DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 6 LUGLIO 1998
(proposta dalla G.C. 19 maggio 1998)
OGGETTO: INDIRIZZI PROGRAMMATICI IN MATERIA DI LAVORI SOCIALMENTE
UTILI.
Proposta dell'Assessore Torresin,
di concerto con l'Assessore Pozzi.
All'interno di un ampio panorama di iniziative finalizzate alla crescita dell'occupazione,
nel corso del 1997 la Città di Torino, in applicazione della L. 608/1996, ha predisposto
progetti di lavori socialmente utili per 570 persone, destinate ad operare in una pluralità di
settori dell'Amministrazione comunale.
L'entrata in vigore di una nuova disciplina della materia, introdotta dal legislatore con il
D. Lgs. 468/1997, rende opportuna la definizione di indirizzi programmatici idonei a
consentire un efficace utilizzo di tale strumento di politica attiva del lavoro.
Con riferimento al rinnovato quadro normativo, il Comune di Torino intende
promuovere iniziative volte a verificare le concrete possibilità di realizzazione di tutte le
ipotesi di attività definite nell'art.1 del citato decreto.
Tuttavia, sulla base delle valutazioni già effettuate e considerata l'importanza della
formazione professionale per la creazione di effettive opportunità occupazionali, la Città
manifesta un immediato interesse per l'attivazione di lavori socialmente utili mirati alla
qualificazione di particolari progetti formativi volti alla crescita professionale in settori
innovativi (art.1, comma 2, lett. b), D. Lgs. 468/1997.
A tal fine, l'Amministrazione comunale ha stipulato un Protocollo d'Intesa con le
Agenzie Formative ACEF, CEP, CSEA, ENAIP, ENFAP ed IAL, istituendo presso il Progetto
Speciale Lavoro una sede di dialogo e confronto diretta a sviluppare forme di collaborazione
tra i firmatari ed impegnandosi a presentare alla Commissione Regionale per l'Impiego i citati
progetti di lavori socialmente utili, da svolgersi nei settori innovativi di cui all'art.6, comma 2,
della deliberazione Commissione Regionale per l'Impiego del 2 aprile 1998.
Dando attuazione all'accordo siglato, il Comune di Torino dispone pertanto di attivare
tali progetti, destinati a coinvolgere circa 500 disoccupati di lungo periodo, in favore dei quali
verranno anche poste in essere attività individuali e collettive di orientamento e consulenza
nella ricerca del lavoro.
Tutto ciò premesso,