Servizio Centrale Consiglio Comunale
2011 00344/002
CITTÀ DI TORINO
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
- la deliberazione 7 settembre 2010 (mecc. 2010 04978/019) "Indirizzi in materia di contenimento e diminuzione della spesa socio-assistenziale al fine di fronteggiare la riduzione dei finanziamenti statali e regionali" ha modificato alcune allocazioni della spesa nei Servizi sociali;
- per ciò che concerne l'ambito dei disabili ha definito tra l'altro un "diverso impiego delle risorse umane a disposizione" attraverso la "conversione di interventi svolti all'interno dei presidi a gestione diretta con particolare riferimento a quelli erogati dagli esperti di attività comporta il parziale rinnovo dell'attuale affidamento a terzi del Servizio di Supporto Tecnico, che viene proseguito per le sole aree infermieristica e riabilitativa, e parallelamente la valorizzazione di competenze in ambito artistico, espressivo, artigianale e di animazione di personale dipendente delle diverse Divisioni dell'Amministrazione. Analogamente il medesimo percorso coinvolgerà le strutture per anziani a gestione diretta.";
- con tale decisione è stata eliminata
la presenza dei consulenti tecnici nei Centri Diurni per disabili che da circa
vent'anni gestivano, con costi decisamente contenuti, le attività di varia
tipologia (psicomotoria, espressiva, cognitiva, di animazione) offerte anche a
persone con patologie gravi e gravissime;
- tale decisione non risulta essere stata
condivisa con i soggetti coinvolti - persone disabili e loro famiglie,
operatori ed educatori dei Centri Diurni, consulenti tecnici - ed ha comportato
la cancellazione senza preavviso di progetti educativi, riabilitativi,
terapeutici;
- tale decisione non è stata comunicata al
Consiglio Comunale, in particolare alla IV Commissione Consiliare Permanente;
- erano giunte agli interpellanti, tramite i
quotidiani, altre notizie di analoghi "tagli", ad esempio la
decisione della Circoscrizione 5 di ridurre drasticamente le attività di nuoto
per disabili;
CONSIDERATO CHE
- la Giunta
Regionale in data 15 ottobre 2010 ha confermato per il 2010 i fondi previsti
per i progetti a favore di disabili;
- le attività di
tipo ludico-ricreativo-espressivo (ad esempio laboratori di pittura, musica,
teatro, psicomotricità, danza, ecc.) condotte da esperti nei Centri per
disabili del Comune di Torino rappresentavano una eccellenza della nostra città
e che la subitaneità e la frammentazione delle operazioni di "taglio"
ha creato sconcerto tra le persone disabili, le famiglie, le/gli operatrici/ori
pubblici e privati del settore, anche in quanto non è stata frutto di un
percorso condiviso né ha lasciato spazio a una ricerca condivisa di possibili
soluzioni alternative;
- agli interpellanti giunge notizia che, a distanza di quattro mesi, la sostituzione dei consulenti con dipendenti comunali dotati delle medesime competenze non ha consentito di ripristinare le attività "tagliate" e che in molti Centri diurni gli utenti sono di fatto "parcheggiati" senza attività organizzate;
il Sindaco e l'Assessore competente
per conoscere:
- quali e quante
attività gestite da consulenti sono state "tagliate" sia dal Settore
Disabili sia dalle Circoscrizioni, precisando il tipo di attività, il tipo e il
numero di Centri Diurni ed il numero di ore mensili;
- quale era
l'entità precisa del costo di tali attività e dunque del "risparmio"
che i "tagli" citati hanno consentito di realizzare;
- per quale
motivo si sia deciso di "tagliare" in un Settore che non prevede
diminuzioni nel fondo regionale specifico assegnato per l'anno 2010;
- se e in che
modo l'amministrazione comunale ha avviato un dialogo con la Regione per
rappresentare la necessità che i servizi per disabili non vengano
"tagliati";
- quali e quante
attività si svolgono oggi nei Centri Diurni per disabili e da chi sono gestite;
- quanti
dipendenti comunali hanno cambiato mansione e sono stati destinati alle
attività per disabili nei Centri Diurni; quali attività gestiscono attualmente
questi dipendenti;
- se si prevedano
ulteriori "tagli" in futuro per altri servizi dedicati ai disabili;
- se le azioni
suesposte di "taglio" sono state condivise in sede di Piano
Regolatore Sociale e/o di Piano di Zona;
- se, in caso di "tagli ineludibili", non si ritenga più opportuna una procedura che non si limiti a cancellare improvvisamente i servizi, ma che ricerchi in primo luogo soluzioni alternative condivise con i soggetti interessati e con il Consiglio Comunale, che individui un piano di azione organico e lo comunichi in modo trasparente agli stessi soggetti interessati ed al Consiglio Comunale.
F.to: Maria Teresa Silvestrini
Luca
Cassano
Antonio Ferrante