Servizio Centrale Consiglio Comunale

2009 06171/002

CITTÀ DI TORINO

INTERPELLANZA: "IL LUNGO DORA DI TORINO COME IL LUNGOLAGO DI COMO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CAROSSA E ANGELERI IN DATA 29 SETTEMBRE 2009.

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

CONSIDERATO CHE

- negli ultimi giorni i mass-media cittadini e nazionali si sono occupati, giustamente, di quello scempio che è il muro anti-alluvioni costruito sul lungolago Trento di Como;

- sicuramente il predetto lungolago ha scorci più suggestivi del lungo Dora a Torino;

- inoltre, il muro in cemento a vista di Como è di sicuro più brutto del muro in cemento rivestito di mattoni che, si presume, il Comune di Torino sta facendo costruire nel tratto di lungo Dora Colletta fra il ponte Carlo Emanuele ed il ponte Emanuele Filiberto;

- detto muro di circa 1,10 metri di altezza non ha funzioni di barriera contro eventuali inondazioni, in quanto più alto del piano strada del ponte Carlo Emanuele sito a monte dell'opera;

- avendo quindi, si presume, esclusivamente la funzione di protezione da eventuali quanto improbabili cadute di persone nel fiume, non si capisce perché non si poteva costruire una staccionata in legno simile a quella esistente nel primo tratto di lungo Dora Colletta a valle del predetto ponte Carlo Emanuele o lungo il prospiciente lungo Dora Voghera; opera sicuramente meno costosa ma che soprattutto non avrebbe impedito la bella vista delle sponde erbose della Dora e del fiume stesso;

- sicuramente il senso del bello è soggettivo ed indubbiamente un muro in cemento armato rivestito in mattoni può essere considerato da taluni bello, di certo vi è che simili opere (muro di Como o muro della Dora) precluderanno per sempre la bella vista del paesaggio naturale;

- in momenti di grave crisi come questo, sarebbe opportuno non sprecare soldi pubblici;

INTERPELLANO

Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:

1) fino a dove proseguirà questo muro;

2) che funzioni ha detta opera;

3) il costo di detta opera;

4) se è stato rispettato il regolamento del verde per quanto riguarda la distanza dei manufatti dagli alberi di alto fusto;

5) se sono stati ottenuti i necessari nulla-osta da parte degli organi competenti alla tutela del paesaggio e delle sponde fluviali.

F.to: Mario Carossa
Antonello Angeleri