Servizio Centrale Consiglio Comunale
2011 03628/002
CITTÀ DI TORINO
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
- gli organi di
stampa hanno riportato con ampia evidenza stralci delle ordinanze giudiziarie
pertinenti alla cosiddetta "inchiesta Minotauro", dai quali emergono ampi
e consolidati contatti tra esponenti della politica, di vari partiti e di tutte
le coalizioni, ed esponenti della criminalità organizzata, finalizzati alla
raccolta di voti per le elezioni amministrative di Torino e di Comuni della
cintura;
- tali episodi
riguarderebbero direttamente anche la Città di Torino, in particolare per le
telefonate tra l'onorevole Mimmo Lucà del Partito Democratico ed il presunto
boss della ndrangheta rivolese Salvatore "Giorgio" Demasi, nelle
quali l'onorevole Lucà avrebbe chiesto ed ottenuto dal Demasi un interessamento
per la raccolta di voti a favore del Sindaco Fassino in occasione delle
votazioni primarie della coalizione di centrosinistra tenutesi nel febbraio di
quest'anno, ricevendo peraltro notizia di un analogo interessamento di altri
esponenti del Partito Democratico a favore dell'altro candidato Davide
Gariglio;
- tali contatti
risultano ancora più inquietanti in quanto il succitato Salvatore
"Giorgio" Demasi era già assurto all'onore delle cronache
giornalistiche cittadine, in qualità di affiliato alla criminalità organizzata,
nel luglio 2010, cioé ben prima delle telefonate suddette;
- già in
passato è stata accertata dall'Autorità Giudiziaria l'infiltrazione della
ndrangheta nell'edilizia e nelle grandi opere del territorio torinese, tra cui
il TAV Torino-Milano;
- dunque esiste
perlomeno il ragionevole dubbio di pesanti influenze della criminalità
organizzata sulla scena politica della Città di Torino, dubbio che, se non
fugato, macchierebbe tutte le future scelte dell'Amministrazione comunale,
specialmente in materia di infrastrutture, edilizia e grandi opere;
- questo scenario non è peraltro peculiarità della sola Città di Torino, e che pertanto altre Città del Nord Italia hanno ritenuto di affrontare il problema in maniera sistematica mediante l'istituzione di una Commissione d'Indagine Antimafia, tra cui la Città di Pavia, che l'ha istituita nel febbraio 2010, e la Città di Milano, il cui nuovo Sindaco Pisapia ha recentemente annunciato la costituzione di tale Commissione come la prima priorità in assoluto per la sua Amministrazione;
1) come giudica
gli episodi in oggetto, se intenda prendere le distanze da essi e dalle persone
in essi coinvolte, e quali provvedimenti intenda prendere per evitare che si
ripetano in futuro;
2) come
l'Amministrazione comunale intenda concretamente combattere l'infiltrazione
delle mafie nella scena politica ed economica torinese;
3) se l'Amministrazione non ritenga opportuna l'istituzione di una Commissione d'Indagine Antimafia, sia per indagare sulle collusioni tra criminalità organizzata e politica, sia per esaminare gli appalti della Città svolti negli anni passati e cercare di portare alla luce elementi utili per il lavoro di indagine, di contrasto e di giudizio svolto dall'Autorità Giudiziaria.
Chiara Appendino