Divisione Edilizia e Urbanistica n.
ord. 111
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
2000 02986/09
OGGETTO: PROGRAMMI DI RECUPERO URBANO (ART. 11 LEGGE 493/93) - INTERVENTI PRIVATI - VARIANTE PARZIALE N. 26 AL PRG VIGENTE AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA LUR. - PRU C.SO GROSSETO. - AMBITI 5c MADONNA DI CAMPAGNA Est. 5d MADONNA DI CAMPAGNA Ovest - ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
L'area interessata dal presente provvedimento
è ubicata nella circoscrizione amministrativa n. 5, precisamente
lungo via Sospello, tra via Cardinal Massaia e via Casteldelfino.
Il Piano Regolatore Generale della Città
di Torino, approvato con deliberazione della Giunta Regionale
n. 3-45091 il 21 aprile 1995 e pubblicato sul B.U.R. n. 21 il
24 maggio 1995, destina l'area oggetto di Variante in parte ad
"aree da trasformare per servizi" (ambiti 5c - Madonna
di Campagna est e 5d - Madonna di Campagna ovest), in parte ad
"aree per servizi" con specificazione di "attrezzature
di interesse comune" e "spazi pubblici a parco, per
il gioco e lo sport". All'interno delle aree per servizi
è individuato un "edificio di particolare interesse
storico", in parte "edificio di gran prestigio"
e, in parte, "edificio di valore storico ambientale".
L'area oggetto della Variante è
compresa nella delimitazione del Programma di Recupero Urbano
di Corso Grosseto, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
del 9 gennaio 1995 e con D.G.R. 39-15441 del 23 dicembre 1996,
ai sensi dell'art. 11 della Legge 4 dicembre 1993 n. 493.
La Legge 493/93 prevede che gli interventi
compresi all'interno dei programmi siano realizzati con il concorso
di risorse pubbliche e private e che gli interventi privati di
integrazione degli insediamenti residenziali pubblici possano
essere posti in aree reperite tra quelle contigue a tali insediamenti.
Gli ambiti 5c e 5d sono stati individuati
dall'Amministrazione Comunale quali strategici ai fini dell'attuazione
del P.R.U. e, in tal senso, sono stati oggetto di studi e di successivi
contatti con i privati al fine di incentivarne la trasformazione.
In data 16 dicembre 1998, il legale rappresentante
della Regolare Provincia Piemontesi dei Frati Minori Cappuccini,
ente morale proprietario degli immobili, ha presentato una proposta
di intervento che interessa gli ambiti di due Aree da Trasformare
per Servizi, Ambiti 5c Madonna di Campagna Est e 5d - Madonna
di Campagna Ovest, posti all'interno del PRU di Corso Grosseto.
Alla proposta dell'ente privato ha fatto
seguito un atto unilaterale d'obbligo in cui lo stesso si impegnava,
a fronte di un'eventuale Variante urbanistica, ad attuare la trasformazione.
Attualmente l'ambito di intervento si
presenta composto da un complesso di aree con caratteristiche
e funzioni diverse:
- l'ambito 5c del P.R.G. è un terreno
inedificato, al momento utilizzato dalla proprietà come
pioppeto, al fine di ricavarne un reddito;
- l'ambito 5d comprende attività
economiche in atto (quali una tipografia, un demolitore e un laboratorio
di pasticceria) e parte degli spazi di pertinenza dell'attività
dei frati cappuccini (quali locali parrocchiali e un teatro);
- aree vincolate a servizi dal P.R.G. in
cui, oltre alla chiesa parrocchiale della Madonna della Campagna,
si trova il convento dei frati.
La proposta di trasformazione necessita
di Variante al P.R.G. in quanto occorre correggere alcune imprecisioni
del piano stesso quali il mancato riconoscimento dell'uso "privato"
del giardino del convento (che il P.R.G. vigente vincola ad aree
a parco, per il gioco e lo sport) e del teatro (che pur facendo
parte del complesso parrocchiale, viene utilizzato anche per manifestazioni
esterne), oltre l'errato posizionamento della dividente tra l'
area da trasformare per servizi 5d e l'area per servizi.
L'attuazione delle due aree da trasformare
per servizi è previsto avvenga in tempi distinti che derivano
dalla necessità di conservare, per il momento, la tipografia
in quanto è un'attività economica che produce un
reddito necessario per il mantenimento della parrocchia dei frati
cappuccini.
L'ambito 5d, come già nel P.R.G.
vigente, è interamente destinato a servizi e se ne ipotizza
la cessione in due tempi successivi, mentre nell' ambito 5c viene
individuata l' area di concentrazione dell'edificato e l'ulteriore
cessione per servizi.
Tale ipotesi rispetta le prescrizioni
del P.R.G. consentendo di localizzare le aree per servizi lungo
via Sospello, andando a posizionare nell' ambito 5d uno spazio
pubblico pedonale circondato da porticato dal quale si accede
al nuovo ingresso del teatro.
La S.L.P. da edificare viene concentrata
in un fabbricato posto perpendicolarmente alla via Saorgio, come
già descritto nel P.R.G., al fine di ottenere un' area
per servizi compatta e con l'intento di chiudere la visuale verso
le cortine edilizie dei cortili di via Casteldelfino e piazza
Bonghi, almeno in parte.
Ciò premesso, onde rendere attuabile
la proposta di trasformazione, è necessario approvare una
Variante parziale al PRG vigente ai sensi dell'art. 17, comma
7, della LUR.
Successivamente all'approvazione della
presente Variante si dovrà procedere all'adeguamento della
"Tavola di Piano - Azzonamento - Aree normative e destinazioni
d'uso" - Tavola n. 1, foglio 5A - riducendo l'ambito 5d delle
aree da trasformare per servizi pubblici sottostante, annullando
l'indicazione di aree per servizi pubblici (a parco, per il gioco
e lo sport), sostituita dalla specificazione di aree per servizi
(servizi per l'istruzione, attrezzature sociali, assistenziali,
per residenze collettive, per attività sanitarie, sportive,
culturali).
La presente Variante, considerato che
attiene a limitata superficie territoriale con rilevanza esclusivamente
comunale, non presenta elementi e contenuti incompatibili con
gli strumenti di pianificazione urbanistica sovracomunale.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Visto l'art.17, comma 7 della Legge Regionale
5 dicembre 1977, n.56 come sostituito dalla Legge Regionale n.41/1997;
Visto il Piano Regolatore Generale della
Città di Torino approvato con D.G.R. del 21 aprile 1995;
Preso atto che la Circoscrizione n. 5,
alla quale è stato richiesto il prescritto parere ai sensi
degli artt. 43 e 44 del Regolamento del Decentramento, non si
è espressa.
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa:
1) di adottare, ai sensi dell'art.17 comma
7 della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n.56 come sostituito
dalla L.R. n.41/97, la Variante parziale n.26 al vigente Piano
Regolatore Generale di Torino, i cui contenuti già descritti
in narrativa e, in dettaglio, nell'allegato (all. 1 - n. ) costituiscono
parte integrante del presente provvedimento;
Gli elaborati della Variante sono i seguenti:
A) Relazione illustrativa;
B) Contenuti in
Variante al P.R.G.;
C) Variazioni al
P.R.G. vigente;
D) Tavole di Piano:
- Estratto
della tavola n. 1, fogli 4b parte e 5a parte, del P.R.G. approvato
il 21.04.1995 in scala 1:5000;
- Estratto
della tavola n. 1, fogli 4b parte e 5a parte, del P.R.G. approvato
il 21.04.1995 in scala 1:5000, come modificato con la presente
Variante;
- Estratto
della legenda della tavola n. 1 del P.R.G. approvato il 21.04.1995;
E) Norme urbanistico-edilizie
di attuazione - Schede normative:
- Scheda
normativa vigente ambito 5c Madonna di Campagna Est;
- Scheda
normativa vigente ambito 5d Madonna di Campagna Ovest;
- Nuova
scheda normativa ambito 5c Madonna di Campagna Est;
- Nuova
scheda normativa ambito 5d Madonna di Campagna Ovest;
- Nuova
tavola allegata agli ambiti 5c Madonna di Campagna Est e 5d Madonna
di Campagna Ovest;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47,
3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.