Servizio Centrale Consiglio Comunale
2011 06167/002
CITTÀ DI TORINO
INTERPELLANZA: "I RAPPORTI TRA SITAF ED FCT" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CAROSSA, CARBONERO E RICCA IN DATA 9 NOVEMBRE 2011.
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
le ripetute notizie
stampa e da ultimo la sollecitazione del Consigliere Regionale Gariglio
("La Repubblica" e "Lo Spiffero" del 7 novembre 2011),
relative alla vendita delle azioni Sitaf in capo alla Finanziaria Città di
Torino;
RITENENDO
che l'eventuale cessione delle azioni Sitaf alla Provincia - ovvero affidare alla stessa la presenza della mano pubblica in una società di tale importanza strategica per l'area torinese - si ponga in totale contrapposizione con la più vasta opinione pubblica e con molte forze politiche (anche a sinistra), le quali chiedono a gran voce l'abolizione dell'Ente; ovvero una sua radicale riforma. Riforma che ben difficilmente potrà prevedere in futuro per la Provincia un ruolo di ente di partecipazione;
Il Sindaco e l'Assessore competente
per conoscere:
1) se corrisponde
al vero l'esistenza di una avanzata trattativa tra la Città e la Provincia di
Torino per dar vita ad uno scambio di azioni Sagat/Sitaf, con l'obiettivo di
porre in capo alla Provincia l'intera partecipazione posseduta da FCT (10,6%);
2) se detto
scambio non sia in contraddizione con la complessa operazione di riordino alle
partecipazioni comunali che punta, tra l'altro, a rafforzare il patrimonio di
FCT al fine di favorirne la credibilità verso operatori terzi;
3) se non paia al
Sindaco inopportuna che a seguire detta trattativa sia il dirigente comunale
che è in pari tempo responsabile del settore partecipate, amministratore unico
di FCT e consigliere di amministrazione di Sitaf;
4) se non ritenga
utile, anche alla luce delle recenti tensioni tra azionisti pubblici e privati
in Sitaf ed in attesa di giungere alle determinazioni ultime quanto alla
eventuale cessione delle azioni di cui trattasi, sciogliere alcuni dei
possibili imbarazzi generati dalla molteplicità di ruoli posti in capo allo
stesso dirigente comunale, anche al fine di consentire alla Città di assumere
una più marcata autonoma iniziativa a difesa dei suoi peculiari interessi;
5) quale sia la
base economica della trattativa e se le cifre di cui hanno dato conto i
quotidiani nelle scorse settimane (30 milioni di Euro di valutazioni per le
azioni Sitaf possedute da FCT), siano considerate congrue, e ciò alla luce: del
valore patrimoniale della Società in questione; della durata della concessione
della A32 e del T4 prevista convenzionalmente al 2050; degli importantissimi
investimenti in corso destinati ad accrescere ulteriormente il valore
patrimoniale della società; degli utili distribuiti ed attesi sino al 2050;
6) quali siano le
iniziative poste in essere per ulteriormente accrescere il già cospicuo valore
di Sitaf, intervenendo, ad esempio, con le opportune modifiche allo Statuto
Sociale e operando per far decadere il vigente e punitivo (per la Città) Patto
Parasociale tra gli azionisti pubblici Anas, Provincia di Torino e Comune di
Torino. In tal caso l'Amministrazione opererebbe non diversamente da quanto
fatto recentemente dal Sindaco Pisapia, al fine di cedere al libero mercato,
con il massimo vantaggio, le partecipazioni autostradali milanesi;
7) se, nel caso della confermata intenzione di cedere le azioni Sitaf in capo a FCT, si procederà con pubblico bando, trasparente e tale da garantire una effettiva contendibilità tra i partecipanti, anche al fine di evitare le criticate esperienze passate, Sagat e Farmacie Comunali in primis.
Roberto Carbonero
Fabrizio Ricca