Servizio Centrale Consiglio Comunale
2009 05906/002
CITTÀ DI TORINO
INTERPELLANZA: "QUALE SARÀ IL DESTINO DEL PATRIMONIO DELLE IPAB INATTIVE DELLA CITTÀ DI TORINO?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE SILVESTRINI IN DATA 18 SETTEMBRE 2009.
La sottoscritta Consigliera Comunale
PREMESSO CHE
- è stato presentato il 21 luglio il disegno di legge regionale n. 636 "Riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" che consentirebbe alla nostra Regione di superare il regime transitorio finora seguito dopo l'emanazione del Decreto Legislativo 4 maggio 2001, n. 207 (Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e di beneficenza, a norma dell'articolo 10 della Legge 8 novembre 2000, n. 328);
- in base alle leggi vigenti, le Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) inattive devono essere estinte ed i loro beni trasferiti a titolo gratuito ad un ente che svolge analoga attività nel campo dell'assistenza, nel caso in esame il Comune di Torino;
- il Comune di Torino ha infatti in proprietà e gestione numerosi terreni e oltre 1.230 fabbricati derivanti dal patrimonio di Ipab attualmente operanti o estinte;
- si possono altresì segnalare diverse Ipab che non svolgono più l'attività socio assistenziale per la quale sono state fondate e che dispongono di un consistente patrimonio immobiliare (citiamo a titolo di esempio l'Istituto Buon Pastore, commissariato dal 1989, che possiede gli edifici siti in corso Regina Margherita 153 bis, attualmente occupati dall'Assessorato alla sanità della Regione Piemonte), ma non è noto agli interpellanti il numero preciso di queste istituzioni e la consistenza effettiva del loro patrimonio;
INTERPELLA
Il Sindaco e l'Assessore competente per conoscere:
1) quali siano le Ipab inattive nella Città di Torino;
2) quale sia l'entità del loro patrimonio;
3) l'orientamento che la Giunta intende adottare nei confronti del previsto riordino su base regionale delle Ipab e della possibilità del passaggio delle loro proprietà al Comune di Torino con destinazione socio assistenziale.
F.to: Maria Teresa Silvestrini