Il Consiglio Comunale di Torino,
gli Ordini del Giorno approvati il 18 marzo e il 10 maggio 1996 ad analogo contenuto;
- che la sessione del 17 dicembre 1996 delle Nazioni Unite ha disposto, in vista della
Conferenza Diplomatica Plenipotenziaria che si terrà il prossimo giugno che venga
approntata una bozza di statuto per il funzionamento del Tribunale Penale Internazionale;
- che la situazione internazionale continua a presentare situazioni di conflitto armato che si
ripercuotono sulle popolazioni civili con violazione dei più elementari diritti umani;
- che l'istituzione di un Tribunale Penale Internazionale equo, indipendente, permanente si
appalesa sempre più necessaria ed urgente a prevenire e, se del caso, sanzionare le
violazioni
che il Sindaco si renda interprete presso il Governo e gli altri organismi competenti perchè
rinnovi
al Governo Italiano ad adoperarsi affinchè:
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1) al Tribunale si riconosca giurisdizione autonoma, anche e soprattutto nei casi in cui gli Stati
Nazionali non possano o non vogliano indagare o intervenire nei casi di gravi violazioni
dei Diritti Umani;
2) il Tribunale Penale Internazionale permanente sia chiamato ad operare - senza potere di
veto da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU o degli Stati membri - in tutti i casi in
cui si verifichino gravi violazioni dei Diritti Umani, quali il genocidio, i crimini contro
l'umanità e le violazioni delle norme applicabili durante i conflitti armati;
3) lo Statuto della Corte in corso di elaborazione preveda espressamente la garanzia del
rispetto di tutti i diritti e la tutela riconosciuta dal Diritto Internazionale, incluso il diritto
di appellare le sentenze, il diritto ad una efficace difesa, con l'esclusione dell'applicazione
della pena di morte.