Interventi |
CANALIS Monica (Consigliera) Cioè, per la prima volta nella città di Torino noi abbiamo un'occupazione abusiva di alloggi ATC che dura più di un anno. Oggi, Assessora, lei lo certifica questa volta dicendo la verità a differenza da quanto è avvenuto nella Commissione del 18 aprile scorso, in cui ci aveva garantito che entro il 30 aprile questi alloggi, più di 10, sarebbero stati liberati e invece questo non è accaduto. No, non ho finito chiaramente. A me risulta che oggi non siano quattro gli alloggi ancora occupati, ma siano cinque, di cui due occupati peraltro da nuclei non residenti a Torino, quindi che non avrebbero comunque neanche diritto di essere inseriti nelle graduatorie torinesi, quindi che compiono un doppio sopruso. Allora, io mi chiedo, quale modello operativo avete in mente per questo tipo di situazioni che si stanno moltiplicando a raffica, non soltanto Falchera, ma anche in altre parti della città? Quale modello operativo avete in mente. Dopo il pensionamento di Drovetti il nucleo della Polizia Municipale che si occupava di intervenire tempestivamente in occasione di occupazione non è più stato costituito, si è sciolto, quindi manca all'interno dell'organizzazione comunale una struttura che possa essere mobilitata velocemente per impedire che questo tipo di problemi si ingrossino e perdurino per così tanti mesi. Io non voglio che Torino si allinei ad altre grandi città italiane che devono convivere con il problema delle occupazioni abusive; io voglio che Torino continui ad essere una città virtuosa con una buona pratica di soluzione pratica di questo tipo di occupazioni. Allora mi chiedo, Assessora, come intende voltare pagine rispetto a questi 14 mesi, porre fine a questa inerzia? Perché ad un certo punto non è che ci si può fidare cecamente quando le persone ci promettono di liberare gli alloggi e poi non lo fanno e magari non accettano neanche le progettualità sociali che noi proponiamo. Bisogna dare ordine allo sgombero! ad un certo punto molto dolorosamente, ma bisogna farlo perché queste persone stanno togliendo la casa alle altre nella loro stessa difficoltà, magari anche loro con minori, che però pazientemente attendono il loro turno nelle graduatorie. Allora, mi chiedo veramente che cosa intendete fare. È stato chiesto, in questi 14 mesi, lo sgombero? almeno per quelle famiglie che con grande resistenza si rifiutano di accettare un percorso, un accompagnamento? Mi risponda proprio sì, no, è stato chiesto, oppure no. E in ogni caso io chiedo che questo atto nuovamente venga mandato in Commissione, chiedo davvero, Presidente, che non sia discusso dopo 4 mesi dalla richiesta come è accaduto la scorsa volta, perché la nostra prima richiesta di chiarimenti risale al 12 ottobre, l'abbiamo discusso in aula il 4 dicembre ed è finita in Commissione il 18 aprile, più di 4 mesi dopo. Ma allora quando dite che l'emergenza abitativa è un'urgenza nelle vostre priorità amministrative vuol dire anche che è un'urgenza nella discussione, nella condivisione con le minoranze, non può essere rinviata per più di 4 mesi la discussione in Commissione, ho dovuto scrivere tre e-mail perché non bastava chiederlo a verbale. Allora, per me è una priorità la casa ed è un tema talmente delicato che va gestito nella massima trasparenza fornendo i dati corretti e nei tempi dovuti. Allora chiedo che vada in Commissione, chiedo che non vada in Commissione a Natale, ma possibilmente entro la prima metà di settembre; chiedo un po' più di severità perché a volte le politiche sociali hanno maggiore impatto positivo sulla popolazione anche se c'è qualche regola in più e infine chiedo che lei mi dia, per cortesia, il testo di quello che mi ha detto. |