Interventi |
SCHELLINO Sonia (Assessora) Grazie. Buongiorno. Allora, questa iniziativa è stata promossa da un gruppo di Consiglieri ed è stata portata avanti prevalentemente dal Gabinetto del Sindaco e il nostro Assessorato ovviamente ha visionato e ha approvato il materiale. È stata una comunicazione sulla destinazione del 5 per mille a favore delle attività sociali svolte dal Comune di Torino; il Gabinetto del Sindaco ha curato la redazione del testo del pieghevole, il coordinamento con l'Ufficio Grafico per l'ideazione e la realizzazione grafica, la definizione realizzazione del piano di comunicazione, il tutto è stato fatto utilizzando pochi strumenti, locandina pieghevole e minimizzando i costi avvalendosi prevalentemente di risorse interne e canali social. La distribuzione tra l'altro è stata fatta attraverso la rete dei servizi interna al Comune. L'intento non era quello di mettersi naturalmente in concorrenza con le attività del terzo settore, cosa che sarebbe profondamente anche scorretta da parte di un Ente Pubblico, quanto di sensibilizzare sulla possibilità di donare anche all'Ente Pubblico. Io personalmente, per quel po' che conosco questo mercato, e un pochino lo conosco, credo che non ci sia un grosso rischio di spiazzamento da parte dell'Ente Pubblico nei confronti delle istituzioni di Terzo Settore, a meno che venga fatta una campagna massiccia e aggressiva, cosa che non è assolutamente stata fatta. Il solo ricordare che una delle possibilità di scelta in sede di denuncia dei redditi è quella di donare all'Ente Pubblico di residenza se fatta in modo abbastanza soft come in questo caso, credo possa moltiplicare la quantità di donazioni e non appunto effettuare uno spiazzamento del mercato. Molte persone non sanno che è possibile donare anche al Comune di residenza e l'obbiettivo di questa campagna era quello di intercettare le persone che proprio non mettono quella crocetta, non quelle che la metterebbero su altri spazi del modulo, quindi aumentare le donazioni e non toglierle ad altri enti. SCHELLINO Sonia (Assessora) Allora, no, non sono completamente d'accordo nel senso che per quello che conosco questo mercato del Terzo Settore, mi permetto in questo di chiamarlo mercato anche se sono ben consapevole che non lo è, davvero sono convinta che chi ha un'associazione di volontariato o un'associazione qualsiasi a cui è fidelizzato non cambierà mai questa scelta per dare i soldi al Comune, ma davvero al Comune la gente non è così contenta perché scatta proprio quel meccanismo che diceva il Consigliere "paghiamo già le tasse". Questa è una scelta che è stata fatta per ricordare che esiste anche questa possibilità, ma sono davvero convinta che un effetto spiazzamento non ci sia, andremo poi purtroppo come avete detto ci vogliono 3 anni per riuscire a capire se c'è stata una differenza rispetto agli anni precedenti, quindi ci vorrà un po' di tempo per verificarlo. Io credo che non ci sia stata una grandissima differenza, perché le persone che hanno un'associazione di riferimento continuano a dare a quella, prova ne è il fatto che nonostante tutte le campagne che vengono ogni anno fatte, giustamente, a favore delle piccole associazioni siano sempre le grandi associazioni che fanno la parte del leone in Italia e questo lo critichiamo un po' tutti quelli che lavorano nel mondo del Terzo Settore perché lo critichiamo, insomma lo osserviamo, lo sottolineiamo. Vorrei invece accogliere l'idea che ha dato la Consigliera Tisi e che ha rilanciato anche lei, Magliano, fare una campagna di informazione insieme alle associazioni che lavorano a livello locale, forse questo potrebbe per l'anno prossimo essere un modo di lavorare insieme per aumentare davvero la quantità di donazioni, farlo magari insieme al Centro del Servizio per il Volontariato o insieme ad altri enti che sono parte di..., che sono rappresentanza di queste associazioni, questo sì, lasciando la libertà di decidere a chi dare e senza..., se io lavorassi come ho lavorato per un'istituzione privata, una proposta che feci in passato all'istituzione per cui lavoravo, questo, come Comune, non potrei ovviamente farlo, perché non facciamo una campagna dicendo dai alle associazioni che lavorano con noi, dai a quelli che fanno massa critica insieme a noi per dare qualcosa: questo come Comune non potrei farlo perché le associazioni che lavorano sul territorio del Comune, sia che siano partner occasionali o meno con il Comune o sia che non lo siano devono avere gli stessi diritti, però anche se non fatta così possiamo invece pensare ad una campagna che dica "ricordati che esiste quest'opportunità", l'opportunità può essere quella di dare alle associazioni, quelle che lavorano con l'Ente Pubblico o quelle che lavorano in modo autonomo, soprattutto magari quelle piccole e in questo sì, me la sentirei di dire quelle che sono già molto forti possiamo anche, magari per un anno, lasciarle perdere e dare a quelle un pochino più piccole e dire anche il Comune è una possibilità, tanto poi il Comune lavora con queste associazioni. Sono davvero convinta che chi crede nell'associazionismo, nel volontariato neanche per idea cambia la sua intenzione, al massimo chi non metteva quella crocetta e non crede nel Terzo Settore dice: "Vabbè, c'è anche il Comune" e la mette lì, quindi quello che si deve cercare di fare è un effetto moltiplicatore, non un effetto di sostituzione perché come ho detto all'esordio sarebbe proceduralmente sbagliato. |