositivi! Cioè, che ce l'abbiate solo chiaro, cioè, che a valle di
questa deliberazione, cioè, dopo che voi avete pigiato il bottone, il tasto, significa che
entra 1.100.000 euro nelle casse del Comune, non stravolgerà il tessuto commerciale di
quell'area, onestamente, 8.000 metri quadri, poi glielo spiegate voi alla Coop, alla
Confesercenti che siete quelli che difendono il piccolo commercio, problema di
coerenza vostra. Il problema che, invece, vediamo noi è che questa cosa qua toglie il V
padiglione dal punto di vista dello spazio espositivo di Lingotto, cioè, tradotto, cari
signori, quello che state facendo è quello di sgravare di oneri il proprietario privato del
centro espositivo del Lingotto, dandogli una parte di quest'area per farci un centro
commerciale, questo state facendo, scientemente, deliberatamente ce lo dobbiamo aver
tutti chiaro. Per quanto ci riguarda, noi non parteciperemo alla votazione di questa
deliberazione, perché siamo davvero, oggettivamente in difficoltà nel poter sostenere un
atto di questo tipo alla luce del fatto che, da una parte la mano destra opera in questo
modo. La mano destra nel senso metaforico, Assessore Rolando, non è necessariamente
una collocazione politica che il Capogruppo del PD in cui la mette, dall'altro, la mano
sinistra Montanari o, diciamo così, che fa il sostituto della Sindaca dice qui che vuole
rilanciare il Salone del Libro, e che vuole rilanciare la Fondazione per il Libro. Ora, la
prossima edizione del Salone del Libro, a prescindere da chi la organizzerà, se la
Fondazione, che artatamente state cercando di liquidare, la Fondazione Cultura, che era
quella che volevate liquidare, che invece adesso state potenziando, insomma, quelli
sono poi i problemi di contraddizione ulteriore, va detto con franchezza che non avrà
più un V padiglione, a valle di questa cosa. Il V padiglione, per intenderci, è quello in
cui veniva svolta, ad esempio, tutta la parte relativa all'editoria dei ragazzi e, per
capirci, l'area dei dibattiti. Se questo è coerente con quanto affermate continuamente,
relativamente al potenziamento delle aree espositive, del congressuale, dell'esigenza di
potenziare questa città rispetto agli eventi, lo lascio dire a chi è in grado di intendere e
volere, e che, soprattutto, osserva le questioni politiche di quest'Aula e di questo
Consiglio. A nostro modo di vedere, non è tanto coerente, ci permettiamo di sollevare,
come dire, qualche piccola eccezione di coerenza: da un lato 8.000 metri quadri di
centro commerciale al posto di uno spazio espositivo. È ovvio che l'operatore privato è
contento, cari amici e compagni del Movimento 5 Stelle, lo fate proprio contento, anzi,
non se lo aspettava proprio, siete stati bravissimi. Io devo essere sincero, e qui mi
congratulo, perché come è evincibile dalla lettura del ginepraio normativo, mi
complimento con Montanari e con Rolando, che sono riusciti in un'operazione che non
era riuscita a molti prima di loro, cioè, ci siete riusciti voi, chapeau, cioè, mettere ordine
a questa cosa, cioè, togliere spazi espositivi al Salone del Libro, futuro, per dare e fare
un ampliamento di un centro commerciale. Concludo dicendo che, sotto questo profilo,
riteniamo, pertanto, la deliberazione non votabile; non voteremo neanche contro, perché
ci rendiamo conto, da un punto di vista strutturale che sotto il profilo urbanistico finale
questa cosa non ha, ovviamente, effetti particolarmente dirompenti. È chiaro che, se
nell'ambito di questa settimana di riflessione, a valle dell'ostruzionismo che il collega
Ricca ha prodotto, ci fosse un ripensamento da parte della Maggioranza 5 Stelle,
certamente noi saremo, come dire, coerenti con quanto abbiamo detto e
conseguentemente, certamente potremmo anche, eventualmente, sostenere un vostro
ripensamento, ne dubito. Concludo dicendo, pregando davvero l'Assessore Rolando,
next time, magari di farsi preparare dagli uffici una breve nota riassuntiva degli elementi
salienti della deliberazione che firma, in maniera tale da, quando arriva in Aula, provare
ad enucleare i concetti in maniera un po' più estensiva e un pochino meno criptica,
questo non certamente per una...non è obbligato a farlo, però penso che sia doveroso che
le cose vengano chiamate con il loro nome, in questo caso specifico noi sottraiamo al
Lingotto 8.000 metri quadri che erano destiniamo a spazi espositivi, e li riempiamo di
nuovi scaffali di supermercati.

VERSACI Fabio (Presidente)
È iscritto a parlare il Capogruppo Napoli, ne ha facoltà per dieci minuti.

NAPOLI Osvaldo
Grazie Presidente. Io devo dire che è una situazione imbarazzante. È una situazione
imbarazzante per quello che avevate promesso in campagna elettorale, di non costruire
nemmeno più un supermercato, e io debbo dire che ieri sera ho ascoltato il Sindaco
Appendino, non ho sentito una sola parola di autocritica per un anno e mezzo che lei è
stata seduta in questi banchi, non una sola autocritica. Ebbene, diceva bene il Collega
Lo Russo, siamo al quarto Consiglio Comunale che approviamo supermercati. Però,
guardate, non è opera mia. Vi voglio leggere alcune cose estremamente interessanti,
forse mi rivolgo a voi, che andate giustamente in giro a decantare. Ebbene, in un anno e
mezzo la Giunta del Sindaco Appendino ha autorizzato 11 supermercati, e non è finita,
in arrivo ce ne sono altri 7, tra cui il nuovo Esselunga di corso Bramante, nell'area
lasciata libera dall'ex filiale Fiat, l'equivalente di un assegno di 10.000.000 di euro,
ossigeno per l'allarmante cassa del Comune. Dal giorno dell'insediamento, il primo
cittadino e la sua Giunta hanno autorizzato 29.205 metri quadrati di supermercati, non
me l'invento io, eh... ragazzi, sono numeri... non ascoltate, allora dovete querelare il
Corriere della Sera. Ascoltate, stavo aspettando questo da voi, abbiate il coraggio, caro
Vice Sindaco, di prendere e di dire che il Corriere della Sera ha dato questi dati in
maniera errata e li dovete querelare, perché sono dati apparsi sul primo numero del
Corriere della Sera che hanno letto almeno 500.000 persone. E vado avanti. No, no,
ascolti, il primo numero, ascolti bene, per esperienza. Il primo numero è sempre molto
interessante di un giornale tipo quello, però io vado avanti, è quello che dicono loro,
non lo dico io, non lo sto dicendo io, Assessore, lo dice il Corriere, quindi il Corriere da
qualche parte i numeri li ha presi, perché poi ve ne dice delle altre in questo articolo.
Allora, un record, l'ex Sindaco, Piero Fassino, in 5 anni di mandato ha dato il via libera
a 17 punti vendita, la maggior parte di piccole e medie dimensioni, tanto da non
superare quota 25.000 metri quadrati; meno, molto meno di quanto ha fatto in 500
giorni la Giunta Appendino, poi il Vice Sindaco dirà: "Ah, ma noi ce li siamo già
trovati". È vero, però voi avete detto in campagna elettorale che li avreste eliminati, e
questa è la differenza, la differenza è questa, non l'ho detto io, ma perché avete avuto
bisogno di dire che li avreste eliminati? Assessore, Vice Sindaco, ha ragione a dire " ce
li siamo trovati", ma voi avevate detto in Campagna elettorale che li avreste eliminati,
non dovevate dirlo. Prego? Non se lo sono trovati questo, non ci sono dubbi, questo non
se lo sono trovati, però intendo dire, rispetto, Collega lo Russo, rispetto ai dati che io do,
mi potrebbe dire: "Sì, ma noi ce li siamo trovati in parte", invece se li sono trovati, ma
voi avevate detto che li avreste tolti, come avreste tolto parecchie altre cose. E potrei
andare avanti, perché se vado...il conto dell'urbanistica, che porta soldi, come ha detto il
Vice Sindaco Montanari, vale complessivamente 44.000.000 di euro, e la maggior parte,
circa 32.000.000, arrivano dalle costruzioni di 14 nuovi supermercati, iper e megastore.
L'elenco è lungo, comprende veri e propri colossi, dal (inc.) potrei andare avanti.
Ascoltate, non l'ho detto io, sono dati che o lei li contesta, Vice Sindaco, in maniera
estremamente chiara, diversamente soltanto da dirlo qua, eh, perché sa, il cittadino ha
bisogno di sapere, e sono dati inconfondibili, ma ripeto, questo ormai è diventato...Se
l'avessi fatto io da Sindaco - scusate se vi vengo a dire - mi direbbero "quanti soldi
avete in tasca di tangenti?" Mica ho paura di dirlo? Avessi fatto io, nel mio piccolo
Comune di Giaveno di 17.000 abitanti, supermercati e supermercati, le voci popolari,
nei bar e il resto "chissà cosa si mette in tasca?". È naturale, perché sono talmente tanti,
uno dietro l'altro, uno ogni Consiglio Comunale, che vi ho detto prima, l'altra volta vi
ho detto: "Scusate, ma ditelo in maniera chiara una volta sola, perché sennò
polemizziamo tutte le volte ogni settimana". Ma cosa vi costa dirlo una volta sola?
Finiamo il discorso, polemizziamo per una settimana ed è finito, mentre invece, ogni
settimana, presentate un nuovo grande supermercato. Ci aspettiamo quello di Strada del
Portone, eh, ci aspettiamo Strada del Portone, 30.000 metri, ce lo aspettiamo, è lì
pronto, eh, lo dico adesso, ce n'è un altro da 30.000 metri fra costruzioni e
supermercato, vediamo un attimo quando arriva in Consiglio Comunale. E ma basta
ragazzi! Scusate, ma finiamola! Diciamo finalmente che avete bisogno di tanti soldi,
avete bisogno di tutto, qua e là, ma c'è modo e modo. Allora ripeto, Rolando, allora
ditelo, ma allora ditelo in maniera chiara. Non state qua ogni giorno a dire qualcosetta,
ditelo in maniera chiara, finite di venire qua ogni settimana, perché ogni settimana,
sennò, polemizziamo inutilmente. Io personalmente non mi interessa polemizzare, dico
soltanto che dovete finirla, fare un Consiglio Comunale in cui dite "faremo 8
supermercati, 9 megastore, 4 piccoli, che ne so io, quello che volete", finiamo, ci
ammazziamo, fra virgolette, io non ammazzo nessuno, in termine politico, no, ce ne
diciamo di tutti i colori, finito quel giorno lì e poi basta! Mentre invece qua stiamo
passando da un anno e mezzo a parlare di supermercati -voluti e non voluti - però li
avete voluti, e ripeto e finisco, avete sbagliato in campagna elettorale a dire: "Non
vogliamo i supermercati e li togliamo; non vogliamo corso Grosseto e lo toglieremo;
non vogliamo lo zoo e non lo facciamo più; non volgiamo"...potrei andare avanti
mezz'ora, e voi avevate detto che facevate tutte queste cose; non avete eliminato una
sola cosa di quello che voi avete detto in Campagna elettorale, lo stesso discorso è qua.
Non mi aspetto che mi dica "ce li siamo trovati", perché la risposta gliel'ho già data io,
quindi mi raccomando, facciamo in maniera tale di girare l'angolo, mi aspetto qualche
altra risposta, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Consigliere Carretto, prego.

CARRETTO Damiano
Grazie, buongiorno a tutti e a tutte. Allora, non ho molto da dire, volevo solo
comunicare al Consigliere Lo Russo che, in realtà, la spiegazione della genesi e della
motivazione di questa delibera è stata detta dall'Assessore Montanari in Commissione,
forse lei non c'era, quindi, non è che ci fosse molto da aggiungere, è già stato
ampiamente spiegato, e questo è il primo punto; secondo punto: Consigliere Napoli, io
capisco che lei conosca poco Torino e lo dimostra con questo intervento. In quell'elenco
che lei leggeva, su 29.000 attribuiti ad Appendino ce ne sono almeno 9.000 che in realtà
sono stati approvati da Fassino, perché sono, arrivano da Varianti che... Westinghouse
non l'abbiamo certo messa in piedi noi, l'altro, forse, progetto...eh? Sì, ma non
l'abbiamo messa in piedi noi...signori...progetto, credo che siano quei 4.000 corso
Unione Sovietica, noi non l'abbiamo neanche vista. Dal lato di Fassino possiamo
aggiungere i 44.000 del Palazzo del Lavoro, se vogliamo. Diciamo che poi possiamo
stare a discutere sulla 106, guardi, sono stato ad un convengo di ANCI Piemonte
venerdì mattina, in cui di fatto si rendeva atto che la legge 106, si sono sbagliati.
Consigliere Napoli, non me lo faccia vedere...no, no, io dico, ha letto dei dati che sono
sbagliati. No, no, ma è solo per spiegarlo, comunque, diciamo, dicevo che sono stato a
questo convegno ANCI in cui di fatto si prendeva atto che la legge 106 formalmente
concede alla politica una discrezionalità, ma di fatto, anche a seguito di numerose
sentenze del TAR, Consiglio di Stato eccetera eccetera, fa sì che questa discrezionalità
ai Consigli Comunali sia preclusa. Quindi, se prendiamo per assodato il fatto che le 106
non siano, diciamo, negabili, mettiamola così, permesso di costruire in deroga non
è...deve essere autorizzato. Quindi, se ci mettiamo al netto della 106 noi, chi c'era
prima, la vera differenza la fanno le varianti, e io posso dire che, tolta questa del
Lingotto, che è un ampliamento di un qualcosa che già esiste e forse il Bricoman...è
nostro, tutto il resto non è assentibile a noi, cioè non è...come si dice...non è riferibile a
noi. Ma, detto questo, cioè...io non...non starei qua tutte le volte a dire "non tiriamo
fuori le stesse cose" e poi tirate fuori le stesse cose, in campagna elettorale io mi ricordo
il programma cosa dice, poi credo (inc.) c'è scritto "limitare la proliferazione dei grandi
centri commerciali", limitare la proliferazione dei grandi centri commerciali, quindi,
non "cancellare", non "vietare", "limitare", per il semplice fatto che, siccome
conosciamo l'italiano, conosciamo le leggi e conosciamo la situazione del Comune di
Torino, signori, la fantascienza è un'altra cosa. Inoltre, forse se qualcuno ci avesse
lasciato i conti in ordine, forse non dovremmo mettere 20 - 30.000.000 di euro di oneri
di urbanizzazione a bilancio, e ne faremo anche meno, tolte le 106, che comunque
dovremmo approvare, io continuo a dirlo, non abbiamo mai detto che quei soldi servono
per il Bilancio, Consigliere Napoli, è un anno e mezzo che lo diciamo, io non so lei
dove sia, è un anno e mezzo che diciamo che dobbiamo ricorrere all'urbanistica per
mettere a posto il disequilibrio strutturale di un Comune, è un anno e mezzo che lo
diciamo, Consigliere Napoli, io non so, ripeto, forse non siamo stati bravi, non siamo
stati....non siamo così degli abili oratori come politi sicuramente in lungo corso che
abbiamo in opposizione o in Minoranza, come preferite essere chiamati, però, signori, lo
abbiamo detto, ridetto, stradetto, basta leggere il Bilancio, basta leggere le delibere di
Giunta, in cui tutti gli interventi erano elencati, non è che ce lo siamo inventati l'ultimo
mese, è un iter, l'iter si conclude e si conclude, di solito, a fine anno. Non metteteci
addosso vestiti che non ci siamo scelti, noi non arriviamo qua dando la sorpresa,
"signori sorpresa", no, cioè...lo stato dei livelli dei conti del Comune di Torino è stato
detto, ridetto, certificato dalla Corte dei Conti e via dicendo, non dal Movimento 5
Stelle, dalla Corte dei Conti. Lo stato di necessità delle entrate, la spesa corrente, anche
questo è stato certificato, certo, l'alternativa sarebbe...ah, tra l'altro faccio un appunto,
gli stessi che poi ci chiedono e ci accusano di fare i supermercati per incassare, sono gli
stessi che la mattina in Commissione vengono e dicono "ripristinate i fondi", gli stessi,
stessa forza politica, cioè, da un lato ci dite "non incassate", dall'altro ci dite
"ripristinate i fondi". Io capisco come avete fatto a mandare un Comune in disequilibrio
strutturale, lo capisco, siete fantastici, cioè, signori, sono scelte che si devono fare,
magari non ci piacciono tantissimo, ma, ripeto, scelte che dobbiamo fare, lo stiamo
ripetendo da un anno e mezzo, quindi glielo dico Consigliere Napoli, io ho stima del suo
modo di fare politica e del suo modo di intervenire, le chiedo solo, per piacere, di non
tirare fuori tutte le volte la stessa storia perché, ripeto, certe cose le abbiamo dette,
ridette, stradette. Le do un altro consiglio...no, no, glielo do questo consiglio... magari
cambi le sue letture, le sue letture.

VERSACI Fabio (Presidente)
È iscritto a parlare il Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per 10 minuti.

RICCA Fabrizio
Grazie Presidente. Mi permetto una battuta, è sicuro che possiamo dire alla fine di
questo anno e mezzo, che una Giunta fondata sul...di cemento, perché ne state versando
così tanto che possiamo, se dovessimo trovare un aggettivo, questo potrebbe essere
forse il migliore. Giusto per dare 2 dati sugli 8.000 metri quadri, come mi facevano
notare, piazza San Carlo sono 11.000 metri quadri, l'Ipercoop di via Livorno sono 6.000
metri quadri, giusto per dare la dimensione di quello che, dell'intervento che verrà fatto,
poi, detto questo, Capogruppo Lo Russo, non si preoccupi, è tutto programmato, se non
ci sono gli eventi non c'è bisogno di esporre e di fare spazi espositivi, quindi anche
quello è tutto perfettamente in linea, anzi, forse magari, è anche voluto. Detto questo, io
poi non voglio rientrare nella solita polemica, perché tanto...cioè, poi quelli che sono gli
interventi, vengono votati, rimarranno agli atti, chi l'ha votato l'ha votato, poi io credo
che non so come, magari, possiate andare in giro a mantenere, diciamo, a parlare con la
gente per dire "abbiamo mantenuto le promesse", perché io determinate cose non le
voterei, anche in difformità dalla Giunta, perché io interventi come questi...come questi,
sì, come questi o come gli altri 11, 10, che dovranno arrivare da qua alla fine dell'anno,
il prossimo il Presidente l'ha appena mandato in Commissione, credo che lunedì...il
prossimo Consiglio Comunale avremo l'ennesimo intervento di quel tipo, ma fin
quando non dovremo convocare Consigli Comunali ad hoc per poter approvare questi
tipi di interventi. Detto questo, ma giusto perché anche questo e ringrazio i colleghi che
mi hanno passato l'allegato, ci tengo a dire, a leggere un passaggio: "Nell'8 luglio è
prevista la realizzazione di 8.000 metri quadri di SLP, con destinazione 100 per
l'innovazione ASPI terziario completamento dell'intervento per l'insediamento delle
attività commerciali dovranno essere fornite le eventuali dotazioni aggiuntive agli
standard per soddisfare il fabbisogno di parcheggi ai sensi delle vigenti disposizioni in
materia di commercio". Io, poi, questo è giusto perché rimanga a verbale, prima il
collega Lo Russo, non so se non ha avuto il tempo e non ha avuto modo di poterlo
leggere, però per chi poi un giorno ascolterà, magari, in una prossima campagna
elettorale andrà in giro a dire che "vogliamo fermare, che ci facciamo eleggere per
limitare, diciamo, che questi centri commerciali possano distruggere il
microcommercio, il commercio di prossimità", che rimanga agli atti. Detto questo, io
capisco la situazione, ma l'ho detto già due volte e lo faccio per terza e lo ribadirò la
quarta, la quinta, fino alla fine di questi interventi, avete trovato dei conti, potevate
usare una strada diversa, avete deciso di utilizzare questa, e io non entro nel merito del
Bilancio, non sono l'Assessore Rolando, non ho io...per favore Presidente, se mi
garantisce il silenzio, non sono io materialmente con la matita e la calcolatrice a cercare
di far quadrare i conti, quindi questo la lascio a lei, mi permetto di dire che, invece, un
intervento possiamo farlo, abbiamo presentato una mozione per dimezzare, quello è
l'obiettivo poi quello lo decideremo insieme, la TARI verso tutti gli altri commercianti
e raddoppiarla, triplicarla, quadruplicarla a tutti i centri commerciali, anche perché visto
il nuovo quantitativo che verrà prodotto nel giro dei prossimi mesi, sicuramente ci sarà
la possibilità di poter intervenire su quel delta, andare a dare un pochino di ossigeno al
commercio di prossimità e fare davvero qualcosa per aiutare il commercio, sicuramente
e mi permetto di dirlo, non aiutiamo il commercio andando a mettere le strisce blu a
pagamento le domeniche, nei mesi, siamo nel mese di dicembre, esattamente come
faceva Fassino avete fatto anche voi, io mi auguro, ma, diciamo, è un mio auspicio che
so che cadrà nel vuoto, che chi siede in questo Consiglio Comunale grazie alle promesse
di fermare un determinato tipo di politica, abbia almeno il buon gusto di non votare la
delibera, tanto poi i numeri ci sono, tanto poi i numeri in Aula si sa, la Maggioranza è
bulgara, è di cemento, quindi verrà, passerà sicuramente, almeno, io davvero lo dico,
sarebbe un bel gesto di coerenza, almeno potremmo, in questo caso, fermare quel tipo di
polemiche perché il segnale lo avrebbe dato.

VERSACI Fabio (Presidente)
È iscritto a parlare il Capogruppo Morano, ne ha facoltà per 10 minuti.

MORANO Alberto
Ne userò molti meno. per (inc.) un'espressione cara al Consigliere Giovara, cambiamo
lo storytelling di questa delibera, e parliamo di cronaca di una morte annunciata, il
Salone del Libro. Per colpa di? Di nuovo per colpa di Fassino, ci hanno spiegato i
Consiglieri 5 Stelle, perché è per colpa di Fassino che loro oggi devono prendere questa
delibera scellerata, questa delibera che hanno vergogna a descriverla nella loro natura e
si sono trincerati dietro le parole burocratesi dell'Assessore Rolando, che parlavano di
frazionamenti catastali e frazionamenti urbanistici, di cui, secondo il Capogruppo Lo
Russo dovrei essere esperto, io onestamente ammetto, non avevo preso in
considerazione questa delibera, ma ascoltare che per 1.000.000 di euro la Città rinuncia
a 8.000 metri quadri di area espositiva, che sono essenziali per lo svolgimento con
successo del salone del libro, mi fa preoccupare sulla capacità amministrativa di questa
Giunta, perché le decisioni della Giunta dovrebbero contemperare gli interessi
dell'Amministrazione e se è vero, come ci ha dichiarato ieri pubblicamente, non è che
c'era molta gente, ma qualcuno c'era ad ascoltare il Sindaco Appendino ieri sera, come
ha dichiarato pubblicamente che il salone del libro si fa, si farà con 8.000 metri in
meno? Quale sarà l'interesse degli operatori ad intervenire al salone del libro? Perché
vedete, io non vorrei sentirvi raccontare fra 6 mesi "abbiamo perso il salone del libro
perché non avevamo spazi adeguati alla realizzazione", perché poi gli operatori
commerciali e anche gli espositori sono operatori commerciali, devono avere un ritorno
dalle iniziative e questo ritorno ci sarà con 8.000 metri in meno? E' stata fatta dalla
Giunta un'analisi sui possibili rischi connessi al venir meno di quest'area espositiva?
Perché se quest'analisi non è stata fatta e se per incassare 1.000.000 di euro mettiamo a
rischio l'evento simbolo della Città, non potremo poi, fra 6 mesi, venire a raccontare a
quest'Aula "abbiamo perso il salone del libro", ed é colpa di Fassino, perché è un anno
e mezzo che amministrate la Città, è un anno e mezzo che sapete delle difficoltà
finanziarie di questa Città, e non è con 1.000.000 di euro che risolviamo i problemi
finanziari di Torino, ma se questo milione di euro porterà alla perdita del salone del
libro, io lo metto qui a verbale, la colpa è del Sindaco Appendino.

VERSACI Fabio (Presidente)
È iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 10 minuti.

ROSSO Roberto
Dovevate limitare, così diceva Damiano Carretto, il proliferare dei centri commerciali in
questa Città. Siamo arrivati alla conclusione, allo sprezzo del ridicolo, ne parlavamo già
l'altra volta, per cui in realtà questa è stata la Giunta che ha battuto tutti i record nel
capo delle licenze dei centri commerciali. Carretto diceva che...Carretto diceva che...

VERSACI Fabio (Presidente)
Silenzio, per favore, non si parla fuori microfono, Capogruppo Rosso, Iaria, per
cortesia.

ROSSO Roberto
Se posso... Carretto diceva che l'intenzione rimane, ma a me sembra invece che hanno
battuto ogni soglia di ridicolo in questo caso, perché francamente non mi era mai
capitato, ma credo che non fosse mai capitato neppure a voi se doveste raccontare
questa vostra storia all'esterno di qui. Chi si propone di fare A faccia Z, e lo facciano le
stesse facce di bronzo con cui avrebbero dovuto fare...in questo caso, la cosa più grave,
l'hanno già riportato alcuni colleghi, è che non solo non viene dalla Giunta Fassino
questo proposito, anche se magari Lo Russo non era contrario, come in parte mi è
sembrato di capire e, però, non viene dalla Giunta Fassino, questo è solo uno scambio
abbastanza lurido tra la Maggioranza e chi attualmente gestirà questo centro
commerciale di 8.000 metri in più, a discapito di spazio espositivo. Ora, fino a ieri si era
giustificata l'operazione Westinghouse, anche da parte vostra, col dire che si faceva
l'operazione Westinghouse, quindi la presenza in pieno centro di un grande
supermercato dell'Esselunga, in funzione del fatto che nasceva un grande centro
congressi, ora, qui il centro congressi ce l'abbiamo già, eppure si limita di circa 10.000
metri questa capacità espositiva per darla a centri commerciali, è una contraddizione, lo
dico all'Assessore Montanari, mi piacerebbe davvero che l'Assessore Montanari, in
finale, poi, spiegasse anche la ragione di questo fatto, perché avete ritenuto di andare a
proporre quest'operazione? 8.000 metri in meno a disposizione, 8.000 metri in più di
centro commerciale, è una cosa che dovrebbe andare contro i vostri parametri, non era
stata costruita dall'Amministrazione prima di voi, io capisco, e di questo mi stupisco
davvero, che le associazioni di categoria, Confesercenti, Confcommercio, non dicano
bellamente niente, sono come delle maschere di sale che non dicono niente a proposito,
però mi piacerebbe capire come l'Assessore Montanari, che quantomeno su questi temi
aveva speso fior fiori di parole, possa giustificare uno scambio terribile come questo,
8.000 metri quadrati in meno di esposizione, 8.000 metri quadrati in più di centro
commerciale, in una Città che dice di fare del turismo congressuale, del turismo
sostitutivo uno dei capisaldi della propria espansione in termini economici. Assessore
Montanari, se mi può dare una risposta, gliene sarò molto grato, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Capogruppo Napoli, perché vuole di nuovo reintervenire? Non si...30 secondi.

NAPOLI Osvaldo
No, no, ma sono velocissimo anch'io. Carretto, quando tu mi dici...ti do del tu, non sto
lì...e ti ringrazio anche delle parole nei confronti, dice " cambi le sue letture", no, io non
le cambio, ce ne sono 7, 7, ne leggo 7, perché voglio capire cosa dice tutto, perché non
leggere, io dico che per un amministratore è necessario leggere e studiare, studiare e
leggere. Quindi non cambio le letture, le tengo tutte, da destra a sinistra e me ne faccio
anche orgoglio di questo. Ma vedi, vedete…ho finito, non entro in merito "costruzioni",
già il fatto di dire che andiamo a costruire per prendere soldi, guardate, mi viene la pelle
d'oca, obbligati a costruire per prendere soldi, è già allucinante, però quello che mi
preoccupa è un'altra cosa, lo dico a voi, l'avete letto oggi?

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

NAPOLI Osvaldo
Ho finito, Bolzano è la miglior Città vivibile, Roma guadagna 21 e passa al 67esimo
posto, inaudito, Milano è al cinquanta.... (voci sovrapposte).

VERSACI Fabio (Presidente)
Per cortesia, Capogruppo Napoli, però questo non è fatto personale... (voci
sovrapposte).

NAPOLI Osvaldo
Quindi Torino parte dal 70esimo in un anno al 77esimo, se siete contenti di come
amministrate, contenti voi.

VERSACI Fabio (Presidente)
Capogruppo Napoli, non è fatto personale. Ho iscritto a parlare il Consigliere Iaria, ne
ha facoltà per 5 minuti, prego.

IARIA Antonino
Volevo dare notizia a questo interessante dibattito, perché ho scoperto, anzi, penso che
il Comune di Caserta, che ha ricevuto i soldi dell'IMU, forse non farà più i centri
commerciali. Quindi è una notizia molto interessante, non so perché, forse dovremmo
avere anche noi i soldi per l'IMU dallo Stato, non mi ricordo bene questa cosa qua che
sempre passa in cavalleria. Comunque, il Comune di Caserta forse non farà centri
commerciali perché ha avuto i soldi che lo Stato gli doveva per la quota IMU.

VERSACI Fabio (Presidente)
Allora, io non ho nessun altro iscritto a parlare, voleva intervenire il Vice Sindaco
Montanari, prego.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Solo per alcune precisazioni, soprattutto per i cittadini, Presidente, e questa sala che ci
ascolta. Prima di tutto non si sta trattando qua di un centro commerciale da 8.000 metri,
ma si sta trattando soltanto di una superficie di ASPI Eurotorino, che comprende anche
una quota di commercio, ma che non è 8.000 metri quadri di commercio. ASPI vuol
dire che si possono fare attività produttive, attività terziarie, dall'ambulatorio alla
piccola attività produttiva e via così. Quindi, la fantasia degli 8.000 metri di un centro
commerciale nel padiglione quinto è una fantasia. Ma questa fantasia è originata da
provvedimenti della precedente Amministrazione, e precisamente da un cambio di
destinazione d'uso del 2010, atto 06675/009, se poi volete riferimenti in più sono qua a
disposizione, stiamo parlando...

VERSACI Fabio (Presidente)
Non si parla fuori microfono, silenzio, sta parlando il Vice Sindaca, grazie.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Stiamo parlando di un cambio di destinazione d'uso deciso dalla precedente
Amministrazione, cambio di cui noi abbiamo preso atto, e che abbiamo semplicemente
in una rilettura generale delle porzioni di proprietà del Lingotto, quindi una rilettura
generale, abbiamo cercato di rimettere a sistema per togliere alcuni pezzi di proprietà
privata, aggiungerli a quelli pubblici, fare una scala mobile e quindi destinarla ad usi
civici, insomma, riorganizzare molto semplicemente la struttura, senza nulla togliere
alle possibilità che il Salone del Libro possa essere svolto...no, quando ho sentito un po'
di rumori mi sono fermato solo per quello, senza inficiare assolutamente che le
possibilità che il Salone del Libro sia ancora svolto al Lingotto, anzi, come tutti sapete,
Sindaca e altre istituzioni di questa Città e di questa regione di questa Città
Metropolitana, sono tutte impegnate concordemente a lavorare per mantenere il salone
del libro a Torino, per migliorarlo, per aumentarlo, per farne quella tradizione che noi
vogliamo assolutamente continuare. Quindi, purtroppo, devo dire che molte cose dette
qua sono state dette in modo impreciso o sbagliato, con cattiva fede o no non lo so, ma
così è. Detto ciò, per rispondere al Consigliere Napoli, che io stimo sempre per la sua
capacità di entrare in temi istituzionali con attenzione e anche una certa gentilezza, devo
dirgli, però, che io non ho mai trovato un testo scientifico che basasse le sue
informazioni su un giornale, su un articolo, solo per dire che l'articolo di giornale è un
fatto più o meno estemporaneo, che raccoglie qualche intervista qua e là, che mette
qualche dato. I dati che lei ha citato, mi spiace, ma sono molto inesatti per diversi
motivi, tanto...molto inesatti, non dico che siano falsi, sono inesatti, perché, come
sappiamo tutti, se mettiamo pere e mele e le sommiamo insieme, facciamo
un'operazione che non sta in piedi, allora, lì dentro ci sono operazioni avviate dalla
precedente Amministrazione, anche con dati sbagliati, alcune sono minori di quelli che
facciamo, quindi, le dico, è un gran pasticcio quell'articolo lì, mi riservo, poi, di dare
dei dati più precisi, però, in modo molto sintetico io le dico: noi, la nostra
Amministrazione, attraverso l'art. 106/2011 abbiamo autorizzato 7 strutture di media
vendita, di queste 7 due sono sostituzioni, quindi in definitiva possiamo dire che sono 5,
ma diciamo pure che siano 7, di queste 7, dato che la media della loro superficie è circa
1.500 metri, se lei moltiplica 7x1.500 a stima fa 10.500 metri, 10.500 metri tutta
sommata non è neanche la metà di una grande vendita, non è neanche la metà di una
grande vendita. Detto ciò, aggiungo che in questo pacchetto dei 7 dobbiamo aggiungere
le 4 grandi vendite, quelle sì, che abbiamo ereditato tutte e 4 e che le ricordo, sono:
Mirafiori, Botticelli, Regaldi, Westinghouse e se volgiamo possiamo aggiungere anche
il Palazzo del Lavoro, lo lascerei un po' lì perché è ancora un'operazione che sta
andando avanti, credo anche con qualche miglioramento, cosa abbiamo fatto? Ci
sarebbe anche Scalo Vallino, cosa abbiamo fatto in questi casi? Quelle grandi, fuori
dalla Città o comunque sul perimetro, non abbiamo avuto nessuno strumento per
entrarci dentro, salvo Regaldi che sono riuscito ad eliminare un po' le torri e ridurre un
po' l'impatto, diciamo così, residenziale dell'area, per le altre, Vallino per esempio, ma
è ancora in discussione, noi non c'entriamo ancora nulla, non ci sarà una grande
struttura commerciale, ma ci sarà una galleria commerciale con attività molto più
piccole, in una continuità urbanistica che, secondo me, aggiusterà un quadrante della
Città in una situazione molto penosa. Gli altri quadranti di cui ho detto, a parte
Westinghouse, che è commercialmente sbagliato senza né se e né ma, ed è sbagliato e
non l'abbiamo fatto noi, le altre strutture sono molto esterne alla Città, Mirafiori,
Botticelli eccetera, sono strutture che forse andranno ad impattare su altre grandi
strutture economiche commerciali. Quindi, in una lotta tra proposte che sinceramente io
non so definire, sono sicuro, però, che le strutture di media vendita che noi abbiamo
autorizzato non impatteranno sul piccolo commercio, per i luoghi dove sono e per
l'analisi che abbiamo fatto. Ancora, non c'è in previsione nessuna caterva, 11, 10, 20,
niente di tutto ciò, io ho vagamente il sentore che potranno arrivare nell'anno prossimo,
forse, 3 medie vendite, sempre in zone del genere, medie vendite, il che fa sì che le
nostre previsioni di introiti dell'urbanistica, se quest'anno sono stati 44 e accertati
saranno una trentina e me ne dispiaccio per i bilanci, ma in un certo senso me ne
compiaccio perché non abbiamo esagerato con, il prossimo anno saranno intorno sai
20.000.000, quindi è una riduzione. Questo è un po' un vantaggio per la Città, ma mi
chiedo fino a che punto, perché guardate che le uniche attività edilizie che noi abbiamo
portato avanti e in qualche modo sollecitato, sono proprio queste, allora, se il mondo
edilizio non è totalmente fallito, se qualcuno nell'edilizia ancora lavora, e se qualche
cantiere parte, tendenzialmente è perché noi abbiamo agito in questo modo, ma non
solo, vorrei dire anche a Ricca che questa bella frase della "cementificazione" che a me
piace molto, perché il vostro partito, i partiti, diciamo così, della coalizione di destra, di
centrodestra, di centrosinistra che ormai è diventato centrodestra pure quello, hanno
cementificato davvero l'Italia per decenni, ora noi a Torino stiamo prendendo dei
capannoni esistenti, degradati in un modo veramente incredibile, li tiriamo giù e
facciamo nuovamente degli edifici, che hanno sostenibilità energetica, che hanno tetto
verde, che hanno fotovoltaico, che hanno certe volte gli orti urbani sul tetto, che hanno
tutto intorno un'area permeabile, forse Ricca non so se sa bene la differenza tra una
superficie...

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Assessore....

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
No, no, ma non voglio offendere...

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
No, si rivolga alla Presidenza.

MONTANARI Guido (Vice Sindaca)
Allora, Presidente, volevo dire, non a tutti è chiara la differenza tra un'area permeabile e
un'area impermeabile. L'area permeabile è estremamente utile per questa Città, per
assorbile l'acqua di prima pioggia, per rimpinguare le falde eccetera eccetera. Bene, noi
qui, noi abbiamo fatto, adesso vi darò poi i dati definitivi, ma tendenzialmente tra quello
che si poteva fare e quello che abbiamo fatto, c'è uno (inc.) del circa 40%, mi spiego
meglio, queste autorizzazioni, queste 7, potevano tendenzialmente chiedere una certa
superficie in ordine alla Legge 106/2011, ebbene, questa superficie richiedibile, fatta a
100, noi l'abbiamo autorizzata intorno a 60 - 66, okay? Quindi quasi il 40% in meno di
quello che potevano fare. Però queste superfici autorizzate hanno previsto tutte quelle
attenzioni al paesaggio e all'ambiente, che sono esattamente parte del nostro
programma. Quindi, voglio dire, il bilancio di tutto ciò, pure in una situazione di crisi,
di difficoltà eccetera, è stato portato avanti, secondo me, caro Presidente, nel massimo
rispetto dei principi del nostro programma, magari con degli aggiustamenti, certamente
io avrei preferito portare a casa i soldi in un altro modo e non con le strutture di media
vendita, non con i grandi centri commerciali eccetera, però questo è stato fatto, quindi,
io devo dire che sono sostanzialmente, come dire, orgoglioso di quello che abbiamo
fatto in una situazione di crisi grave e di mercato edilizio fermo, che fortunatamente sta
ripartendo, ma sta ripartendo in altri modi, che non sono più la cementificazione, come
dice il Consigliere Ricca, ma sono invece i tetti verdi, le superfici permeabili, tutti i
parcheggi permeabili con gli alberi, cose che non si facevano prima. Sembrano
stupidaggini, ma a me sembra che siano segnali piuttosto importanti, chi si occupa di
energia lo sa meglio di me e quindi chiudo dicendo che, fra l'altro, ricordatevi anche
l'abolizione, l'eliminazione che abbiamo fatto dei PRUSA (fonetico), che hanno tolto
anche lì superfici commerciali in eccesso, e superfici anche da cementificare in eccesso,
e sicuramente, come ha richiamato il Capogruppo Russo noi faremo... Lo Russo,
scusate, noi faremo...Russo, perché è stato anche in Russia recentemente, ma non voleva
essere assolutamente offensivo, noi faremo una revisione del Piano Regolatore che è
andato a mettere meglio a regime tutte queste questioni, contenere lo sviluppo
commerciale in un modo che non ci piace, mantenere le attività produttive, mantenere
soprattutto il verde e le superfici permeabili, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie Assessore. Alle 17.11 dichiaro quindi, chiusi i termini per la presentazione di
ulteriori emendamenti. Ricordo che sono 60 gli emendamenti presentati dalla Lega Nord
alla delibera 4956, riprenderemo la discussione su questa delibera lunedì prossimo,
occasione in cui i Consiglieri Comunali potranno chiedere la parola e continuare il
dibattito in sede di dichiarazione di voto.
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