| Interventi |
| TEVERE Carlotta Grazie, Presidente. Prima di qualsiasi considerazione di merito, ci tenevo a dire che la Relazione allegata alla mozione in discussione oggi, mi trova concorde su un unico punto, e cito testualmente: “le riunioni si sono svolte con regolarità contraddistinte da un clima di piena collaborazione, senza peraltro rinunciare a una costante dialettica interna.” Partendo da tale assunto, mi dispiaccio che non si sia riusciti ad elaborare una Relazione condivisa. Invero, la richiesta di proroga, e qui cito testualmente dalla Relazione redatta dalle minoranze, della data di chiusura dei lavori della Commissione, dal 7 luglio 2017 al 21 luglio 2017, si è resa necessaria per consentire, al termine delle audizioni, di esaminare e riordinare il materiale acquisito ed al fine di procedere alla stesura della presente relazione finale, quindi dal 7 al 21 giugno, la proroga era motivata su questa necessità di tempi. Tutto vero, tranne il fatto che il 21 luglio il Presidente della Commissione, ai sensi dell’articolo 75 del Regolamento del Consiglio Comunale, avrebbe dovuto sottoporre al voto della Commissione una Relazione, non dunque quella che è in discussione oggi, ma avrebbe dovuto presentarla all’epoca. Una Relazione presentata dal Presidente, che avrebbe potuto essere emendata, visti comunque i rapporti di collaborazione e che hanno contraddistinto comunque i lavori della Commissione, emendata dalla Commissione stessa e poi votata. Così non è stato. Devo dare atto della mole di materiale raccolto durante le audizioni, benché materiale, ribadisco, parziale, ma non si comprende, almeno non comprendo io, come dal 7 al 21 luglio non sia stato possibile stendere una Relazione e infatti nella seduta del 21, che è l’ultima seduta della Commissione, il Presidente dichiarava di non aver avuto il tempo di redigerla, mentre dal 21 al 31 luglio, che è la data di deposito di questa mozione in discussione oggi, il presentatore dell’atto, che appartiene peraltro allo stesso Gruppo Consiliare del Presidente, fosse riuscito magicamente a redigerla. Fatta questa breve premessa procedurale, ovviamente riprendo tutti i concetti già esposti dai colleghi che mi hanno preceduto, e debbo rilevare che la mozione non ci trova concordi sull’impegno che viene chiesto alla Sindaca, ma soprattutto nel contenuto della Relazione stessa, pervasa come anche già detto dalla Consigliera Sganga, di considerazioni valutative, a pagina 10 ce n’è una emblematica che ha ripetuto la stessa Consigliera, ma che se volete riprendo, eccola, approssimazioni, omissioni deresponsabilizzazioni, scaricabarile, che ha caratterizzato l’intera vicenda, questa è una valutazione che non deve essere posta in una Relazione che doveva essere invece solo tecnica. Tutte... e questa è solo una delle tante che ci sono, ma l’avete sentito perché il Consigliere Lo Russo l’ha letta la Relazione, tutte queste considerazioni valutative secondo me vanno un po’ a snaturare completamente l’intento perseguito, ovvero come più volte esplicitato a verbale dal Presidente durante le audizioni, cercare di capire, sulla base delle informazioni raccolte, cosa non abbia funzionato e segnalarlo, però queste segnalazioni devono essere fatte senza dare giudizi, che comunque non ci competono, perché non siamo noi a dover puntare il dito sull’uno o sull’altro funzionario comunale, senza considerare. ovviamente, che tutta la vicenda è tutt’ora al vaglio della Magistratura e non è difficile comprendere come tale circostanza abbia notevolmente influito sull’andamento dei lavori e qui di nuovo mi riallaccio a quello che ha detto la Consigliera Sganga, documentazione che non è pervenuta all’attenzione della Commissione. Nella mozione si legge, che la Commissione è nata per, cito di nuovo testualmente: “accertare eventuali responsabilità in capo all’Amministrazione Comunale in ordine ai tragici fatti del 3 giugno”. Tale affermazione non è corretta, in quanto la Commissione non è organo che possa accettare responsabilità, ma come correttamente indicato nella delibera istitutiva, la Commissione di Indagine, ha il compito di verificare fatti e comportamenti, acquisire atti e provvedimenti degli organi del Comune, le responsabili degli uffici e dei servizi, dei rappresentanti del Comune nell’Ente Consorzio Turismo Torino, gran parte di queste cose, ribadisco, non abbiamo potuto farle perché secretate dalla Procura. Quindi, le responsabilità le lasciamo da parte perché saranno accertate dagli organi competenti. Oltre alla mozione, in generale, l’impegno ovviamente non ci trova concordi e rileggendo la Relazione, quello che mi è saltato all’occhio e che mi viene da chiedere al Presidente che ha sottoscritto la Relazione e agli altri relatori, se siano disposti ad assumersi la responsabilità di rispondere alla domanda formulata a pagina 10, che leggo di nuovo: “la tragedia di piazza San Carlo si poteva evitare?”. Alla luce delle considerazioni esposte nella medesima Relazione, attendo di conoscere la risposta sulla base delle parziali informazioni che sono state acquisite. Come già detto dalla Consigliera, molti documenti sono stati per ovvie ragioni secretati dalla Procura e molte delle domande formulate agli auditi, non hanno potuto avere risposta, perché sottoposta al segreto istruttorio. Mi chiedo dunque, come si possa affermare di avere raccolto materiale sufficiente per giungere a conclusioni oggettive e credibili. Il Consigliere Lo Russo aveva detto prima a verbale, che è stato un lavoro attento e documentato, documentato ma solo parzialmente, lo sa benissimo anche lei, perché la maggior parte dei documenti non li abbiamo potuti vedere, sia nostri, sia interni del Comune, tantomeno quelli dell’Ente Turismo Torino, tantomeno quelli sottoposti, cioè, che sono oggetto proprio di attività di indagine, no?. Al Consigliere Tresso, che dice: “che meraviglia che il Movimento 5 Stelle non dica la verità ai cittadini, ma noi, no, che il Movimento 5 Stelle dice: “ah, ma sì, abbiamo fatto la Commissione, ma non è servita a niente”, ma noi non stiamo dicendo questo, non stiamo dicendo che la Commissione non è servita a niente, però non vogliamo nemmeno far passare verità che non sono verità totali, non vogliamo dare ai cittadini verità parziali o..., noi aspettiamo di avere la verità reale, cosa che non è venuta fuori dalla Commissione, e che comunque non è contenuta in questa Relazione, perché di nuovo, anche qui, tutti i fatti citati, sono tutte valutazioni parziali, perché molte cose non sono state nemmeno approfondite. Grazie. |