Servizio Centrale Consiglio Comunale

2010 00308/002

CITTÀ DI TORINO

INTERPELLANZA: "ATTIVITA' ALTERNATIVE ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLE SCUOLE: UN DIRITTO ESERCITABILE A TORINO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SALINAS E CERUTTI IN DATA 21 GENNAIO 2010.

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO CHE

- le attività di insegnamento alternative allo studio della religione cattolica nelle scuole (di cui alla C.M. n. 316 del 28 ottobre 1987) sono svolte da personale con incarichi annuali, e che pertanto non sono a carico delle scuole;

- le attività alternative all'insegnamento della religione cattolica sono finanziate da un apposito capitolo del bilancio statale;

- a ciascun Ufficio Scolastico regionale è attribuito un fondo specifico, regolante le spese per l'insegnamento della religione cattolica e per le attività alternative all'insegnamento della religione cattolica;

- il corso alternativo all'insegnamento della religione cattolica viene attivato su richiesta dei docenti e degli studenti interessati.

CONSIDERATO

che il Comune quale ente territoriale più vicino ai cittadini ha il compito di garantire la piena e corretta applicazione dei diritti costituzionali, tra cui in particolare quelli della laicità dell'insegnamento impartito nelle scuole pubbliche;

INTERPELLA

Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:

1) quante scuole nella città di Torino abbiano attivato i corsi alternativi all'insegnamento della religione cattolica e se sia stata offerta adeguata informazione dall'Ufficio Scolastico competente a tutte le scuole in merito alla possibilità di accedere a fondi pubblici per tali attività;

2) se il Comune sia a conoscenza di casi di studenti o docenti impossibilitati ad avviare o ad accedere alle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica per ragioni connesse alla mancata informazione circa l'esistenza del fondo regionale previsto per legge;

3) se, a fronte della mancata o insufficiente informazione circa l'esistenza del fondo attribuito all'Ufficio scolastico regionale a sostegno delle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica lamentata da diversi docenti e genitori, il Comune intenda farsi promotore di una adeguata informazione alle scuole della città, agli studenti ed alle loro famiglie in merito alla possibilità di accedere ai finanziamenti del fondo regionale per il sostegno delle attività alternative;

4) in caso positivo, quali siano le iniziative che il Comune intende adottare.

F.to: Francesco Salinas
Monica Cerutti