Servizio Centrale Consiglio Comunale
2011 06670/002
CITTÀ DI TORINO
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
- con deliberazione di Consiglio Comunale
del 23 luglio 2010 (mecc. 2010 00968/009 -pubblicata il 13 agosto 2010),
l'Amministrazione ha approvato il Permesso di Costruire Convenzionato per la
"realizzazione di un intervento in 'area TE' di P.R.G. compresa tra corso
Massimo d'Azeglio, corso Dante, via Marenco e via Monti (ex ISVOR)" in
capo alla società Torino Zerocinque Trading S.p.A. sull'area ex-ISVOR di corso
Dante in Torino in area "TE" (Terziario), su una superficie fondiaria
di mq. 16.980, per una SLP complessiva di mq. 33.960, pari ad un aumento della
capacità insediativa di oltre 650 abitanti;
- la Giunta della Circoscrizione 8 con
deliberazione del 29 aprile 2010 (mecc. 2010 02103/091) ha espresso parere
negativo nel merito alla trasformazione prevista dal Permesso di Costruire
Convenzionato sull'area ex ISVOR;
- tra le obbligazioni previste dal
Permesso di Costruire Convenzionato la società Torino Zerocinque Trading S.p.A.
si impegna alla realizzazione delle citate opere per un importo complessivo di
Euro 4.400.000,00 (quattromilioquattrocentomila/00) così suddivise:
- realizzazione di parcheggio pubblico interrato
della superficie di mq. 5.030 corrispondente ad un importo pari ad Euro
2.500.000,00;
- realizzazione di una piazza pedonale da
assoggettare all'uso pubblico corrispondente ad un importo pari ad Euro
600.000,00;
- a realizzare tutte le opere edilizie
occorrenti (escluse le decorazioni e l'arredo mobile) per l'esecuzione di un
edificio di pubblico interesse da destinare ad asilo nido per un valore
corrispondente di circa Euro 1.300.000,00;
- a corrispondere a titolo di
monetizzazione degli standards non reperibili per mq. 5.404 un contributo di
Euro 2.885.736 (mq 5.404 x Euro/mq 534) alla trasformazione nell'area ex ISVOR;
- il reperimento del residuo degli
standards non rintracciati nell'area di intervento è ottenuto attraverso la
cessione delle aree ritenute di interesse dalla Città, come disposto
dall'articolo 6 punto 6 delle N.U.E.A. del P.R.G., ubicate in strada del
Barrocchio pari a circa 4800 mq. complessivi (indice 1 mq SLP/mq SF);
- nella seduta del 5 maggio 2011 la
Commissione Edilizia, esaminato il progetto, ha espresso parere contrario alla
soluzione proposta in quanto "ritiene la stessa assolutamente
incompatibile con il prestigio dell'ambito urbano dell'area interessata
dall'intervento e dequalificante la valenza architettonica dell'edificio
vincolato storico da conservare".
La stessa Commissione nella successiva seduta del 16
giugno 2011, riesaminato il progetto, visti i nuovi elaborati del 15 giugno
2011, esprimeva parere favorevole alla sua approvazione;
RILEVATO CHE
- negli elaborati progettuali disaminati
dalla Commissione Edilizia nel corso della seduta del 16 giugno 2011 e per i
quali è stato espresso parere favorevole non trova collocazione l'edificio di
pubblico interesse da destinare ad asilo nido così come previsto dalle
obbligazioni poste a carico alla società Torino Zerocinque Trading S.p.A. e
contemplate dal Permesso di Costruire Convenzionato;
- la Soprintendenza, con nota datata 18
ottobre 2011, nel comunicare che l'ultimo provvedimento emesso dall'Ente di
Tutela sull'ex stabilimento industriale prima del vincolo diretto ed indiretto
posto sull'immobile risale al 22 febbraio 2011 protocollo 3768;
- è pertanto da ritenere che l'Ente di
Tutela non ha avuto modo di disaminare gli elaborati progettuali per i quali la
Commissione Edilizia nella seduta del 16 giugno 2011 ha espresso parere
favorevole;
- la stessa Soprintendenza nella
comunicazione del 24 settembre 2010 e nella successiva nota del 22 febbraio
2011 - entrambe notificate alla società Torino Zerocinque Trading S.p.A. ed
alla Città di Torino - evidenzia che: "per il corpo di Corso Dante, gli
studi effettuati e le riprese fotografiche evidenziano senza possibilità di
equivoci un distacco tra la struttura portante e la facciata, risolta come
"pelle" superficiale. Non si avanzano pertanto, seppure a malincuore,
osservazioni contrarie alla scomposizione delle parti interne con solai
inflessi e al mantenimento della sola pellicola di facciata, che costituisce
sulla città l'affaccio della fabbrica e quindi la sua immagine.
Le fasi realizzative del cantiere potranno
svilupparsi secondo le modalità delineate nello studio statico/progetto
strutturale, in modo tale da poter ripristinare l'immagine della facciate a
lavori eseguiti";
- alla luce delle considerazioni espresse
dall'Ente di Tutela è pertanto da ritenere che l'intervento contemplato in
progetto sul corpo di fabbrica di corso Dante per il quale è previsto il
"… mantenimento della sola pellicola di facciata" non può essere
considerato come restauro e risanamento conservativo in senso proprio in quanto
tutti gli elementi costituenti il corpo di fabbrica in parola - fatto salvo
della sola facciata - non verranno mantenuti e pertanto la superficie
corrispondente (circa 8.380 mq) essere considerati a tutti gli effetti come
aree che generano servizi e come tali da includersi nei conteggi;
- all'interno del lotto oggetto di
intervento (in relazione al quale è stato rilasciato il Permesso di Costruire
Convenzionato) si trova il tratto di via Chiabrera - compreso fra corso Dante e
via Monti - concessa, a titolo precario e temporaneo a far data dal 16 gennaio
1905, in uso attraverso una convenzione di "Dismissione di terreno ad uso
pubblico" dal Comune di Torino alla FIAT la realizzazione dei fabbricati
industriali;
- in data 17 novembre 1950, il Consiglio
Comunale di Torino concedeva nuovamente l'occupazione del tratto di via
comunale, sempre a titolo oneroso, "in via precaria e per la durata di
anni 19 a partire dal 1 gennaio 1950, e sarà revocabile in qualsiasi momento,
anche prima della scadenza ad esclusivo giudizio della Città con semplice
preavviso di mesi sei da dare anche con lettera d'ufficio e senza che competano
alla Società concessionaria indennità o compensi di sorta";
- non
esistono atti pubblici o provvedimenti di cessione di tale tratto demaniale
alla FIAT e tale situazione non poteva essere ignorata dagli uffici comunali
che hanno istruito per anni i progetti di trasformazione urbanistica dell'area;
- nel 2005 con atto pubblico del notaio
Marocco, la Fiat Gestioni Immobiliari S.p.A. ha ceduto l'area ex Isvor alla
Società Torino Zero Cinque Trading, dichiarandosi proprietaria anche del tratto
di proprietà comunale (come anche evidenziato e confermato dalla stessa recente
sentenza del TAR al ricorso dei cittadini);
- nella sentenza del TAR,, la cessione del
tratto di strada demaniale viene considerata "in buona fede" e come
palese disinteresse della Città a rivendicare la proprietà pubblica. In
effetti, il Comune di Torino, inspiegabilmente, non si è attivato per
rivendicare diritti demaniali su oltre 2.000 mq. di proprietà comunale;
- è in corso di completamento l'intervento
di riqualificazione edilizia dell'edificio di corso Massimo d'Azeglio angolo
via Monti posto a confine dell'area ex Isvor ove è prevista la ricollocazione
degli studi medici di accertamento ed i laboratori di analisi costituenti il
"Centro Diagnostico Fiat Sepin" attualmente ubicato in via Marochetti
11.
Tale struttura determina un forte richiamo di utenze
in quanto posta a servizio di dipendenti del Gruppo Fiat ed altri numerosi enti
convenzionati (IBM, La Stampa, Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei
Giornalisti Italiani, ecc.);
- nel corso della seduta del Consiglio della Circoscrizione tenutasi in data 19 gennaio 2010 nella quale veniva illustrato anche ai cittadini residenti il progetto di riqualificazione dell'area ex Isvor e nel merito all'aggravio del carico antropico e del traffico veicolare del "Borgo Valentino" conseguenti all'intervento, l'Assessore all'epoca in carica dichiarava che "… le valutazioni definitive sul traffico saranno consegnate a progetto approvato";
Il Sindaco e
l'Assessore competente per conoscere:
1) la definitiva ubicazione dell'edificio di
pubblico interesse da destinare ad asilo nido la cui realizzazione risulta
contemplata dall'articolo 6 del Permesso di Costruire Convenzionato di cui alla
deliberazione di Consiglio Comunale del 23 luglio 2010 (mecc. 2010 00968/009)
(pubblicata il 13 agosto 2010);
2) se sussistono fondate motivazioni che
hanno consentito alla Commissione Edilizia di esprimersi con pareri fortemente
discordanti sui contenuti dei progetti disaminati rispettivamente nelle sedute
del 15 maggio e del 16 giugno 2011;
3) se la documentazione tecnica oggetto di
disamina della Commissione Edilizia e dalla stessa approvata in data 16 giugno
2011, sia stata sottoposta all'approvazione dell'Ente di Tutela così come
richiamato nella nota della Soprintendenza notificata alla Società Torino Zero
Cinque Trading S.p.A. ed alla Città di Torino in esito alla notifica di
vincolo;
4) se nei conteggi posti a supporto della
documentazione progettuale oggetto di approvazione, in conformità alle
considerazioni espresse dalla Soprintendenza del 24 settembre 2010 e nella
successiva nota del 22 febbraio 2011 - entrambe notificate alla società Torino
Zerocinque Trading S.p.A. ed alla Città di Torino - la superficie del corpo di
fabbrica di corso Dante per il quale è previsto il "… mantenimento della
sola pellicola di facciata" è stata considerata a tutti gli effetti come
area che genera servizi e come tale negli stessi inclusa;
5) se nel merito alla cessione del tratto di
strada demaniale non si reputi necessario avviare un approfondimento relativo a
questa "anomala donazione" della Città ad una società privata;
6) se non si ritiene di comunicare al
Consiglio Comunale per quale motivo non è stato proposto l'annullamento di un
atto pubblico che determina un rilevante danno patrimoniale in termini di
valore dell'area e di capacità edificatoria tenendo conto che il sedime
stradale di che trattasi doveva essere ceduto con regolare provvedimento
amministrativo;
7) quali iniziative intende intraprendere l'Assessorato competente nel merito all'aggravio del carico antropico e del traffico veicolare del "Borgo Valentino" conseguenti all'intervento riguardante il complesso insistente sull'area ex Isvor nonché quelle dovute al nuovo centro diagnostico di imminente attivazione.
F.to: Mario Carossa
Fabrizio Ricca
Roberto Carbonero