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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Ottobre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 33
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03908
PIANO DI INTERVENTI RICHIESTO DALLA CORTE DEI CONTI - SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. APPROVAZIONE.
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie Presidente, io se nessun Consigliere richiede nuovamente l'illustrazione non la
illustrerei vista che sono andata personalmente in Commissione, lascerei spazio al
dibattito poi replico alla fine se nessuno si oppone, sennò la reillustro ma l'ho già fatto
due volte in Commissione.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie Presidente, certo che parlare ai banchi semi vuoti della Minoranza, non c'è il
centro destra, ringrazio il Consigliere Tresso, la Consigliera Artesio e il Consigliere
Lavolta, al posto di Lo Russo, ma è Lavolta, sono presenti ma mi viene anche un po'
difficile ovviamente rispondere a tutta una serie di questioni che tra l'altro sono state già
discusse in Commissione. Lo trovo anch'io una forma di non rispetto nei confronti delle
istituzioni di questa Città ma non perché…insomma un'assenza può capitare, ma perché
questo è oggettivamente un atto fondamentale per la Città. Si può condividerlo o non
condividerlo, condividere o non condividere, ma credo che sia inaccettabile non avere il
coraggio e la forza di non essere qui ed esprimere un voto che comunque rimarrà agli
atti della storia di chi arriverà dopo di noi. Noi abbiamo fatto una scelta, in ragione, tutti
i Consiglieri che sono intervenuti in Maggioranza hanno detto bene, anch'io non sono
felice di portare una delibera di questo genere in Aula. Anch'io vorrei poter parlare di
investimenti e parlare magari di grande risorse che arriveranno, però il contesto che noi
abbiamo davanti e io non voglio mettermi a fare dibattito politico sul passato perché
non è questo il punto, il contesto che abbiamo davanti è sostanzialmente un quadro che
prevede due scelte, non esiste la terza. Tertium non datur, non esiste. Sono due. O
presentiamo un piano di interventi che tra l'altro abbiamo avuto pochissimo tempo per
elaborare, perché chi oggi viene qui e ci dice non ci sono gli approfondimenti, non ci
sono i dettagli, come per altro ho detto in Commissione, dovrebbe avere l'onestà
intellettuale per capire che in 90 giorni, circa, adesso vado a memoria, è un po'
complicato riuscire a portare un dettaglio di ristrutturazione di tutti i servizi in un'ottica
quadriennale. E chiunque ha avuto responsabilità di governo ma anche di opposizione
sa benissimo cosa significa fare un piano del genere, entrando nei dettagli e che è
impossibile farlo in 90 giorni. Quindi il voto di oggi, a cui più Consiglieri di
Maggioranza hanno richiamato le Minoranze a un senso di responsabilità, significa oggi
dire: proviamo a fare il piano di rientro oppure coscientemente non siamo d'accordo e
andiamo in predissesto. Perché questo è il quadro, poi se qualcuno non vuole assumersi
la responsabilità non se l'assuma, ma è oggettivamente così. E non lo dice Chiara
Appendino in cui tranquillamente qualcuno non può credere ma lo dice la delibera della
Corte dei Conti. Quindi noi che cosa abbiamo fatto in questi pochi giorni, in questi
pochi mesi, è un lavoro che tra l'altro è stato già iniziato nei famosi 500 giorni visto che
oggi è il giorno dei 500 giorni, abbiamo iniziato a lavorare sulla discussione delle
entrate, abbiamo raccolto tutta una serie di critiche che erano ferme da tantissimi anni in
(inc). Abbiamo potenziato SORIS e tutto quello che è la discussione, ma perché? Perché
è evidente, quando mi si viene a dire prima che in questi 500 giorni noi abbiamo
peggiorato la situazione è evidente esattamente il contrario. Prendiamo i dati della
tesoreria, prendiamo i dati della capacità di incassare di cui abbiamo parlato più volte in
Commissione. Cioè il Comune si regge e si reggerà se noi riusciamo a fare
sostanzialmente quello che è previsto nel piano di rientro. 1) migliorare la nostra
capacità di riscossione per non creare più una montagna di residui come quella che ci
siamo trovati; 2) migliorare ovviamente la capacità di riscuotere quello che è già nei
residui e quindi ridurre i residui attualmente in Bilancio, perché noi dobbiamo sempre
ricordare che noi abbiamo residui in competenza che vengono generati durante l'anno e
non dobbiamo più crearne, è impossibile non crearne, però dobbiamo diminuirli, e in
più dobbiamo andare a riscuotere quello che c'è già in bilancio nei residui per
recuperare dal punto di vista della liquidità; ultimo tema è la liquidità, quante volte
abbiamo parlato in quest'Aula dell'utilizzo dell'anticipazione di tesoreria, dell'utilizzo
della questione dell'indebitamento, non voglio riprendere tutte queste questioni. Ma la
crisi di liquidità della Città di Torino è una crisi di liquidità forte che non è paragonabile
agli altri comuni d'Italia. Non è paragonabile agli altri comuni d'Italia. Né Milano, né
Roma, né Napoli. Questo bisogna dirlo chiaramente perché sennò non raccontiamo la
realtà. Quindi per prima fonte di sopravvivenza in questa Città è la capacità, ribadisco,
di riscossione e quindi di intervenire sulla propria capacità di avere liquidità, e non è
divertente perché questa Giunta non si diverte a riprendere il tema degli avvisi bonari, di
andare a recuperare le entrate. Non si diverte, no. Però si assume quella responsabilità,
perché dalla nostra capacità di riscuotere, con le imposte e con le tasse che sono dovute,
dipende l'equilibrio generale della comunità. Secondo tema, spesa corrente. Sarebbe
molto bello aumentare la spesa, ma non è così. E nei quattro anni noi non possiamo più
immaginare di avere un equilibrio che non è strutturale, che cosa significa? Ridisegnare
i servizi, cosa significa? Affrontare una sfida complessa, molto complessa, da cui però
dipende il futuro della Città. Quindi gli assessorati, la Maggioranza, i Consiglieri di
Minoranza, chiunque vorrà discutere con noi di come ridisegnare i servizi, la porta sarà
sempre aperta, degli Assessori, del Sindaco, delle Commissioni, non ho dubbi. Però lo
spirito deve essere questo. Perché se ci venite qui a dire che non bisogna tagliare la
spesa corrente, che non bisogna dismettere, che dobbiamo fare cose irrealizzabili
parliamo del nulla. Io ribadisco, l'ho detto in Commissione, lo dico anche qua in Aula
che la nostra porta sarà sempre aperta a chi vuole ragionare con noi sul ridisegno dei
servizi, perché il ridisegno dei servizi se riusciamo a farlo bene significa riuscire a
garantire dei servizi con minori risorse. E garantire i servizi essenziali. Se non ci
riusciamo, se non ci riusciamo, ovviamente, chi viene danneggiata è la nostra comunità.
Terzo tema, le dismissioni. Ne abbiamo già discusso in Aula, quindi non rientro
ovviamente. Quarto tema, e qui è il tema della responsabilità e su questo chiudo,
qualcuno dice, mi spiace che sia andato via il Consigliere Morano, predissesto.
Guardate che per me personalmente, e per molti Consiglieri di Maggioranza che oggi
votano questa delibera sarà stato molto più semplice, molto più semplice perché noi
scaricavamo le responsabilità politica, invece noi abbiamo fatto una scelta coraggiosa, e
lo rivendicherò, rivendicherò ogni giorno anche quando porteremo i tagli in quest'Aula.
Noi abbiamo scelto di utilizzare quel poco margine politico che ci rimane, perché
andiamo in piano di intervento e non in predissesto per decidere dove tagliare. Voi
direte che bello fare il Sindaco che taglia, no, non è bello, ma noi ci assumiamo questa
responsabilità oggi, di utilizzare quel margine politico per andare in equilibrio
strutturale che faccia sì che i tagli che noi facciamo siano meno dannosi per la nostra
comunità. La questione del rapporto, che diceva la Capogruppo Artesio tra Enti Locali e
Governo, io sono assolutamente d'accordo su quanto lei ha detto, tant'è che invito per
altro tutte le forze politiche, in particolare il PD, visto che è al governo del Paese a
prendere una posizione netta su quelli che sono gli emendamenti ANCI che sta portando
avanti il Presidente Decaro, su cui anche noi stiamo lavorando, ad esempio di non
aumentare FCDE del prossimo anno, ad esempio di andare a dare più risorse ai comuni,
ad esempio che FCDE come accantonato possa dare margine, maggior margine di
manovra ai comuni e quindi abbia un maggior impatto sulla spesa, faccio solo un
esempio: se noi non dovessimo, se il Governo dovesse approvare, a maggioranza,
dovesse approvare l'emendamento che non prevede più l'aumento dell'FCDE che è
stato protocollato da ANCI, noi prossimo anno avremo un risparmi di 15 milioni di
euro. Circa. Allora mi aspetto che chi è qui oggi, (inc) sì un minor taglio ovviamente di
15 milioni circa, faccio un esempio così, ma chi oggi rivendica un giusto rapporto tra
Enti Locali e Governo che deve essere rivisto perché non è pensabile che continuino ad
essere gli Enti Locali a sopperire alla mancanza di risorse statali, beh chi è qui oggi
faccia questa battaglia, che è trasversale perché da questa battaglia dipende l'esito di
molti comuni, non solo del Comune di Torino, come giustamente diceva la Consigliera
Artesio. Ci sono iniziative che ANCI sta portando avanti, bisogna vedere se il Governo
è sordo oppure no. Bisogna vedere il governo che cosa farà e la finanziaria è oggi.
Quindi io spero e auspico che oggi giustamente con la questione del rapporto tra Enti
Locali e Governo questa battaglia la faccia in modo trasversale perché credo che
appartenga davvero a tutti coloro che sono seduti qui oggi e tutti coloro che seduti qui
oggi hanno la responsabilità di mantenere quel collegamento con la comunità locale che
spesso si perde a livello più ampio, più alto, istituzionale. Anch'io invito le Minoranze a
riflettere su cosa significa non votare oggi questo atto perché non votare questo atto
oggi vuol dire assumersi la responsabilità che è meglio andare in predissesto perché non
esiste una terza via. Da oggi a dicembre noi lavoreremo ovviamente su quello che dovrà
essere il bilancio di previsione, che dovrà attuare questo piano di rientro e ribadisco, chi
vorrà contribuire è ben accetto da parte della Giunta nel ridisegno dei modelli. In ultimo
voglio ringraziare la Maggioranza perché so bene, la nostra Maggioranza, quanto sia
stato difficile e quanto sarà difficile nei prossimi mesi e credo che assumersi la
responsabilità di governare una Città ed essere Consigliere comunale di maggioranza in
queste condizioni sia forse una delle cose più difficile che possa capitare, e quindi io vi
ringrazio, e dico, rispondo a chi per altro a riconfermato la fiducia in questa Giunta che
da parte nostra il tentativo sarà sempre di tutelare le fasce più deboli. E la scelta di
andare in piano di rientro e non in predissesto è per tutelare le fasce più deboli. L'ho
detto più volte in Commissione quali sono le differenze: non rientro, noi ci assumiamo
l'onere politico di fare dei tagli per tutelare le fasce più deboli perché il predissesto non
ci avrebbe permesso ad esempio di mantenere la questione dell'ISEE, avremmo dovuto
togliere obbligatoriamente tutte le agevolazioni, avremmo dovuto tagliare
obbligatoriamente il 25% tutto quello che riguarda sostanzialmente gli enti, il
trasferimento agli enti, eccetera, eccetera. Così noi ci assumiamo la responsabilità di
dove tagliare, difficile, sì, ma io credo l'unica risposta responsabile, corretta che
possiamo dare alla nostra comunità. Grazie.

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