Servizio Centrale Consiglio Comunale

2010 06304/002

CITTÀ DI TORINO

 

INTERPELLANZA: "QUALI AZIENDE PARTECIPATE DALLA CITTÀ DI TORINO HANNO L'ORGANISMO DI CONTROLLO ED IL CODICE ETICO?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LAVOLTA IN DATA 22 OTTOBRE 2010.

 

Il sottoscritto Consigliere Comunale,  

 

PREMESSO

 

che il D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 ha introdotto, per la prima volta nel nostro ordinamento, la previsione di una responsabilità personale e diretta dell'ente collettivo (società, associazione riconosciuta e non, ente pubblico) per la commissione di una serie di reati da parte delle persone fisiche ad esso legate, che abbiano agito nell'interesse o a vantaggio dell'ente;

 

CONSIDERATO

 

che la ratio della legge che si conforma a normative e convenzioni internazionali in materia di lotta alla criminalità d'impresa, è quella di sensibilizzare gli enti alla prevenzione dei reati economici, sancendo la loro "responsabilità personale" per il caso di omissione o negligenza;

 

VALUTATO

 

che l'ente risponde personalmente del reato realizzato, rispettivamente dai:

-      soggetti operanti in "posizione apicale" (amministratori, direttori generali, preposti a sedi secondarie, direttori di divisione fino agli amministratori di fatto);

-      "sottoposti all'altrui direzione o vigilanza" (lavoratore subordinato od equiparato, ma anche i collaboratori, come agenti, distributori, consulenti);

 

E CHE

 

l'assunzione ed implementazione preventiva di Codici comportamentali e di programmazione dell'attività decisionale in specifiche aree e funzioni aziendali, oltre all'attivazione di un Organismo di controllo, autonomo ed indipendente, configurano comportamenti preventivi del reato che, se assunti congruamente dalla società, sono ritenuti dal giudice penale idonei ad escludere la sua responsabilità diretta per i reati realizzatisi;

 

CONSIDERATO

 

che l'adozione di tali strumenti preventivi, richiede una complessa attività di rilevazione ed elaborazione, come:

-      la determinazione dei principi etici cui l'ente intende uniformarsi la mappatura delle singole aree aziendali esposte al rischio di commissione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001;

-      elaborazione di modelli comportamentali, destinati a standardizzare e proceduralizzare l'attività dei soggetti aziendali operanti negli ambiti e nelle funzioni "a rischio";

-      istituzione dell'Organismo di Vigilanza, deputato a monitorare l'applicazione, la conformazione e l'adeguamento dei Modelli assunti, nonchè l'applicazione di un sistema sanzionatorio per le violazioni realizzate;  

 

INTERPELLA

 

Il Sindaco e l'Assessore competente al fine di conoscere lo stato di applicazione di succitata norma nelle aziende partecipate dalla Città di Torino ed in particolare conoscere quali hanno proceduto con la costituzione di un apposito Organismo di Controllo ed un Codice Etico così come previsto dalla legge citata.   

 

F.to Enzo Lavolta