Servizio Centrale Consiglio Comunale

2009 06371/002

CITTÀ DI TORINO

INTERPELLANZA: "SALTATA LA FUSIONE GTT-ATM, COSA NE SARA' DEI SUPERMANAGER ASSUNTI PER SEGUIRE IL MATRIMONIO SOCIETARIO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI RAVELLO E GHIGLIA IN DATA 7 OTTOBRE 2009.

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PRESO ATTO

che il progetto di fusione tra GTT ed ATM, definitivamente naufragato, verrà probabilmente sostituito dal sistema della gara a doppio oggetto;

CONSIDERATO CHE

- nel progetto di fusione GTT aveva investito ingenti risorse sia in consulenze esterne che per l'incremento dell'organico da adibire specificatamente al progetto di fusione come, a titolo esemplificativo, il caso dell'Ing. Sandri, assunto lo scorso marzo con un contratto a tempo indeterminato ed inquadrato come dirigente, la cui retribuzione lorda annua è pari a 150 mila Euro (più incentivi pari al 20% del trattamento e 6.500 Euro per il trasloco per due anni);

- ogni operazione sull'organico determina riflessi sugli equilibri economico-finanziari dell'Azienda;

INTERPELLANO

Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:

1) quale comportamento intenda assumere l'Azienda torinese nei confronti dei manager assunti per seguire il progetto di fusione ed i cui compiti sono evidentemente esauriti;

2) la ragione per cui GTT abbia deciso di assumere personale funzionale al progetto di fusione con contratti a tempo indeterminato, anziché con contratti più elastici che avrebbero consentito una risoluzione una volta venuto meno lo scopo che li aveva giustificati;

3) quanti contratti di lavoro siano stati stipulati dal GTT per le attività legate alla fusione con l'azienda milanese, con il dettaglio delle retribuzioni e del tipo di contratto per ogni rapporto di lavoro e quanti di questi siano stati rescissi;

4) se non ritengano opportuno rivedere i contratti di lavoro stipulati in vista della fusione con ATM, valutando una loro risoluzione ovvero un inquadramento diverso e, quindi, una retribuzione inferiore rispetto a quella inizialmente prevista.

F.to: Roberto Ravello
Agostino Ghiglia