Servizio Centrale Consiglio Comunale
2010 06082/002
CITTÀ DI TORINO
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
- in data 7 giugno u.s. l'Assessore al Commercio rispondeva ad un'interpellanza del gruppo FI-Pdl, avente ad oggetto "Disciplina e organizzazione delle feste di via", con la quale si denunciava il moltiplicarsi disordinato di mercatini e feste di via, tanto più ingiustificato se si considera che, in sostanziale violazione dell'originaria deliberazione voluta dall'allora Vicesindaco Carpanini, l'ideazione e la programmazione di tali iniziative è stata di fatto "centralizzata" presso la Divisione commercio;
- oltre a contraddire la linea strategica dell'Amministrazione, tali manifestazioni presentano aspetti discutibili, quali:
1) il numero esorbitante di banchi e la scarsa qualità della merce, che invece di favorire un'offerta commerciale integrata dequalifica interi centri commerciali naturali, praticando un effetto di dumping rispetto al consumatore, tanto più iniquo verso il commercio fisso che, tra imposte e tributi, contribuisce significativamente anche al bilancio della Città;
2) l'effetto impattante e disordinato di alcune manifestazioni, che finiscono per deturpare strade e piazze di interesse storico, come rilevato anche dal Sovrintendente che ha inviato una lettera di censura al Sindaco ed agli Assessori competenti in data 3 giugno u.s., invitando con toni severi a vigilare sulla qualità di tali iniziative;
3) il ricorrere dei medesimi organizzatori e dei medesimi espositori, che ruotano da un'iniziativa all'altra, suggerendo che il "sistema mercatini" sia diventata un'industria di nicchia, protetta ed assistita dal potere pubblico che cessa di essere arbitro, al riparo da quei meccanismi di competizione e concorrenza che sono la prima garanzia dei cittadini e dei consumatori;
PRESO ATTO
che Confesercenti ha realizzato l'ennesima iniziativa del genere in un tratto di via Madama Cristina;
Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:
1) se corrisponda al vero che l'evento sia finanziato con 20mila Euro provenienti da Circoscrizione e Camera di commercio, cui andrebbe ad aggiungersi una quota di 80-100 Euro richiesta da Confesercenti ad ognuno degli espositori ambulanti;
2) se corrisponda al vero che, in questa occasione come nelle precedenti, Confesercenti esigerebbe dagli ambulanti che intendono partecipare non soltanto il versamento della quota, ma il tesseramento vero e proprio all'associazione;
3) se corrisponda al vero che i banchi presenti fossero in numero esorbitante (oltre 180, contate da testimoni) rispetto al tetto previsto in delibera di 80;
4) per quali ragioni, ancora una volta, la modesta qualità della merce e degli intrattenimenti (rispettivamente, banchi di cianfrusaglie made in China e poveri saltimbanchi, peraltro forse finanziati a parte dai singoli esercizi di commercio fisso) rientri pienamente tra le criticità esplicitamente evocate dal Sovrintendente;
5) quanti siano stati gli eventi cittadini, decisi a livello di Amministrazione centrale, in deroga alla delibera sulle feste di via, nel periodo 1 giugno 2009 - 14 ottobre 2010;
6) quante siano state le iniziative realizzate da Confesercenti in collaborazione con gli Assessorati al Commercio ed all'Arredo Urbano nel medesimo periodo;
7) se l'Amministrazione abbia posto in essere procedimenti amministrativi volti a prevenire situazioni di monopolio e a promuovere concorrenza e competizione, anche in questo settore;
8) quanti operatori ambulanti abbiano versato il contributo a Confesercenti in relazione alle iniziative organizzate nel medesimo periodo e quale sia l'ammontare complessivo di tali adesioni appostato sul bilancio dell'associazione;
9) se l'Assessore sia in grado di smentire che l'Associazione abbia fatto pressioni sugli operatori partecipanti alle fiere al fine di incrementare il tesseramento;
10) se, infine, sia questa la risposta che l'Amministrazione intende dare alle osservazioni critiche e alle richieste formulate dal Sovrintendente ai Beni Culturali, in termini piuttosto netti.
Daniele Cantore