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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 20
INTERPELLANZA 2017-02141
"DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE (MECC. 2017 02099/131)" PRESENTATA IN DATA 5 GIUGNO 2017 - PRIMO FIRMATARIO MORANO.
Interventi
MORANO Alberto
Devo dire, Assessore, che sono abbastanza stanco di occuparmi di questa vicenda del
Cacao, ma non ne riuscite a fare una giusta nemmeno se vi impegnate. Allora, nella
delibera di Giunta voi precisate che non vi è dubbio che la condotta complessiva dei
concessionari avrebbe comunque dovuto modularsi diversamente, tenendo informata la
città di ogni intenzione di intervenire in manutenzione sull'immobile chiedendo le
dovute autorizzazione, ciò solo basta per ritenere non accoglibile l'istanza di rinnovo.
Allora io mi chiedo e le chiedo, dove sta l'indirizzo politico? L'indirizzo politico sta
nell'affidare la custodia ad un operatore che ha infranto la legge? È questo l'interesse
della Città? Perché, vede, nessun dirigente del Comune di Torino, saggiamente, aveva
voluto firmare il rinnovo della concessione o il mancato rinnovo della concessione,
configurandosi detto atto, se era il rinnovo, con una palese ipotesi di abuso di ufficio e
allora è molto sorprendente che la Giunta con una delibera imbarazzante innanzitutto
abbia assunto una delibera che ha contenuto gestionale e non di indirizzo eccedendo
quindi il potere sospettante, in un secondo luogo abbia affidato ad un soggetto che ha
posto in essere abusi con rilevanza penale la custodia di un bene pubblico; in terzo
luogo, con motivazioni contraddittorie ed illogiche, abbia deciso di sostenere che tutto
ciò era nell'interesse della città perché c'è un interesse alla tutela dell'ordine pubblico a
custodire il bene, l'interesse all'ordine pubblico sarebbe quello di evitare che il locale
ecceda di 2.000 persone ogni seduta la capienza? Ma questo non mi interessa. Ma
ancora più sorprendenti sono i tempi delle operazioni, soprattutto se si pensa alla
normale lentezza degli uffici del Comune a rispondere ad istanze dei cittadini perché in
un solo giorno è stata assunta la delibera di Giunta, la Commissione di Vigilanza, da cui
pochi giorni prima si era dimesso il rappresentante della Kronos, che era la società
concessionaria, avvistati i locali e dato parere favorevole all'apertura, è stata firmata dai
competenti uffici, che fanno capo all'Assessore Sacco, l'autorizzazione allo
svolgimento dell'attività, il primo giungo, sempre tutto lo stesso giorno, il locale ha
aperto al pubblico. Peccato che la delibera di Giunta, probabilmente illegittima, che
autorizzava l'occupazione del suolo pubblico da parte del concessionario scaduto,
entrasse in vigore il 15 giugno 2017 perché non avete dato l'immediata esecutività a
questa delibera e quindi mi chiedo come sia stato possibile firmare l'atto di
autorizzazione allo svolgimento dell'attività in assenza di un titolo. Poi dal primo
giugno l'attività del Cacao è ripresa a pieno regime e nel totale disinteresse
dell'Amministrazione, il locale nella serata è da 3-4.000 persone quando la capienza è
di 2.000. Nonostante abbia segnalato queste violazioni in conferenza Capigruppo,
nessun controllo o forse un controllo è stato fatto, ma i controlli e l'esecuzione delle
sanzioni a seguito dei controlli non hanno la velocità del Frecciarossa turbo, ma hanno
quella dell'accelerato, per cui probabilmente le sanzioni arriveranno a settembre. E
allora mi viene spontaneo chiedere: ma quali Santi in paradiso, quali padrini o protettori
ha il proprietario della Kronos che gestisce il Cacao? Sicuramente per ammissione del
signor Barulli, unico socio della Kronos, Santa Protettrice è Chiara Appendino che in un
post pubblicato sulla pagina Facebook di Barulli lui definisce: "Chi mi ha difeso in
questa vicenda è Chiara Appendino", che prudentemente non ha firmato la delibera. Ma
viene naturale chiedersi perché, con tutte le disgrazie che hanno colpito questa città
sotto la sua Amministrazione, il Sindaco Appendino, la Giunta 5 Stelle si siano presi
l'incombenza di favorire, con un atto al limite della legalità, interessi privati di un
soggetto? Forse perché fra gli amici di Facebook di Tatiana Barulli e di Claudio Barulli
e moglie dell'Amministratore unico della Kronos vi è il capo supremo del Movimento 5
Stelle? Perché se poi invece dovessimo ascoltare i sussurri della città, dovremmo
chiederci se Beppe Grillo è solo un amico di Facebook di Tatiano Barulli o non è forse
anche, come risulterebbe da numerose partecipazioni alle feste private di Barulli, un
amico fraterno di Barulli stesso. Finisco con un'amara constatazione, quando si tratta di
tutelare interessi privati, a maggior ragione se sono quelli degli amici, in un sol giorno si
pongono in essere atti plurimi amministrativi illegittimi, mentre per la manifestazione
del 3 giugno 2017 siamo ora al rimpallo delle responsabilità perché la Giunta Comunale
è rimasta immobile e non ha assunto gli atti necessari, forse ancora perché è stremata
dal tour de force del primo giugno 2017.

MORANO Alberto
Sacco, basta andare all'una e mezza di notte e vedrà che lo verifica immediatamente.
Certo che se li manda alle undici di sera non la troverà mai, però si può affidare a San
Grillo, accenda un cero e preghi che non succeda niente.

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