Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Il punto 24, meccanografico 02501 avente per oggetto "Biblioteche" presentato dal Consigliere Giovara ed altri sono presenti 7 emendamenti. Prego, Consigliere Giovara, ne ha facoltà per 5 minuti. GIOVARA Massimo Grazie, signor Presidente. Questa è una mozione che prende spunto dal lavoro già fatto sulle biblioteche negli anni passati che non sono stati con le mani in mano e stimola un miglioramento del servizio sia dal punto di vista della fruizione da parte di cittadini delle biblioteche, sia su altri punti. E' una mozione abbastanza articolata che ha seguito anche un iter di concertazione e di collaborazione, insieme alle altre forze politiche, insieme anche all'assessorato alla cultura. Ci tengo a far notare anche che questa mozione parte da uno stimolo che arriva direttamente da bibliotecari, persone che lavorano nelle biblioteche. Non sto a leggervi, non voglio tediarvi con il testo che troverete, gli emendamenti che ho presentato in questa sede tendono proprio ad accogliere le proposte che sono state fatte. Purtroppo un punto della mozione, "c'è sempre da imparare dal confronto", non era ricevibile anche se l'intento poteva sembrare molto interessante e intelligente. Il punto è il punto 6 e tendeva a cercare di dare una linea di politica culturale alle acquisizioni delle biblioteche. Questo non è possibile, lo dico al Consigliere che aveva suggerito questa cosa perché, giustamente, le biblioteche devono avere, seguire delle linee guida di carattere generalista. Ma nonostante ciò la mozione invita a potenziare un processo che in parte è già in corso, in cui alcune biblioteche già si differenziano per certi comparti. Sappiamo molto bene che esiste una biblioteca dedicata interamente alla parte musicale, come quella della tesoriera, ma ci sono delle altre biblioteche che, ad esempio, hanno dei reparti specializzati sull'aggiornamento giuridico -giurisprudenziale. Un punto che per me è particolarmente importate è il punto 2, in cui si parla della costituzione di un tavolo di confronto con organizzazioni sindacali e l'Amministrazione comunale per valutare i modi possibili di attuazione del Decreto Legge 6 luglio 2011. Credo che questo sia un decreto che può essere preso in considerazione anche da altri comparti dell'Amministrazione perché prevede che qualunque sacca di risparmio venga individuata dai lavoratori ricade al 50% sull'Amministrazione comunale e viene ripartita su questi stessi lavoratori al restante 50%. Credo che questa sia una buona pratica che incentiva i lavoratori a trovare sacche di risparmio che fa bene a tutti quanti. Quindi in questo caso non è un procedimento win win, ma win win win. Un'altra pratica che potrebbe essere interessante incentivare, abbiamo visto con la mozione della collega Canalis che questo potrebbe essere, potrebbe avere delle ricadute positive per è cittadini è sollecitare un sostegno finanziario da parte delle fondazioni che hanno questo compito, di far ricadere dei contributi in ambito culturale. Direi che questi sono i punti fondamentali, per quanto riguarda tutti gli altri punti sono, come ho detto all'inizio, un incoraggiamento a continuare ad applicare delle buone pratiche al sistema bibliotecario. Credo che ci sia un emendamento da parte del Consigliere Curatella però non so se ha intenzione, grazie…ah sì, si è segnato. Grazie mille. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei, si è iscritto a parlare il Consigliere Curatella, prego. CURATELLA Cataldo Grazie, ringrazio il Consigliere Giovara per aver presentato questa mozione. Il mio emendamento è abbastanza semplice, ne avevamo già parlato in Commissione, perché ritengo che la biblioteca possa essere anche un luogo che permetta, in particolare ai giovani professionisti, a chi non ha una struttura dietro, di poter esercitare la propria attività anche abbattendo i costi, che a volte sono lo scoglio maggiore per un professionista che inizia l'attività, che comunque vuole cercare di portarla avanti senza avere una struttura dietro. Questo semplicemente richiede che si avvii un percorso con gli Enti normatori tecnici, io faccio…porto qui l'esempio dei due nazionali, l'UNI che è l'Ente normatore italiano e il comitato elettrotecnico italiano per fare quello che, ad esempio, fa il Politecnico per gli studenti o di altre situazione che permette di consultare le norme tecniche. Perché oltre alle leggi e ai decreti, a varie circolari ministeriali, varie esplicitazioni che vanno a spiegare come interpretare la norma, molto spesso, anzi ormai sempre, è necessario fare affidamento alle norme tecniche per la realizzazione della propria attività. Norme tecniche che non sono gratuite, sono a pagamento. A volte alcune norme sono anche abbastanza costose e normalmente non è necessario, non è sufficiente un'unica norma, c'è tutto in intero comparto normativo tecnico da consultare. Questo permetterebbe ai giovani professionisti, o comunque ai vari professionisti, che non hanno la possibilità di affrontare dal punto di vista dei costi l'acquisto della norma magari perché è un progetto particolare che richiede solo quella volta una consultazione di poter utilizzare, sfruttare il sistema bibliotecario torinese per poter fare la consultazione e quindi far diventare la biblioteca anche un luogo di lavoro per i professionisti o chi si avvicina alla professione. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei, non ho nessun altro… Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Vorrei intervenire per dire che non c'è insomma, il voto favorevole alla mozione che condivido nelle premesse e nella parte di impegna. Mi permetto di aggiungere un paio considerazioni: la prima, abbiamo già avuto modi di parlare anche in Commissione, anche con l'Assessore, quella comunque di potere però garantite le risorse che io avevo apprezzato, seppur limitate, erano state messe nel Bilancio preventivo su quest'anno, ahimè sono state già ridotte del 50% però almeno avere la garanzia che quanto sia residuale sia effettivamente allocato per le spese (inc), cioè iniziare a riprendere, a ricostituire il patrimoni librario che avuto un gap ormai di più di 2 anni in cui non sono stati più acquistati testi. Anche il servizio legato alle riviste è rimasto solo per quelle…è stato limitato, insomma, c'è tutto un patrimonio di media all'interno delle biblioteche, a livello di emeroteche anche che andrebbe ripristinato. Ricordiamoci sempre che interrompere un tipo di servizio quale quello della fruizione di libri, della fornitura di libri non è come un altro tipo di servizi, per cui se lo interrompo lo posso poi riprendere, qui invece ho da colmare un buco, una lacuna che ovviamente non può essere dimenticata, non è che si può dire: io, due anni, tutte quelle che sono state le nuove edizioni non me le sono dimenticate. L'altro aspetto era questo: mi è sembrato molto importante, anche forse se ne è parlato in sede di Commissione individuare appunto per quanto riguarda la biblioteca come presidio culturale, ma anche proprio di possibilità di socialità all'interno dei quartieri, pensiamo a quello che è l'enorme significato soprattutto nelle zone più periferiche e soprattutto, come veniva richiamato prima, in un'ottica di un concetto di rete, quindi anche in questo mi piacerebbe capire in che misura noi riusciamo come biblioteche civiche torinesi ad agire all'interno dello (inc), so che ci sono stati già una seri di colloqui, però gradire che poi dedicassimo anche una Commissione specifica a capire qual è il percorso che si sta attuando. In questo senso anche poter audire effettivamente i rappresentanti dei lavoratori, delle RSU, sia per quel che riguarda la possibilità di applicare quanto viene previsto che sarebbe un elemento virtuoso nella parte di impegna, proprio per far sì che ci siano questi risparmi e che possano anche essere in qualche modo devolti, devoluti, insomma, di cui possono beneficiare anche i lavoratori, ma anche per capire proprio dai lavoratori quali siano le loro percezioni dei margini di miglioramento del tipo di servizi che le biblioteche offrono. In questo senso bisogna anche pensare che proprio anche l'involucro, lo spazio fisico che ospita la biblioteca deve essere visto in un concetto evolutivo, di migliore funzionalità che questo può offrire, sempre facendo i conti con le difficoltà economiche che abbiamo, però credo che anche, ancora una volta il tema che abbiamo in sviluppo, che è quello della variante urbanistica, non possa esimersi da valutare anche in che misura la biblioteca può anche essere rivisitata come spazio di socialità. Quanto viene richiesto dal Consigliere Curatella nel suo emendamento, che io condivido, potrebbe essere anche l'occasioni di pensare addirittura come la biblioteca possa anche aprire degli spazi che contaminano magari la possibilità di individuare all'interno dei suoi spazi fisici delle zone dove ci possa essere delle forme di coworking, così come viene utilizzata molto per lo studio la biblioteca civica da parte degli studenti. Allora sicuramente sono tutte attività che tra di loro, laddove vengono erogati una serie di servizi, comunque si possono tra loro contaminare, si possono accrescere molto il livello di impatto che questi luoghi hanno. E quindi in questo senso vorrei che potessimo fare una riflessione, avviare una riflessione anche proprio sul migliore utilizzo e come possa evolvere anche lo spazio fisico che questi luoghi deve contenere. Quindi, io ringrazio chi ha presentato la mozione, la condivido, vorrei però che potessimo approfondire, e spero che ci sia anche la possibilità anche della Commissione cultura il tema, magari capendo bene come si può lavorare in rete con il sistema bibliotecario dell'area metropolitana e come eventualmente questo possa avere anche delle ripercussioni per quel che riguarda appunto lo sviluppo della variante urbanistica. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Capogruppo Tresso, io non ho nessun altro iscritto a parlare, se il Consigliere Giovara è d'accordo voterei la mozione con il testo coordinato. Sì. Pongo in votazione la mozione con il testo coordinato, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i Consiglieri hanno votato dichiaro chiusa la votazione. Presenti 28, favorevoli 28, dichiaro la mozione approvata. |