Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata

Direzione

n. ord. 41

2009 08489/125

 

CITTÀ DI TORINO

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 22 MARZO 2010

 

(proposta dalla G.C. 22 dicembre 2009)

 

Sessione Ordinaria

 

Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:

 

ANGELERI Antonello

BONINO Gian Luigi

CALGARO Marco

CASSANO Luca

CASSIANI Luca

CENTILLO Maria Lucia

CERUTTI Monica

CUNTRO' Gioacchino

CUTULI Salvatore

FERRANTE Antonio

FURNARI Raffaella

GALASSO Ennio Lucio

GALLO Domenico

GANDOLFO Salvatore

GENISIO Domenica

GENTILE Lorenzo

GIORGIS Andrea

GRIMALDI Marco

LAVOLTA Enzo

LEVI-MONTALCINI Piera

LO RUSSO Stefano

MAURO Massimo

MORETTI Gabriele

OLMEO Gavino

RATTAZZI Giulio Cesare

RAVELLO Roberto Sergio

SALINAS Francesco

SILVESTRINI Maria Teresa

TEDESCO Giuliana

TROIANO Dario

TROMBINI Claudio

TRONZANO Andrea

ZANOLINI Carlo

 

In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 35 presenti, nonché gli Assessori: ALTAMURA Alessandro - SESTERO Maria Grazia - VIANO Mario.

 

Risultano assenti i Consiglieri: BUSSOLA Cristiano - CANTORE Daniele - CAROSSA Mario - COPPOLA Michele - CUGUSI Vincenzo - FERRARIS Giovanni Maria - GALLO Stefano - GHIGLIA Agostino - GOFFI Alberto - LONERO Giuseppe - LOSPINUSO Rocco - PETRARULO Raffaele - PORCINO Gaetano - SALTI Tiziana - SCANDEREBECH Federica - VENTRIGLIA Ferdinando.

 

Con la partecipazione del Vicesegretario Generale PICCOLINI dr.ssa Carla.

 

SEDUTA PUBBLICA

 

OGGETTO: ASSOCIAZIONE URBAN CENTER METROPOLITANO. APPROVAZIONE NUOVO STATUTO.

 

       Proposta dell'Assessore Viano.

 

       Con deliberazione della Giunta Comunale del 31 maggio 2005 (mecc. 2005 03929/009), immediatamente eseguibile, la Città di Torino ha approvato il protocollo d'intesa tra la Città stessa, la Fondazione San Paolo, l'Associazione S.I.T.I. e l'Associazione Torino Internazionale, per la costituzione dell'Urban Center di Area Metropolitana presso l'Associazione Torino Internazionale, con l'obiettivo condiviso di presidiare la qualità urbana ed architettonica, in particolare:

-      promuovendo conoscenza, partecipazione e dialogo tra i vari soggetti sulle maggiori trasformazioni a scala urbana e metropolitana;

-      accompagnando Amministrazioni Pubbliche e soggetti privati nella programmazione, concezione e gestione dei principali progetti di trasformazione.

       In data 27 settembre 2005 il protocollo d'intesa è stato sottoscritto dalla Città, dalla Compagnia di San Paolo, dall'Associazione S.I.T.I. e dall'Associazione Torino Internazionale.

       Ha preso così avvio la nuova fase del progetto Urban Center finalizzata a consentire lo svolgimento dell'attività di promozione entro un orizzonte territoriale più ampio dei limiti comunali ed in termini più estesamente riferiti all'insieme degli attori delle trasformazioni in atto e non, identificabili con la sola Amministrazione comunale di Torino.

       Sotto questo profilo l'Associazione Torino Internazionale si è confermata come il soggetto più adatto per raggiungere gli scopi indicati, in particolare nella fase di avvio del secondo Piano Strategico, nel quale il tema della qualità urbana (già presente nel primo Piano Strategico) si accompagna ad una forte sottolineatura della questione metropolitana e della necessità di coinvolgere nella definizione ed attuazione del piano stesso tutti gli enti e gli organismi operanti alla scala territoriale.

       Torino Internazionale, per le sue caratteristiche istituzionali e statutarie, si è configurata come soggetto autonomo ma strumentale rispetto alle attività del Comune di Torino che si è potuto avvalere della struttura operativa dell'Associazione per raggiungere le proprie finalità programmatiche.

       In questa linea si è posto anche il citato protocollo di intesa che ha previsto l'impegno della Città di Torino a mettere a disposizione del nuovo Urban Center costituito presso Torino Internazionale, "supporti tecnici operativi" ed a contribuire finanziariamente al suo funzionamento.

       L'Urban Center Metropolitano è stato costituito presso l'Associazione Torino Internazionale ma in un quadro di autonomia contabile ed operativa (gestione contabile separata).

       Ora, con un anno di proroga dalla scadenza (novembre 2008) prevista dal succitato Protocollo d'Intesa, è prevista, il prossimo 31 dicembre, la chiusura della fase di incubazione del progetto Urban Center presso Torino Internazionale e, per assicurare continuità alle attività della struttura, è necessaria la costituzione di Associazione autonoma denominata "Urban Center Metropolitano", con sede in Torino, costituita a tempo indeterminato, i cui soci fondatori sono: la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e l'Associazione Torino Internazionale.

       Si propone l'approvazione dello Statuto dell'Associazione Urban Center Metropolitano, allegato alla presente e parte integrante della stessa (allegato 1). 

       Tutto ciò premesso,

 

 LA GIUNTA COMUNALE  

 

       Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

       Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:

       favorevole sulla regolarità tecnica;

       favorevole sulla regolarità contabile;

       Con voti unanimi, espressi in forma palese; 

 

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

 

1)     di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, lo Statuto dell'Associazione Urban Center Metropolitano (all. 1 - n.        ), documento che forma parte integrante della presente deliberazione;

2)     di dare atto che, in applicazione degli articoli 28, comma 3 e 42, comma 10 dello Statuto della Città di Torino, è garantita la trasmissione dei progetti di bilancio preventivo e consuntivo dell'Associazione, nonché della versione finale di tali documenti così come approvata dagli organi dell'Associazione;

3)     di dare atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa;

4)     di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese e unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.   

 

 

L'ASSESSORE

F.to Viano

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.

 

IL DIRETTORE

F.to Virano

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità contabile.

 

per IL VICE DIRETTORE GENERALE

RISORSE FINANZIARIE

Il Dirigente Delegato

F.to Tornoni

 

 

Il Presidente pone in votazione il provvedimento.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

procede alla votazione nei modi di regolamento.

 

Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Angeleri Antonello, Ferrante Antonio, Furnari Raffaella, Ravello Roberto Sergio, Silvestrini Maria Teresa e Tronzano Andrea.

 

Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Bonino Gian Luigi, Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Gallo Domenico, Gandolfo Salvatore, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.

 

Il Presidente dichiara approvata la proposta della Giunta con il seguente risultato:

 

                                   PRESENTI                            29

Si astengono, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Cassano Luca e Galasso Ennio Lucio.

                                   ASTENUTI                             3

                                   VOTANTI                            26

                                   VOTI FAVOREVOLI               26

                                   VOTI CONTRARI                    /

 

Il Presidente pone in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

procede alla votazione nei modi di regolamento, ai sensi di legge.

Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Angeleri Antonello, Ferrante Antonio, Furnari Raffaella, Ravello Roberto Sergio, Silvestrini Maria Teresa e Tronzano Andrea.

 

Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Bonino Gian Luigi, Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Gallo Domenico, Gandolfo Salvatore, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.

 

Il Presidente dichiara approvata l'immediata eseguibilità del provvedimento con il seguente risultato:

 

                                   PRESENTI                            29

Si astengono, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Cassano Luca e Galasso Ennio Lucio.

                                   ASTENUTI                             3

                                   VOTANTI                            26

                                   VOTI FAVOREVOLI               26

                                   VOTI CONTRARI                    /

 

 

In originale firmato:

IL SEGRETARIO

Piccolini

IL PRESIDENTE

Castronovo

 

 

ASSOCIAZIONE URBAN CENTER METROPOLITANO

 

STATUTO

 

Articolo 1 - Costituzione, sede, durata, Soci

È costituita un'Associazione denominata "URBAN CENTER METROPOLITANO", siglabile "UCM", con sede in Torino.

L'Associazione è costituita a tempo indeterminato.

I soci fondatori sono la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e l'Associazione Torino Internazionale.

Con provvedimento all'unanimità del Consiglio Direttivo, possono essere ammessi altri fondatori.

Possono far parte dell'Associazione Enti, Istituzioni, Organizzazioni economiche, culturali e sociali, pubbliche e private, di rilevante interesse.

 

Articolo 2 - Finalità

L'Associazione, che non ha fini di lucro ed opera prevalentemente nell'ambito della Regione Piemonte, ha il compito di supportare sotto il profilo scientifico-culturale i processi di trasformazione di Torino e dell'area metropolitana, nonché di promozione e formazione volte a diffondere la cultura e la conoscenza su temi dell'architettura e dell'urbanistica.

In tale attività, ricerca e sviluppa forme di collaborazione e sinergia con ogni altra associazione culturale o scientifica che persegue analoghe finalità e promuove il coordinamento generale tra di esse al fine anche di evitare duplicazioni e sovrapposizioni.

Nell'ambito delle sue finalità l'Associazione, anche in collaborazione con terzi:

-      accompagna, offrendo i necessari supporti tecnico-scientifici e culturali, le Amministrazioni Pubbliche, nonchè le Istituzioni ed i soggetti privati che lo richiedano, nella programmazione, elaborazione definizione di quegli interventi che per dimensione, localizzazione, valenza strategica, rilevanza storico-architettonica o ambientale richiedano e meritino particolare attenzione; in questa attività di accompagnamento alle trasformazioni, particolare attenzione sarà dedicata all'analisi e all'implementazione delle progettualità complesse che coinvolgono l'area metropolitana torinese, in modo da favorire anche lo sviluppo di azioni di governance alla scala metropolitana;

-      promuove la conoscenza, la partecipazione ed il dialogo fra tutti gli attori della scena urbana sulle maggiori trasformazioni ed interventi su scala urbana e metropolitana, anche attraverso confronti con analoghi processi in corso nelle maggiori aree urbane italiane e straniere;

-      documenta e informa sugli interventi in corso, approfondendo altresì i grandi temi del dibattito urbano attraverso il ricorso a specifici strumenti quali esposizioni, pubblicazioni, dibattiti, presentazioni e workshop;

-      promuove e coordina la raccolta e conservazione di documenti relativi all'architettura e all'urbanistica moderna e contemporanea e gli archivi dei professionisti, enti e imprese del mondo della costruzione, promuove la costituzione di centri territoriali di documentazione per l'architettura, e in collaborazione con gli enti preposti sviluppa la rete informativa nazionale degli archivi di architettura.

L'Associazione può svolgere ogni altra attività ausiliaria, connessa, strumentale, affine, complementare, aggiuntiva o comunque utile o solo opportuna al perseguimento delle proprie finalità.

 

Articolo 3 - Patrimonio

Il patrimonio dell'Associazione è costituito dalle somme e dai beni di cui la stessa è stata dotata in sede di costituzione e durante gli esercizi di svolgimento dell'attività, come risulta dai bilanci regolarmente approvati.

Il patrimonio potrà essere in seguito incrementato da:

-      beni mobili o immobili che perverranno a qualsiasi titolo all'Associazione, ivi inclusi eventuali conferimenti di beni in natura da parte dei soci fondatori, nonché donazioni, offerte e disposizioni testamentarie, con le modalità e nel rispetto delle disposizioni di legge, da parte di enti o di privati, con espressa destinazione al patrimonio;

-      elargizioni, contributi o erogazioni di quanti, enti o privati, apprezzino e condividano gli scopi dell'Associazione ed abbiano volontà di contribuire al loro conseguimento, purché espressamente destinati ad incrementare il patrimonio dell'Associazione;

-      somme derivanti e prelevate dai redditi che il Consiglio Direttivo dell'Associazione delibererà di destinare ad incrementare il patrimonio.

Le rendite derivanti dalla gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare, nonché le eventuali donazioni, offerte e disposizioni non specificatamente destinate ad incremento del patrimonio saranno interamente devolute agli scopi dell'Associazione nell'esercizio in cui le rendite o le liberalità si riferiscono o in esercizi successivi. Il Consiglio Direttivo potrà disporre che tutte o parte delle rendite di uno o più esercizi vengano attribuite al patrimonio.

 

Articolo 4 - Entrate

Per l'adempimento dei suoi compiti, l'Associazione dispone delle seguenti entrate:

-      rendite derivanti dalla gestione del patrimonio di cui all'articolo 3;

-      ogni eventuale contributo, erogazione, offerta o donazione da parte di soggetti terzi, compresi enti pubblici o privati, destinati all'attuazione degli scopi statutari e non espressamente destinati all'incremento del patrimonio;

-      - contributi straordinari e finanziamenti attribuiti all'Associazione da soggetti, enti pubblici o privati, che patrocinano e finanziano singoli eventi, manifestazioni o progetti per l'attuazione dei fini istituzionali, che non siano espressamente destinati al patrimonio.

I Soci si impegnano a corrispondere un contributo annuo determinato con deliberazione assunta all'unanimità dal Consiglio Direttivo in sede di predisposizione del bilancio preventivo.

 

Articolo 5 - Destinazione degli utili

L'Associazione non può distribuire utili anche in modo indiretto e ha l'obbligo di impiegare gli utili e gli avanzi di gestione per il raggiungimento delle finalità istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.

 

Articolo 6 - Organi

Sono Organi dell'Associazione:

-      l'Assemblea;

-      il Presidente;

-      il Consiglio Direttivo;

-      il Revisore.

Articolo 7 - Soci e Assemblea

L'Assemblea è composta dai rappresentanti dei soci dell'Associazione. L'Assemblea è convocata e presieduta dal Presidente o, in assenza o impedimento da altro membro del Consiglio Direttivo.

L'Assemblea si riunisce almeno due volte all'anno, per l'approvazione del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo.

L'Assemblea si riunisce inoltre tutte le volte che il Consiglio Direttivo lo ritenga opportuno o vi sia la richiesta di almeno un terzo dei soci. La convocazione deve essere fatta con avviso spedito ai soci, a mezzo raccomandata o fax o posta elettronica almeno cinque giorni prima della data fissata per l'adunanza o, in caso di comprovata urgenza, con preavviso di almeno due giorni.

Nell'avviso di convocazione devono essere indicati il giorno, l'ora e il luogo della riunione nonché l'ordine del giorno. Sono ammesse, nel rispetto di legge, le Assemblee in audio - video conferenza.

Le deliberazioni dell'assemblea sono prese a maggioranza di voti e con la presenza di almeno la metà degli associati. Ogni componente dell'Assemblea ha diritto ad un voto.

Le deliberazioni di approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo e quelle riguardanti le modificazioni dello Statuto e lo scioglimento dell'Associazione sono assunte con la presenza di almeno tre quarti degli associati e il voto favorevole dei due terzi dei presenti.

Delle riunioni dell'Assemblea si redige processo verbale firmato dal Presidente e dal segretario all'uopo nominato.

L'Assemblea ha i seguenti poteri:

-      approva il bilancio preventivo entro il 30 novembre;

-      approva il bilancio consuntivo entro il 30 aprile;

-      delibera sulle linee fondamentali di attività dell'Associazione conformemente agli scopi previsti nello Statuto;

-      delibera l'ammissione dei soci e le quote di adesione con le modalità previste all'articolo 4, ultimo comma;

-      nomina i componenti del Consiglio Direttivo diversi dal Presidente tra i soggetti indicati ai sensi dell'articolo 9;

-      nomina il Revisore e ne delibera il compenso.

La qualità di socio si perde per recesso o esclusione. Ciascun socio può recedere dall'Associazione comunicandolo per scritto al Presidente che ne prende atto.

L'esclusione viene deliberata dall'Assemblea a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti qualora siano accertate persistenti violazioni da parte del socio agli obblighi statutari o altri comportamenti contrastanti con gli scopi dell'Associazione. I soci receduti o esclusi sono obbligati a pagare il contributo dell'anno in corso e cessano con effetto al 31 dicembre dello stesso anno.

 

Articolo 8 - Presidente

Presidente dell'Associazione è il Sindaco pro-tempore della Città di Torino, o un suo delegato permanente.

Al Presidente spetta la legale rappresentanza dell'Associazione. Egli, inoltre, presiede, con diritto di voto, le adunanze del Consiglio Direttivo, stabilendo l'ordine del giorno.

Il Presidente ha tutti i poteri per l'ordinaria amministrazione dell'Associazione, ad eccezione dei poteri attribuiti espressamente al Consiglio Direttivo ed, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento delle finalità statutarie.

 

Articolo 9 - Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo è composto dal Presidente e da altri due membri eletti dall'Assemblea come segue:

-      uno su indicazione della Compagnia di San Paolo;

-      uno su indicazione dell'Associazione Torino Internazionale;

I membri del Consiglio Direttivo, diversi dal Presidente, durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.

Il Consiglio Direttivo si è regolarmente costituito e in carica allorché tutti i membri designati abbiano accettato la carica in occasione dell'insediamento del primo Consiglio Direttivo. Il Consigliere che intenda dimettersi ne dà comunicazione scritta al Presidente ed al Revisore.

Il Consigliere che cessi dalla carica per qualsiasi causa, viene sostituito, applicando quanto previsto dal primo comma del presente articolo. Il Presidente provvede senza indugio a sollecitare la designazione da parte del Socio che aveva designato il Consigliere dimissionario.

Le designazioni, in ogni caso, dovranno essere soggette ad approvazione da parte dell'Assemblea.

La carica è gratuita salvo il diritto al rimborso delle spese sostenute in forza del mandato.

 

Articolo 10 - Il Consiglio Direttivo: convocazione e quorum

Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente dell'Associazione ogni qualvolta questi lo ritenga necessario o ne sia fatta richiesta motivata da almeno la metà dei suoi membri e, comunque, almeno due volte l'anno.

Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente o, in caso di sua assenza, dal Consigliere da lui delegato ai sensi dello statuto.

Per la validità delle deliberazioni del Consiglio occorre la presenza della maggioranza dei Consiglieri ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti.

Per la proposta di modificazioni dello statuto, la proposta di liquidazione dell'Associazione e l'approvazione dei progetti di bilanci preventivi e consuntivi occorre il parere favorevole di almeno i due terzi dei Consiglieri presenti alla seduta.

In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente.

Le deliberazioni sono fatte constare da apposito verbale redatto sotto la responsabilità del Presidente che lo sottoscrive unitamente al Segretario incaricato della verbalizzazione dallo stesso Presidente.

Le riunioni del Consiglio Direttivo si possono svolgere anche per audioconferenza o videoconferenza, alle seguenti condizioni di cui si darà atto nei relativi verbali:

a.     che siano presenti nello stesso luogo il presidente ed il segretario della riunione, se nominato, che provvederanno alla formazione e sottoscrizione del verbale, dovendosi ritenere svolta la riunione in detto luogo;

b.     che sia consentito al presidente della riunione di accertare l'identità degli intervenuti, regolare lo svolgimento della riunione, constatare e proclamare i risultati della votazione;

c.     che sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi della riunione oggetto di verbalizzazione;

d.     che sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione ed alla votazione simultanea sugli argomenti all'ordine del giorno, nonchè di visionare, ricevere o trasmettere documenti.

 

Articolo 11 - Attribuzioni del Consiglio Direttivo

Al Consiglio Direttivo spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione occorrenti per il conseguimento dei fini dell'Associazione salvo quanto attribuito all'Assemblea.

Il Consiglio Direttivo per lo svolgimento dell'attività si deve avvalere di una struttura operativa di riferimento.

Competono altresì al Consiglio Direttivo:

a.     l'attribuzione di deleghe e poteri nell'ambito del Consiglio Direttivo;

b.     la predisposizione dei Regolamenti di funzionamento;

c.     la nomina e la revoca del Direttore e del Segretario Generale, nonchè la determinazione delle relative attribuzioni e compensi;

d.     il trasferimento della sede nell'ambito della città;

e.     la redazione dei programmi di attività e dei progetti di bilancio preventivo e consuntivo;

f.     ogni altra attività non riservata espressamente ad altri organi.

 

Articolo 12 - Direttore

Il Direttore viene nominato dal Consiglio Direttivo ed è il responsabile della direzione e della corretta esecuzione delle attività dell'Associazione e del coordinamento operativo nel rispetto di quanto deliberato dal Consiglio Direttivo. Partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea e può nominare un Vice Direttore che lo coadiuvi nella gestione dell'Associazione.

 

Articolo 13 - Il Segretario Generale

Il Segretario Generale, cura la gestione amministrativa e finanziaria dell'Associazione nei limiti di spesa fissati dal Consiglio Direttivo e la tenuta dei libri sociali dell'Associazione, predispone e verifica l'attuazione dei piani di attività e predispone il bilancio preventivo e quello consuntivo da sottoporre al Consiglio Direttivo.

Egli partecipa senza diritto di voto alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea di cui svolge le funzioni di Segretario.

 

Articolo 14 - Revisore

Il Revisore è nominato dall'Assemblea dei Soci.

Il Revisore deve essere in possesso dei requisiti professionali per l'esercizio del controllo legale dei conti, dura in carica quanto il Consiglio Direttivo e scade con esso.

Esso può essere rinominato.

Al Revisore spetta, oltre al rimborso delle spese occasionate dalla carica, un compenso annuo determinato dall'Assemblea.

Il Revisore vigila sulla gestione finanziaria , accerta la regolare tenuta delle scritture contabili e sul rispetto dello Statuto ed esprime il proprio parere, mediante apposite relazioni annuali, sul bilancio consuntivo da presentare all'Assemblea.

 

Articolo 14 - Esercizio e bilancio

L'esercizio ha inizio il 1° gennaio e si conclude il 31 dicembre di ogni anno.

Al termine di ogni esercizio, e comunque entro il 31 marzo di ogni anno, il Segretario Generale predispone il bilancio d'esercizio da sottoporre al Presidente e successivamente al Consiglio Direttivo affinché questi lo presenti all'assemblea per l'approvazione e la relativa relazione sull'attività svolta, avendo cura di attenersi alle regole di ordinata contabilità nonchè a quanto previsto, per quanto applicabile, dal Codice Civile in materia di redazione del bilancio.

Entro il 31 ottobre dell'anno in corso il Segretario Generale predispone il bilancio preventivo da sottoporre al Presidente e successivamente al Consiglio Direttivo affinché questo lo presenti all'Assemblea per l'approvazione.

L'Associazione nei propri bilanci preventivi e consuntivi dovrà evidenziare separatamente i costi di funzionamento comprensivi dell'accompagnamento ai progetti e della comunicazione di carattere ordinario da tutti gli altri costi di specifiche iniziative sia di accompagnamento progettuale che di comunicazione.

 

Articolo 15 - Informativa

I progetti di bilancio preventivo e consuntivo, prima di essere approvati dal Consiglio Direttivo, nonchè la versione finale del bilancio preventivo e consuntivo, così come approvata dal Consiglio medesimo, dovranno essere inviati a tutti i Soci.

Il Presidente trasmette ai Soci i documenti di volta in volta da loro richiesti relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura dell'Associazione.

L'Associazione è soggetta ai vincoli di informativa previsti ai sensi degli Statuti, dei Regolamenti e delle Norme degli Enti Fondatori.

 

Articolo 16 - Scioglimento

L'Associazione viene sciolta e posta in liquidazione nei casi previsti dal Codice Civile. Per deliberare lo scioglimento dell'Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre la presenza dei tre quarti degli associati e il voto favorevole di almeno i due terzi dei presenti.

I Soci fondatori nominano un liquidatore per l'esecuzione di quanto necessario alla liquidazione dell'Associazione.

I beni che residuano al termine della liquidazione sono devoluti per scopi analoghi a quelli dell'Associazione comunque nel rispetto delle norme del codice Civile.

 

Articolo 17 - Disposizioni finali

Per quanto non espressamente contemplato nel presente statuto sono richiamate le norme di legge.