Servizio Centrale Consiglio Comunale
2011 06806/002
CITTÀ DI TORINO
INTERPELLANZA: "AREA EX ISVOR, LA FIAT SI MANGIA LA STRADA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA E APPENDINO IN DATA 24 NOVEMBRE 2011.
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
- nel luglio 2010 la Città ha approvato una grande operazione immobiliare sulla cosiddetta area "ex Isvor", sita tra corso Dante, corso D'Azeglio, via Monti e via Marenco, portata avanti dalla società Torino Zero Cinque Trading S.r.l.;
- la Commissione Edilizia ha inizialmente, nella seduta del 5 maggio 2011, fornito parere contrario alla proposta progettuale presentata, ma che ha poi fornito parere positivo ad un nuovo elaborato nella seduta del 16 giugno 2011;
- che l'area oggetto delle nuove costruzioni comprende un tratto della via Chiabrera, sito tra la via Monti ed il corso Dante, che ci risulta concesso dalla Città alla FIAT - allora proprietaria degli isolati circostanti - soltanto a titolo temporaneo, una prima volta il 16 gennaio 1905 ed una seconda il 17 novembre 1950, con scadenza della concessione posta al 31 dicembre 1968;
- non ci risulta alcun atto di cessione della proprietà del sedime della suddetta via alla FIAT od ai successivi proprietari dell'area, ragion per cui il sedime dovrebbe tuttora essere di proprietà della Città;
- invece tale sedime risulta successivamente venduto dalla Fiat Gestioni Immobiliari S.p.A. alla Torino Zero Cinque Trading S.r.l., non si capisce a quale titolo, ed è effettivamente ricompreso nell'area oggetto dell'operazione immobiliare;
Il Sindaco e l'Assessore competente
per sapere:
1) quali siano,
per ciò che a loro risulta, le ragioni del cambiamento di parere della
Commissione Edilizia in poco più di un mese, ossia quali siano le differenze
progettuali che hanno giustificato il mutamento di parere;
2) se il sedime
della via Chiabrera compreso tra la via Monti ed il corso Dante sia di
proprietà della Città, oppure se sia passato successivamente nelle mani del
gruppo FIAT e quindi venduto alla Torino Zero Cinque Trading, ed in
quest'ultimo caso con quale atto o in virtù di quale norma ciò sia avvenuto;
3) se ritengano possibile ed opportuno intraprendere azioni legali o di altro genere affinché la Città rientri in possesso del suddetto sedime, trattandosi di una superficie originariamente di proprietà della Città e di significativo valore, che viene ora utilizzata come propria proprietà da privati senza che la Città abbia mai ricevuto alcuna compensazione; od in alternativa affinché la Città venga adeguatamente compensata per la cessione della superficie.
Chiara Appendino