Servizio Centrale Consiglio Comunale

2010 01084/002

CITTÀ DI TORINO

INTERPELLANZA: "MALATTIE PROFESSIONALI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE PETRARULO IN DATA 1 MARZO 2010.

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

- a seguito delle sentenze n. 179 e 206 della Corte Costituzionale del 1988 e dell'articolo 10 del D.Lgs. 38/2000, le malattie professionali ammesse alla tutela assicurativa sono: le malattie professionali tabellate ovvero quelle contratte nell'esercizio ed a causa di determinate lavorazioni. Le tabelle riportano anche il periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione del lavoro. Attualmente è in vigore il DPR 336/1994 , che prevede: 58 malattie per l'industria e 27 malattie per l'agricoltura. Norme speciali assicurano la silicosi, la asbestosi e le malattie da raggi x del personale sanitario. Le denunce delle malattie "non tabellate" secondo INAIL, sono andate man mano aumentando e rappresentano ormai la maggioranza, mentre vi è una diminuzione di quelle tabellate. Riportano alcuni dati INAIL, per le ipoacusie contratte in lavorazioni non tabellate 77%, malattie da posture incongrue e microtraumi ripetuti 17%, affezioni dell'apparato respiratorio e della cute su base allergica dovute a sostanze non tabellate 4%;

- per le malattie professionali non tabellate, spetta al lavoratore dimostrare l'origine professionale, ovvero l'onere della prova e le malattie muscolo-scheletriche da sovraccarico biomeccanico, rientrano in questo contesto. Il D.M. del 27 aprile 2004, riporta tre elenchi di malattie, così ripartiti:

- lista 1 - malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità;

- lista 2 - malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità;

- lista 3 - malattie di possibile origine lavorativa.

Nella lista 1 vengono inserite: le spondilodiscopatie del tratto lombare e l'ernia discale lombare, per movimentazione manuale dei carichi eseguita con continuità durante il turno lavorativo. Sindromi da sovraccarico biomeccanico delle spalle, alcune sindromi del sovraccarico del gomito e del polso-mano, per i microtraumi e posture incongrue a carico degli arti superiori per attività eseguite con ritmi continui e ripetitivi. Nonché la borsite, la tendinopatia femorale e la meniscopatia a carico del ginocchio.

Il Decreto Ministeriale ha finalità statistico-epidemiologiche e preventive.

 

CONSIDERATO

- le ripetute segnalazioni, da parte di lavoratori Amiat, in merito alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, non ultima l'audizione in Comune del 29 ottobre 2009 dove veniva chiesto ad Amiat di fornire i dati sugli infortuni relativi alle mansioni presenti all'interno dell'azienda, necessita un approfondimento nel merito, tale tematica, non essendo ad oggi, il lavoro dell'operatore ecologico (sia pubblico che privato) identificato come lavoro usurante e non essendoci il riconoscimento della malattia professionale per le attività svolte dai lavoratori;

- che AMIAT rappresenta sul territorio piemontese l'azienda leader nel settore della raccolta rifiuti e conta alle sue dipendenze circa 2100 lavoratori;

INTERPELLA

Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:

1) per sapere se sono a conoscenza delle situazioni sopra citate;

2) affinchè venga attivata un'ampia discussione che coinvolga tutte le parti in causa compresi i lavoratori. Affinchè nessuno si senta sotto accusa ma bensì coinvolto in un percorso, che porti al riconoscimento della malattia professionale con riferimento a quelle patologie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità;

3) affinchè vengano forniti i dati sugli infortuni dei lavoratori impiegati nelle singole mansioni di: ASA-NU-SR-COU-CPM-CPMD, numero degli addetti per mansione, numero delle inabilità temporanee o permanenti prodotte dagli infortuni con riferimento all'agente scatenante e quelle prodotte da movimentazione manuale dei carichi e da sovraccarico biomeccanico.

F.to: Raffaele Petrarulo