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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2017-02261
"OCCUPAZIONE ABUSIVA DI ALLOGGI ATC - CHIARIMENTI" PRESENTATA IN DATA 12 GIUGNO 2017 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
CANALIS Monica (Consigliera)
Cioè, per la prima volta nella città di Torino noi abbiamo un'occupazione abusiva di
alloggi ATC che dura più di un anno. Oggi, Assessora, lei lo certifica questa volta
dicendo la verità a differenza da quanto è avvenuto nella Commissione del 18 aprile
scorso, in cui ci aveva garantito che entro il 30 aprile questi alloggi, più di 10, sarebbero
stati liberati e invece questo non è accaduto. No, non ho finito chiaramente. A me risulta
che oggi non siano quattro gli alloggi ancora occupati, ma siano cinque, di cui due
occupati peraltro da nuclei non residenti a Torino, quindi che non avrebbero comunque
neanche diritto di essere inseriti nelle graduatorie torinesi, quindi che compiono un
doppio sopruso. Allora, io mi chiedo, quale modello operativo avete in mente per questo
tipo di situazioni che si stanno moltiplicando a raffica, non soltanto Falchera, ma anche
in altre parti della città? Quale modello operativo avete in mente. Dopo il
pensionamento di Drovetti il nucleo della Polizia Municipale che si occupava di
intervenire tempestivamente in occasione di occupazione non è più stato costituito, si è
sciolto, quindi manca all'interno dell'organizzazione comunale una struttura che possa
essere mobilitata velocemente per impedire che questo tipo di problemi si ingrossino e
perdurino per così tanti mesi. Io non voglio che Torino si allinei ad altre grandi città
italiane che devono convivere con il problema delle occupazioni abusive; io voglio che
Torino continui ad essere una città virtuosa con una buona pratica di soluzione pratica di
questo tipo di occupazioni. Allora mi chiedo, Assessora, come intende voltare pagine
rispetto a questi 14 mesi, porre fine a questa inerzia? Perché ad un certo punto non è che
ci si può fidare cecamente quando le persone ci promettono di liberare gli alloggi e poi
non lo fanno e magari non accettano neanche le progettualità sociali che noi
proponiamo. Bisogna dare ordine allo sgombero! ad un certo punto molto
dolorosamente, ma bisogna farlo perché queste persone stanno togliendo la casa alle
altre nella loro stessa difficoltà, magari anche loro con minori, che però pazientemente
attendono il loro turno nelle graduatorie. Allora, mi chiedo veramente che cosa
intendete fare. È stato chiesto, in questi 14 mesi, lo sgombero? almeno per quelle
famiglie che con grande resistenza si rifiutano di accettare un percorso, un
accompagnamento? Mi risponda proprio sì, no, è stato chiesto, oppure no. E in ogni
caso io chiedo che questo atto nuovamente venga mandato in Commissione, chiedo
davvero, Presidente, che non sia discusso dopo 4 mesi dalla richiesta come è accaduto la
scorsa volta, perché la nostra prima richiesta di chiarimenti risale al 12 ottobre,
l'abbiamo discusso in aula il 4 dicembre ed è finita in Commissione il 18 aprile, più di 4
mesi dopo. Ma allora quando dite che l'emergenza abitativa è un'urgenza nelle vostre
priorità amministrative vuol dire anche che è un'urgenza nella discussione, nella
condivisione con le minoranze, non può essere rinviata per più di 4 mesi la discussione
in Commissione, ho dovuto scrivere tre e-mail perché non bastava chiederlo a verbale.
Allora, per me è una priorità la casa ed è un tema talmente delicato che va gestito nella
massima trasparenza fornendo i dati corretti e nei tempi dovuti. Allora chiedo che vada
in Commissione, chiedo che non vada in Commissione a Natale, ma possibilmente entro
la prima metà di settembre; chiedo un po' più di severità perché a volte le politiche
sociali hanno maggiore impatto positivo sulla popolazione anche se c'è qualche regola
in più e infine chiedo che lei mi dia, per cortesia, il testo di quello che mi ha detto.

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